28 Marzo 2024
CariniCronaca

Carini e gli strani dati Covid19

Nonostante la media regionale oscilli tra il 15% ed il 18% di positivi ai tamponi Covid19 e l’indice Rt quasi ad 1, Carini conta ad oggi solo 58 casi accertati.

Il dato ufficiale però sembra non collimare con quanto in realtà accade in città, dove famiglie intere sono in quarantena per positività ed i ricoveri ospedalieri cominciano ad essere decine. Le recenti festività dicembrine pare abbiamo contribuito non poco a far schizzare i contagi, ma questo pare non aver intaccato la statistica ufficiale, di molto sottostimata rispetto alla realtà, con le conseguenza che molti ritengono il virus in decrescita e gironzolano allegramente.

Statisticamente ci sono dati strani: nei primi giorni di dicembre in Sicilia eravamo intorno ai 10 casi positivi ogni 100 tamponi effettuati, una media quindi del 10% che vedeva però Carini “isola felice” rispetto al comprensorio: nei test effettuati nelle scuole con 0 (ZERO) casi su oltre 800 tamponi effettuati e con appena il 3% nei tamponi positivi su quelli effettuati nei drive-in test effettati dall’ASP nella postazione alla Zona Industriale.

I dati ufficiali ad oggi ci dicono che a Carini i casi di Covid19 ufficiali sono 58, ma questo numero sembra essere abbastanza lontano dalla realtà, considerato che basta parlare con qualche conoscente per avere una cognizione molto diversa.

Personalmente conosco almeno una trentina di persone positive al Covid19 e di questi diversi sono ricoverati in terapia intensiva. E sto parlando di soli 4 gruppi familiari…

A che pro sottostimare i casi? E un problema di comunicazione? E incapacità diagnostica? Cosa succede a Carini?

Assistiamo rassegnati alla NON COMUNICAZIONE, alla mancanza assoluta di informazione e controllo del territorio, dove ognuno fa quello che gli pare. In questi giorni Carini sembra una zona libica, dominata dalle esplosioni che fanno tremare le case, nell’indifferenza totale degli organi di controllo. E mentre tutto tace, si susseguono le feste in “famiglie allargate”, si assaltano i mercatini fuori ogni controllo mentre alcune attività commerciali creano pericolosissimi assembramenti non solo per il Covid19….

Noi stiamo tornando. Nonostante le enormi difficoltà dovute al momento storico, sentiamo il bisogno di ricominciare ad informare i nostri concittadini, in particolare quella maggioranza oggi silenziosa che non utilizza i social, non ha idea di cosa sia internet e si fida di una televisione che nella maggior parte dei casi ripete le stesse cose dove si dice tutto ed il contrario di tutto.

Ambrogio Conigliaro

Giornalista pubblicista, guida AIGAE ed esperto di educazione ambientale, nel 2005 fondo Il Vespro dopo aver collaborato per anni con Carini Oggi. Lavoro per Legambiente nella Riserva Naturale Grotta di Carburangeli.

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