10 Settembre 2024
Difesa dei ConsumatoriPrimo piano

L’approssimarsi del nuovo anno scolastico è sempre un gravoso appuntamento per le famiglie. Indagine di Federconsumatori Palermo.

L’approssimarsi del mese di settembre rappresenta un impegnativo appuntamento per le famiglie, per l’acquisto dei libri di testo, del corredo scolastico e di tutto l’occorrente per il ritorno dei figli a scuola. La crisi che continua ad attanagliare le famiglie e l’estate infuocata sul fronte dei prezzi balneari rendono il montante complessivo della spesa per la scuola dei figli davvero gravoso, proibitivo per molte famiglie.

Federconsumatori Palermo

Anche quest’anno Federconsumatori ha effettuato il consueto monitoraggio sulle adozioni dei libri di testo, presso un campione rappresentativo di scuole medie inferiori e superiori di Palermo e Provincia, per ricostruire la spesa che le famiglie dovranno sostenere. I dati rilevati sono stati verificati con gli elenchi presenti nel sito dell’AIE, l’associazione degli editori.

Lo studio di Federconsumatori Palermo

Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo

La spesa necessaria per l’acquisto dei libri di testo, tra adottati e consigliati, per l’iscrizione alla prima classe della scuola media inferiore e per la prima classe della media superiore” sostiene Lillo Vizzini dello sportello Federconsumatori di Palermo, i cui volontari hanno condotto l’indagine “è, mediamente, di € 341, a cui bisogna aggiungere il costo di due dizionari.

Per la prima classe superiore necessitano, mediamente, € 370, con oscillazioni da un minimo di € 295 a un massimo di € 491. Ai libri di testo occorrerà aggiungere l’acquisto da 2 a 4 dizionari, il cui costo si aggira, mediamente, tra € 60/100 ciascuno”.

Tetti di spesa sfiorati dal 63% degli Istituti

Il dato che salta subito all’occhio è che il 63% degli istituti superiori monitorati ha sforato i tetti di spesa ministeriali di ben oltre il 10%, mentre solo il 37% si è attenuto ai tetti ministeriali o con sforamenti contenuti entro il 10%” continua Vizzini, “È il caso di sottolineare che lo sforamento del 10% del tetto ministeriale sarebbe consentito solo se motivato dal collegio dei docenti e avallato dal consiglio di istituto”.

“Se facciamo un pò di conti, per iscrivere un figlio al primo anno del liceo scientifico o di un istituto tecnico, tra libri di testo e libri consigliati e 2/4 dizionari, una famiglia dovrà spendere mediamente circa 640 euro.

È certamente positiva la decisione di alcuni istituti di ridurre al minimo l’elenco dei libri consigliati da acquistare ad inizio anno. Alla spesa dei libri si dovrà aggiungere un minimo di corredo scolastico, mediamente di circa 320 euro. Ben oltre il 50% dello stipendio di una famiglia monoreddito.

Le conseguenze della povertà e del disagio sociale non dovrebbero compromettere in alcun modo il diritto allo studio; la mancanza dei libri di testo è tra le cause principali dell’abbandono scolastico. Per aiutare le famiglie a basso reddito esistono diverse misure che prevedono buoni, agevolazioni o testi scolastici in comodato d’uso gratuito. Misure sicuramente positive, ma non sufficienti a dare un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà” conclude Vizzini.

Si risparmia con i libri usati, ma occhio alle differenze

Le famiglie potranno risparmiare con i libri usati, laddove non si tratti di nuove adozioni. Ma è necessario porsi subito alla loro ricerca, procurandosi l’elenco dei testi adottati. Gli istituti più solerti lo hanno da tempo caricato nei loro siti, ma si può ritirare direttamente nelle segreterie delle scuole. Per verificare la conformità del testo usato con quello adottato è fondamentale verificare che il codice volume sia identico.

Per risparmiare ci sono anche i siti online specializzati

È possibile comprare i libri nuovi, ma anche usati in alcuni casi, con un certo margine di sconto, dal 10% al 15%, in alcuni siti specializzati, amazon, ibs, libraccio, ecc”. È importante sapere che, in caso di acquisti online, qualora il testo dovesse essere difforme e/o in pessime condizioni, esiste il diritto al ripensamento, purché si rispettino i tempi e i modi per avvalersene.

Un acquisto piuttosto oneroso è quello dei dizionari. Si trovano ormai un po’ ovunque, grandi magazzini e bancarelle comprese. Fare molta attenzione, però, che non si tratti di edizioni eccessivamente datate. Controllare la data di pubblicazione e preferire le edizioni più recenti.

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