10 Settembre 2024
Isola delle FemminePolitica

Isola, bocciato il nuovo piano di gestione rifiuti: ennesimo inciucio dell’“Armata Brancaleone”

Durante la seduta consiliare del 19 luglio scorso, il Consiglio comunale è stato chiamato ad esprimersi in merito al progetto del servizio di gestione dei rifiuti urbani ed altri servizi di igiene pubblica, elaborato dalla SRR (Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti) “PALERMO CITTA’ METROPOLITANA” e riguardante i 12 comuni di Isola delle Femmine, Altofonte, Balestrate, Trappeto, Terrasini, Cinisi, Carini, Torretta, Ficarazzi, Villabate, Montelepre e Giardinello.

Il sindaco Orazio Nevoloso, nel suo intervento introduttivo, ha spiegato che il nuovo piano comporterà un’implementazione ed un miglioramento delle attività precedenti, tra cui il servizio di pulizia delle spiagge e delle scogliere, servizi di pulizia aggiuntivi e potenziati per il periodo estivo, un aumento della frequenza di spazzamento delle strade, ulteriori servizi di raccolta pomeridiani per le attività commerciali nel periodo estivo ed un incremento del numero del personale impegnato in tali attività.

Presente anche l’Architetto Tola, RUP (Responsabile Unico del Progetto) dell’SRR, il quale ha precisato che, nel nuovo piano, ci saranno calendari di raccolta diversificati in base al periodo (estivo ed invernale) e anche al tipo di utenza (domestica e non domestica).

Cosa prevede il nuovo progetto di servizio

Per esempio, nel periodo estivo, per le utenze domestiche, la raccolta della frazione organica è prevista 5 volte a settimana (inclusa la domenica). Inoltre, sono state inserite nel piano anche la pulizia delle caditoie stradali, la derattizzazione e la disinfestazione, al fine di sollevare l’Ufficio Tecnico Comunale dall’incombenza di fare ulteriori gare d’appalto per richiedere servizi che, invece, verrebbero garantiti regolarmente.

Il controllo della qualità del servizio di igiene ambientale sarà garantito attraverso un sistema informatico in grado di verificare, in qualsiasi momento, il percorso effettuato dai mezzi di raccolta, che saranno tutti dotati di GPS.

Niente da fare!

A parità di voti si boccia

Consiglio Comunale del 19 luglio

Senza alcuna giustificazione politica plausibile e solo per fare una ripicca all’Amministrazione Nevoloso, la proposta del nuovo piano di gestione dei rifiuti e di igiene ambientale viene bocciata con 5 voti favorevoli (CambiAmo Isola, Dionisi e Rappa) e 5 astenuti (Stefano Bologna, Gianna Billeci, Benedetto Nevoloso, Antonella Uva e Rossella Puccio).

In questo caso, l’astensione pesa quanto un voto contrario. Più che altro si tratta di un vero e proprio dispetto al paese, ai cittadini, all’ambiente ed alla salvaguardia degli ecosistemi. Qualcuno, gentilmente, lo spieghi, con parole semplici, ad Antonella Uva, Presidente della Commissione consiliare Ambiente e Sviluppo del Territorio, che, da anni, si professa ambientalista o, perlomeno, cerca disperatamente di farcelo credere. A Gianna Billeci, Benedetto Nevoloso e Rossella Puccio non vale nemmeno la pena.

Il giorno prima opposizione tutta assente, manca il numero legale

Consiglio Comunale del 18 luglio

L’approvazione del piano dei servizi di igiene urbana doveva essere già discussa nella seduta consiliare del giorno prima, ovvero il 18 luglio 2024, come stabilito in sede di conferenza dei capigruppo, salvo, poi, essere stata rinviata dal Presidente Rappa al giorno successivo per mancanza del numero legale (solo 6 consiglieri presenti, invece di 7), a causa dell’assenza ingiustificata di Rossella Puccio, Stefano Bologna e il suo gruppo, che, per una probabile strategia politica, erano venuti meno agli accordi presi.

Guarda caso, in quella seduta, il consigliere Giuseppe Rubino è presente, mentre Rossella Puccio, Stefano Bologna e il suo gruppo sono assenti.

Seduta del 19 luglio, Giuseppe Rubino assente

Il giorno dopo, la situazione si capovolge: Giuseppe Rubino è assente, mentre Rossella Puccio, Stefano Bologna e il suo gruppo sono presenti, eccetto Maurilio Puccio.

Guarda caso, il giorno prima, la presenza di Giuseppe Rubino non incide minimamente sul numero legale né tantomeno su un’eventuale votazione della proposta, in quanto la seduta consiliare viene rinviata perché necessita almeno un altro consigliere per renderla legittima (7 su 12 consiglieri).

Guarda caso, invece, il giorno dopo, la sua assenza incide pesantemente sulla votazione della proposta presentata, agevolando la bocciatura del nuovo piano dei servizi di igiene pubblica da parte di Stefano Bologna, Gianna Billeci, Benedetto Nevoloso, Antonella Uva e Rossella Puccio.

Guarda caso, la presenza di Giuseppe Rubino nella seduta consiliare del 19 luglio, in assenza di Maurilio Puccio, avrebbe consentito l’approvazione di tutte le proposte con 6 voti favorevoli e 5 astenuti, qualora, però, il consigliere Giuseppe Rubino avesse deciso di votare in accordo alla linea politica del suo collega Dionisi e quindi dell’Amministrazione.

Tutto ciò puzza tanto di accordo pre-consiliare: l’ennesimo probabile inciucio lungo l’asse Giuseppe Rubino-Rossella Puccio-Stefano Bologna, che si conferma sempre più la nuova “Armata Brancaleone” nostrana.

A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina

Troppe casualità. Troppe strane coincidenze, negli ultimi tempi, ruotano attorno alla figura del consigliere Giuseppe Rubino. Tutte sempre nella stessa direzione: quella del consigliere Bologna e mai della collettività.

Guarda caso, prima dell’inizio della seduta consiliare del 19 luglio, è la stessa consigliera Rossella Puccio, con atteggiamento baldanzoso e compiaciuto, che ci tiene quasi a rassicurare tutti che, senza ombra di dubbio, il consigliere Rubino non sarà presente.

Secondo quanto riferito dal collega di partito Dionisi, pare che Giuseppe Rubino abbia giustificato anzitempo la sua assenza dalla seduta del giorno dopo, adducendo, guarda caso, impegni di lavoro. Ma anche questa a molti è sembrata una delle tante frottole a cui il consigliere Giuseppe Rubino ormai ci ha abituato, dal momento che, guarda caso, esiste una specifica normativa che regolamenta il diritto di fruizione dei permessi (retribuiti) dal lavoro per la partecipazione dei consiglieri comunali, lavoratori dipendenti, alle riunioni di Consiglio comunale, secondo quanto disciplinato dall’articolo 79 del Decreto Legislativo 267/2000.

Assente per motivi di lavoro

Infatti, il comma 1 del suddetto articolo recita che “i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, componenti dei consigli comunali, provinciali, metropolitani […] hanno diritto di assentarsi dal servizio per il tempo strettamente necessario per la partecipazione a ciascuna seduta dei rispettivi consigli e per il raggiungimento del luogo di suo svolgimento”.

Come precisato dal Consiglio di Stato (CdS., VI, 24 maggio 2000, n. 2997), “i permessi retribuiti e non retribuiti previsti dall’art. 79 costituiscono un diritto del lavoratore-amministratore pubblico; la loro fruizione non è subordinata alla preventiva valutazione discrezionale del datore di lavoro né può essere causa di provvedimenti discriminatori sul lavoratore o che incidano negativamente sulle mansioni assegnate o sulle prospettive di carriera nell’ambito dei contratti di lavoro”.

Inoltre, nemmeno per motivi organizzativi inerenti ai turni di lavoro il consigliere comunale può essere privato di tale diritto, dato che “il datore di lavoro non ha alcuna facoltà di comprimere il diritto del lavoratore che sia anche amministratore locale, per ragioni attinenti all’organizzazione del servizio”. Pertanto, “è illegittimo il provvedimento con il quale il datore di lavoro nega al dipendente l’autorizzazione ad allontanarsi e considera l’assenza come ingiustificata, essendo questa giustificata ope legis…”.

Di certo, sembra inverosimile che la recente acquisizione di Italcementi da parte della società tedesca Heidelberg Materials possa aver cambiato radicalmente l’atteggiamento dell’azienda nei confronti dei propri dipendenti che contemporaneamente svolgono anche incarichi istituzionali. In passato, nessun consigliere, lavoratore dipendente presso Italcementi, ha mai avuto problemi di questo tipo.

Se, invece, al consigliere Giuseppe Rubino fosse stata negata la possibilità di partecipare alla seduta consiliare, allora questa rappresenterebbe una vera e propria violazione dei diritti di un consigliere comunale e la vicenda sarebbe passibile di un’accurata e approfondita indagine da parte degli organi competenti.

A questo punto, anche gli organi di partito di Fratelli d’Italia, a cui Giuseppe Rubino afferisce, dovrebbero tempestivamente attivarsi ed intervenire per far luce su questa situazione, chiedendo ufficialmente alla Heidelberg Materials delle risposte plausibili.

Il paladino “social” dell’ambientalismo isolano

Certo è proprio strano che il consigliere Giuseppe Rubino, che, per anni, si è erto a paladino della tutela dell’ambiente, autoincensandosi con messaggi social di ogni genere e puntando sempre il dito contro tutto e tutti, adesso, quando c’è qualcosa da dimostrare con la sua presenza e con i fatti, si tiri indietro, adducendo motivazioni lavorative, senza combattere e senza far valere i propri diritti.

Questo era proprio il Consiglio comunale a cui non sarebbe dovuto mancare, se realmente avesse voluto dare seguito ai suoi tanti proclami social populistici di indignazione e costernazione a cui ci ha abituato. No, un reale paladino dell’igiene ambientale, che ha a cuore gli interessi della collettività, avrebbe fatto carte false (semmai ce ne fosse stato davvero bisogno, visto che c’è una legge che tutela i consiglieri), per essere presente alla seduta consiliare e dire la sua ad ogni costo in merito al nuovo servizio di gestione dei rifiuti.

Un vero “Guerriero della Luce” avrebbe combattuto fino alla fine.

Un integerrimo e serio consigliere comunale, pienamente calato nel suo ruolo istituzionale, proporrebbe soluzioni ed alternative alle problematiche, invece di giocare a fare il fomentatore ed opinionista social, affetto da un inguaribile e pacchiano qualunquismo. I cittadini vogliono risposte concrete da chi è stato eletto e svolge un ruolo istituzionale, non ulteriori interrogativi.

E, ora, lo pseudoambientalista Giuseppe Rubino cosa racconterà alla povera tartarughina Caretta caretta?

Come glielo spiegherà che la sua assenza in Consiglio comunale, con tanto di bocciatura del nuovo piano di pulizia spiagge, potrebbe incidere sulla sua sopravvivenza?

Come potrà, adesso, il pio consigliere Rubino favorire la nidificazione e la deposizione delle sue uova sulle nostre spiagge? In che modo salverà la tartarughina dalla sua estinzione? Continuando forse a millantare sui social una solidarietà di facciata per salvare le apparenze (l’unica cosa che a lui interessa) ed ergersi ancora una volta a Jacques Cousteau dei nostri mari?

Quale sarà il destino della povera tartarughina, ora che il suo “salvatore” si è completamente disinteressato del servizio di igiene ambientale, probabilmente per avallare una disastrosa strategia politica “filo-Bolognina”?

Ennesima occasione persa

Ancora una volta, l’ennesima occasione persa per dimostrare a tutti che dietro l’impavido leone da tastiera c’è anche sostanza, competenza e preparazione o, quantomeno, interesse per il paese, la collettività e l’ambiente nonché rispetto per i suoi elettori.

Peccato che questo arrogante ruggito dietro la tastiera si trasformi, tutte le volte, nello zigare del coniglio, che diserta le sedute consiliari a comando, per poi addirittura vantarsi pure di essere uno che ragiona con la sua testa, defilandosi per il “quieto vivere”.

Ma, se finora il consigliere Giuseppe Rubino ha cercato, in tutti i modi, di prendere le distanze dal consigliere Bologna, negando pure l’evidenza per mistificare la realtà dei fatti, adesso sembra non nascondersi più. La conferma ufficiale degli accordi pre-consiliari tra Giuseppe Rubino e Stefano Bologna arriva proprio da un comunicato di quest’ultimo dei giorni scorsi, in cui l’ex Sindaco ringrazia Giuseppe Rubino per l’appoggio ricevuto.

A tal proposito, occorre fare i miei dovuti ringraziamenti al consigliere Bologna per avere attestato la veridicità di quanto da me scritto nell’articolo precedente e anche al consigliere Giuseppe Rubino, che, condividendo il comunicato stampa di Bologna, mi ha involontariamente dato ragione, dimostrando, per l’ennesima volta, lo stretto rapporto di vicinanza politica che intercorre tra loro.

Un guerriero della luce non passa i giorni tentando di rappresentare il ruolo che altri hanno scelto per lui” (Paulo Coelho).

Daniele Fanale

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