Una settimana senza smartphone?
In una realtà in cui lo smartphone è diventato il prolungamento delle nostre mani, è ancora possibile vivere senza possederne uno?
Questo è quello che sto cercando di scoprire e per questo mi sono attrezzata: i miei compagni per la prossima settimana saranno un Nokia 3210 ed un iPod shuffle di seconda generazione per poter comunque avere un sottofondo musicale durante le giornate.
Nei giorni passati, controllando il tempo di utilizzo del mio iPhone, mi sono resa conto di essere arrivata ad utilizzarlo anche più di 10 ore al giorno, e se in una giornata una persona sta sveglia in media 16/17 ore questo significa che stavo per più della metà delle mie giornate incollata allo schermo. Ho deciso di prendermi una pausa dallo schermo, dai social (ormai diventati un mondo estremamente tossico e pieno di disinformazione) e da tutto ciò che comporta l’avere costantemente un cellulare in mano.
Dopo aver caricato tutte le canzoni nell’iPod ed aver salvato i contatti nel Nokia, ho finalmente tolto la sim dal mio iPhone e l’ho messo via.
A seguire un piccolo “diario” per tenere nota di come sono andate le giornate senza smartphone:
GIORNO 1
Durante il primo giorno senza il mio iPhone, contro le mie aspettative, no ne ho sentito quasi completamente la mancanza. Forse perché troppo presa dal capire come scrivere con quei minuscoli tasti o stare al passo delle decine di sms di seguito mandati dai miei amici. Ho
finalmente sfruttato i minuti illimitati della mia tariffa e riscoperto il piacere del parlare al telefono, ho anche giocato a snake e fatto il mio personale record di 102 punti.
Ho passato la sera con i miei parenti, e guardandomi attorno, ho notato quanto ormai tutti stiano costantemente col cellulare tra le mani. Per la maggior parte del tempo, nonostante fossimo messi letteralmente tutti l’uno di fronte l’altro c’è stata pochissima o quasi nessuna conversazione, perché tutti erano impegnati a guardare chissà cosa nei loro schermi personali.
GIORNO 2
Inizio ad odiare la suoneria dei messaggi, quel “bip bip” a volume altissimo è proprio fastidioso. Ho provato a cambiare la suoneria, dopo un po’ ricerca nelle impostazioni, ma le altre sono anche peggio.
Continuo a stare bene senza l’iPhone, forse oggi ho avuto qualche momento di noia in cui avrei voluto guardare qualche video su tik tok come sempre, ma è una “mancanza” che si può sopportare senza alcun problema.
Oggi ho notato che, per assurdo, parlo al telefono o messaggio con più persone ora rispetto che prima. Forse perché anche loro incuriositi da questo esperimento, o solo vogliosi di fare un tuffo nel passato mandando degli sms.
Ho fatto delle foto ai miei cani col Nokia, decisamente di una qualità incomparabile a quella delle foto che siamo abituati a fare con gli smartphone, però è stato divertente provare.
Ho ricominciato a studiare ed ho notato di avere molte meno distrazioni in questo modo, nessuno schermo che si illumina e mi attrae di continuo, nessun bisogno di controllare le storie su instagram o perdere tempo su Tik Tok.
Ah sì, ho battuto il mio record su Snake.
GIORNO 3
Ho dovuto imparare il pin della mia carta, dopo essermi resa conto di non averlo mai saputo perché tanto ho sempre usato Apple Pay. Un po’ imbarazzante, in effetti.
Ho scoperto che la radio tiene tantissima compagnia durante le giornate, di solito quando faccio la doccia connetto il telefono ad una cassa per ascoltare la musica, ma questa volta, non potendolo fare, ho ascoltato la radio, ed effettivamente credo sia un’abitudine che voglio tenere in futuro.
Il mio pensiero oscilla tra il voler vendere l’iPhone e tenere il Nokia per sempre, al pensare che sicuramente nei prossimi giorni qualcosa inizierà a mancarmi.
GIORNO 4
La radio continua ad essere una mia fedele compagna, così come le serie tv in momenti di noia.
Oggi ho fatto una lunga passeggiata, mi sono guardata attorno molto più del solito, ho osservatotanto e fatto anche lunghe telefonate durante la giornata.
Scrivere messaggi mi sta risultando sempre più noioso, inizio a preferire di gran lunga le telefonate, anche se, purtroppo, non penso che questa potrà essere un’abitudine che potrò tenere una volta finito questo esperimento poiché, sopratutto i ragazzi, sono ormai abituati a conversare ed avere intere e lunghe conversazioni tramite messaggi.
GIORNO 5
Come previsto, il mio iPhone comincia a mancarmi un po’, non tanto i social in realtà, di cui posso tranquillamente continuare a fare a meno, tanto più la velocità con cui si possono contattare più persone in contemporanea, la facilità con cui si può scrivere un messaggio senza che il T9 sbagli ogni parola.
Negli scorsi giorni ho scoperto che l’iPod shuffle che ho comprato ha la batteria ormai troppo vecchia e non funzionante e non avere dove ascoltare la musica è la parte più tragica di questo esperimento.
Non vedo l’ora di riavere il mio cellulare solo per questo al momento.
GIORNO 6
Finalmente in dirittura d’arrivo, oggi il Nokia ha iniziato a darmi i primi problemi. Non mi permetteva più di fare foto e mandare o ricevere messaggi per via della memoria piena.
Chiaramente non possiamo aspettarci troppo da un telefono con appena 11 MB di memoria, ma non essendo abituata a dover tenere così poco nel telefono mi ha fatto strano dover cancellare tutte le chat e la maggior parte delle foto scattate (nonostante ne avessi solo 13).
Inizio a sentire davvero la mancanza dell’iPhone ed ora anche un po’ dei social, questo costante sentirsi fuori dal mondo, non avere modo di vedere le ultime tendenze che mutano nel giro di ore, figuriamoci di settimane, inizia a farsi sentire.
Ma ormai domani sarà l’ultimo giorno, non si può mollare alla fine dell’esperimento.
GIORNO 7
L’ultimo giorno è finalmente arrivato.
Passando del tempo con le mie amiche mi sono resa conto di quanto questo esperimento abbia cambiato il mio modo di vedere le cose.
Vederle costantemente attaccate al loro cellulare, che ad ogni notifica si lanciano a prenderlo come se fosse la cosa più importante della loro vita e che invece di parlare e godersi il momento preferiscono chattare con altre persone e gruppi in contemporanea quasi senza rendersene conto, inizia a diventare davvero fastidioso da vedere.
Una vera e propria dipendenza che passa inosservata. Personalmente sapevo di poter fare un esperimento simile senza troppi problemi per il semplice motivo che il mio esagerato utilizzo dello smartphone era dovuto più ad un’abitudine e senso di noia che ad una dipendenza, ma ho sentito molti non crederci come se stare 7 giorni senza cellulare fosse un’impresa impossibile, e molti altri dirmi che al posto mio non l’avrebbero mai fatto.
Forse allora è proprio lì che sta il problema, nella paura di non poter sopravvivere senza.
In conclusione, si può ancora vivere senza smartphone?
La risposta che mi sento di dare è Sì, ma non del tutto. In parte credo che liberarsi un po’ dei social e di tutte le scocciature e perdite di tempo che comportano sia quasi doveroso ogni tanto, d’altra parte è ormai talmente tanto parte della nostra quotidianità che sembra proprio di perdersi una parte di realtà.
La velocità con cui si può comunicare è una cosa che diamo ormai per scontata, ma mi sono resa conto che non lo è. Mettendoci interi minuti per scrivere un messaggio e dover costantemente correggere gli errori del T9, mi è quasi passata la voglia di scrivere ai miei amici.
Portiamo ogni giorno in tasca o in borsa un intero mondo senza nemmeno rendercene conto: dalla ormai banalità del poter sapere in pochi secondi come arrivare in un determinato posto al poter cercare qualsiasi cosa su internet in qualsiasi momento, lo smartphone è ormai parte delle nostre vite, nel bene e nel male, e credo che ormai l’umanità si sia evoluta in modo tale da non poterne fare più a meno davvero.
Quindi averne uno, credo che ormai sia quasi “necessario”, ma ciò che non è necessario è passare ore ed ore davanti allo schermo ogni giorno.
Ma una settimana senza smartphone? Quella è un’esperienza che consiglio di fare a tutti.
Sia per tornare un po’ ai vecchi tempi che per aver modo di liberarsi la mente da tutta la spazzatura che vediamo ogni giorno.
Alice Barbera