1 Dicembre 2023
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Carini: dichiarato il dissesto, ma quanti sono i debiti?

Nella seduta straordinaria ed urgente di sabato 30 aprile scorso il Consiglio Comunale di Carini ha dichiarato il dissesto del Comune di Carini, a seguito della Delibera di Giunta n° 66 del 29 aprile 2016 con la quale è stata revocata una ulteriore Delibera di Giunta del 1 marzo 2015 n° 30 (approvazione Bilancio di Previsione 2015) ed avviata la procedura di dissesto.

Il provvedimento ha così messo la parola fine alle tante voci che da alcuni mesi si rincorrevano nei corridoi del Palazzo di Città sul probabile dissesto dell’Ente. Una decisione sofferta da parte dell’Amministrazione Monteleone, che fino alla fine ha cercato di salvare il salvabile, ma la situazione delle finanze del Comune di Carini era alquanto critica, come da anni scrivono i Revisori dei Conti nelle loro relazioni e più volte contestato dalla Corte dei Conti con varie ordinanze.

Una presa d’atto quella dei Consiglieri Comunali, con i vari distinguo: infatti a fronte dei 30 Consiglieri che compongono l’assise civica 3 erano assenti: Fiorello, Taormina e Giambanco; uno si è allontanato poco prima della votazione (Sgroi); 5 si sono astenuti: Picone e Migliore (PDR), Lo Piccolo, Siino e Cilluffo (Carini Pulita); mentre 21 hanno votato a favore: tutta la maggioranza con l’aggiunta del Gruppo del MoVimento 5 Stelle (Battaglia, Conigliaro, Finazzo). La delibera del Consiglio con la quale si dichiara il dissesto è un atto irrevocabile e deve essere supportato da documenti inconfutabili, per questo è stata una decisione molto sofferta e ragionata da parte dell’Amministrazione e di buona parte del Consiglio Comunale, mentre per il Gruppo del MoVimento 5 Stelle, come più volte dichiarato già dallo scorso ottobre quando a maggioranza (in pratica tutto il Consiglio Comunale ad eccezione dei 3 consiglieri del MoVimento che votarono contrari) venne approvato il Bilancio Consuntivo 2014 (con il parere contrario dei Revisori dei Conti), l’unica strada percorribile per risanare le finanze di un comune sempre di più nel baratro dei debiti accumulati in anni di gestione non proprio condotta con la responsabilità del “buon padre di famiglia”.

Ma andiamo ai fatti.

Già nella sua prima stesura del Bilancio di Previsione 2015, nello scorso 29 dicembre, il Ragioniere Capo scriveva all’Amministrazione di “… voler prendere in considerazione la possibile dichiarazione di dissesto, non sussistendo comunque le condizioni per l’approvazione del Bilancio di Previsione 2015, ne è possibile procedere ad un piano di rientro della massa debitoria”. Tutto questo a poco più di 2 mesi dall’approvazione del Conto Consuntivo 2014 (l’ultimo anno di amministrazione Agrusa) che invece fotografava una situazione molto diversa, addirittura con un avanzo di amministrazione (soldi in cassa in pratica) per quasi 1 milione di euro.

Da qui è iniziato un tira e molla, con varie prese di posizione non ultima quella del Commissario Straordinario nominato dalla Regione per accelerare l’approvazione del Bilancio 2015 (che ricordiamo ai lettori andava approvato entro il 31 dicembre 2014 e poi con varie proroghe slittato prima ad aprile, poi a luglio ed infine a settembre 2015, senza che però avesse mai visto la luce), il quale ha cercato in tutti i modi di arrivare ad una stesura del documento più veritiera possibile ma senza riuscirci. Solo dopo la seduta del 1 aprile scorso, dov’era prevista l’approvazione del Bilancio, e quando è stato votato a maggioranza il rinvio  della stessa per chiedere ulteriori chiarimenti, la situazione si è sbloccata. La Presidenza del Consiglio Comunale ha chiesto tutta una serie di pareri a vari organi: Corte dei Conti, Segretario Comunale, Ufficio Legale, Revisori dei Conti. E proprio dalle varie relazioni di questi ultimi, che da anni comunque già scrivevano quanto affermato anche in queste ultime relazioni, si è finalmente deciso di prendere l’importante decisione.Dissesto 3

In breve ecco alcuni passaggi estratti dalla relazione allegata alla dichiarazione di dissesto votata poi dal Consiglio Comunale, che potrete leggere integralmente non appena sarà pubblicata come allegato alla delibera sul sito del Comune.

Si ha stato di dissesto finanziario se l’ente non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili…

Il sistema di bilancio del Comune di Carini nell’ultimo decennio è stato soggetto a pratiche amministrative e contabili non perfettamente riconducibili alla sana e corretta gestione economica-finanziaria…

Dall’analisi condotta dal collegio in occasione dei bilanci di previsione, rendiconti 2012, 2013, 2014 è emersa con chiarezza la situazione economica-finanziaria dell’ente che presenta già evidenti ed incontrovertibili elementi che denotano l’esistenza di uno squilibrio strutturale e che impediscono il normale esercizio dell’azione amministrativa e preludono ad un potenziale dissesto finanziario…

Il Comune di Carini è stato più volte destinatario di deliberazioni adottate dalla Corte dei Conti – Sezione di controllo per la Sicilia – con le quali sono state evidenziate gravi irregolarità contabili e gestionali. Qui di seguito si riportano i punti di criticità evidenziati dalla Corte dei Conti dalle delibere relative agli esercizi finanziari dal 2008 al 2013…

Ma a quanto ammontano i debiti del Comune di Carini?

Dissesto 4Il Capogruppo del MoVimento 5 Stelle lo ha chiesto nella seduta del Consiglio Comunale di sabato 30 aprile, ma nessuno ha risposto. Vediamo allora di capirlo tra le carte…

Debiti Fuori Bilancio (da sentenze esecutive, occupazioni d’urgenza ed espropri, acquisizione di beni e servizi senza impegno di spesa) € 7.251.863,38

Ulteriori debiti segnalati dai Capi Ripartizione € 48.635,54

Debiti latenti e passività potenziali (ATO e varie) € 19.217.565,31

Arriviamo così alla cifra di € 26.518.064,23.

Se a questi aggiungiamo la somma venuta fuori lo scorso dicembre dal “riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi” (in pratica somme iscritte in bilancio da anni ma ormai inesigibili o non pagabili) per un importo di € 8.595.359,07 e per i quali il Comune ha contratto un debito a 30 anni con una rata annuale di € 286.512; il debito lievita a € 35.113.423. Ma non è finita qui…

Già nel 2015, senza nemmeno aver approvato un Bilancio di Previsione, rispetto a quanto previsto sono stati accumulati solo in 1 anno altri 5.700.000 € di debiti, arrivando così ad oltre 40 milioni di euro di debiti in meno di 10 anni.

Consideriamo pure che pochi anni fa il Comune di Carini, trovandosi per l’ennesima volta in crisi economica finanziaria, aveva acceso un mutuo per 30.000.000 di euro, per il quale viene pagata ogni anno una rata di poco superiore a 1.000.000 di euro.

Ma allora quanti sono i debiti del Comune??? Ed in quanto tempo e da chi sono stati prodotti???

A questo dovranno rispondere i commissari che arriveranno nominati dal Governo.

Ed ecco allora le conclusioni dei Revisori dei Conti, nella già citata relazione sul dissesto:

“… Appurato che il sistema di bilancio presenta evidenti ed incontrovertibili fattori di squilibrio strutturali, ed è maturata la convinzione che non può farsi validamente fronte con gli ordinari strumenti previsti dall’attuale ordinamento finanziario e contabile e che conseguentemente è impedita l’approvazione di un bilancio di previsione 2015 e pluriennale… Considerato che la massa debitoria è tale, per entità e natura, da non poter essere ripianata con le risorse disponibili… Alla luce di quanto sopra esposto l’organo di revisione ritiene che oggettivamente i presupposti di diritto e di fatto di cui all’art. 244 del TUEL (Dissesto Finanziario) e nello specifico per: Incapacità funzionale… (omissis), Insolvenza… (omissis)

…Tuttavia, analizzata la normativa sul dissesto, si può dedurre come tale percorso sia quello agevolato per iniziare un vero risanamento dell’Ente, attraverso una razionalizzazione oculata della spesa e un’incisiva attività di recupero di maggiori entrate, sgombro da debiti pregressi, così da garantire la continuità dei servizi pubblici essenziali e indispensabili per la comunità.”

Solo per dovere di informazione in conclusione di questo primo articolo sul dissesto del Comune di Carini, non saranno aumentate le tasse locali, già alle aliquote massime da diversi anni, da quando il Comune è un Ente Strutturalmente Deficitario… a conferma che il dissesto non è un evento legato a questi ultimi mesi di amministrazione comunale ma nemmeno agli ultimissimi anni…

 

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