Carini: la notte al cimitero vandali e riti magici… (VIDEO)
Forse non tutti sanno perché la strada che porta al cimitero di Carini è denominata Via Villa.
E’ una strada antichissima, probabilmente il più antico accesso del paese, quello che lo collegava alla città romana di Iccara, tant’è che nella parte più a valle è pure munita di un ponte ricostruito nel 1700 per agevolarne il transito. Prima di entrare in paese, come in tutti i paesi che si rispettano, qui vi era la “Villa”, ovvero un grande parco di proprietà della Curia Carinese, un tempo florida e ricca di ben 20 chiese, 6 conventi e decine di chiese rurali. Dopo la grande peste dei primi del 1800 i sacerdoti donarono l’area al Comune per costruirvi il cimitero e da allora Carini non ha più avuto una Villa, mantenendone soltanto il ricordo nella toponomastica.
Ormai da anni il cimitero di Carini è diventato invece un centro di atti di vandalismo e non solo, con continui furti che non si limitano ai vasi in rame…
Lo scorso aprile i dipendenti comunali recatisi al lavoro hanno trovato al centro della piazzetta di ingresso, che presenta un artistico disegno a fiore con 8 petali, un mazzo di carte da tarocchi bruciate, insieme ad una corona di Rosario e del sale.
Qualche genio ha pensato bene di trovarsi al centro di un “pentacolo” satanico ed ha abbozzato un rito magico, ma forse le carenze in matematica a scuola hanno avuto la meglio, avendo 3 punte in più nel disegno a terra…, e così avrà evocato chissà chi.
Ed ora arrivano pure gli “zombie” (culturali) che la notte girovagano per i viali del cimitero, a petto nudo, scippando le telecamere di sorveglianza che il Comune ha collocato e prendendosi gioco, secondo loro, di tutti.
Un tempo una bella “timpulata” avrebbe risolto tutto. Oggi, nella morte culturale che sempre più avanza nel nostro paese, non bastano nemmeno i Carabinieri, più volte coinvolti nelle vicende, che non riescono a mettere un freno alle continue e ripetute vicende.
E così “alla Villa” si torna a passeggiare e giocare…