10 Settembre 2024
CronacaIsola delle FemminePrimo piano

Isola, NO al nuovo Piano di gestione rifiuti: il consigliere Bologna dirige l’“opera dei pupi isolani”

Perché ci ostiniamo a seguire le sedute del Consiglio Comunale? Non è come sostiene “qualcuno” per perseguitare questo o quel Consigliere comunale o per fare da “badanti” all’amministrazione di turno, ma solo per informarvi meglio ed in dettaglio.

Direte voi: “ma ci sono le immagini registrate delle sedute, tutti possono ascoltare e vedere”. Questo è vero, ma chi per come noi ha iniziato quest’azione di “guardia” quando ancora non esistevano le dirette web, le registrazioni digitali, la conservazione di audio ed immagini, ma andavamo lì di presenza, taccuino per gli appunti alla mano e “orecchie tese”, il seguire di presenza ci ha sempre confermato che spesso i fatti più salienti ed importanti, si svolgono a microfoni spenti, allontanandosi un attimo al di fuori delle inquadrature delle telecamere, durante le pause.

Ecco perché stiamo lì, togliendo tempo alle nostre famiglie, ai nostri interessi personali, spesso in orari folli o in giornate assurde a causa di scadenze fondamentali.

Il “Watchdog journalism“,  famosissima definizione anglosassone che definisce il ruolo della libertà della stampa: “Giornalismo cane da guardia”, è quello che ci ispira, se ne faccia una ragione chi è abituato “all’italiana”, dove un omississ o un piccola censura non si è mai negata a nessuno.

Il Vespro, quasi 20 anni fa, è nato per questo e nessuno ci farà mai cambiare idea, nemmeno con decine di querele temerarie o liti pretestuose. Le carte, gli atti, i documenti, raccontano i fatti al di la di ogni possibile interpretazione di parte, dichiarazioni “social”  o “chiacchiere da bar”.

Il Direttore Responsabile – Ambrogio Conigliaro

 

La seduta consiliare del 19 luglio scorso, come abbiamo scritto alcuni giorni fa in un precedente articolo (leggi qui), ha decretato, per mano dei consiglieri Stefano Bologna, Gianna Billeci, Benedetto Nevoloso, Antonella Uva e Rossella Puccio e a causa del menefreghismo del consigliere Giuseppe Rubino, la bocciatura del nuovo piano di gestione dei rifiuti urbani ed altri servizi di igiene pubblica, proposto dall’Amministrazione Nevoloso, in accordo alle direttive stabilite dalla SRR (Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti) denominata “PALERMO CITTA’ METROPOLITANA”.

Un piano completamente rinnovato e migliorato che avrebbe potuto risolvere le difficili problematiche emerse, in questi anni, nella gestione dei rifiuti e dei servizi di pulizia del territorio, spiagge e scogliere incluse, nonostante l’encomiabile impegno dell’Assessore Romeo che si è trovato a gestire una situazione complicata, ulteriormente aggravata da un debito (poi saldato) di circa 420.000 € con l’AGESP per fatture precedenti non pagate relative al servizio di raccolta rifiuti.

Un piano disegnato, progettato ed elaborato dall’Amministrazione Nevoloso, secondo le disposizioni della SRR regionale, “l’Autorità di Governo per il servizio dei rifiuti istituita nel 2011 con la legge n. 9 del 8 aprile 2010 della Regione Siciliana e resa operativa nell’anno 2018”.

Un piano di gestione dei rifiuti riguardante Isola delle Femmine che sarebbe dovuto andare in gara con altri 11 comuni della provincia e che, quindi, era stato rimodulato e adottato nella versione finale dalla “più grande SRR della Sicilia, al servizio della Città di Palermo e di altri 19 comuni e con un bacino d’utenza pari a circa un milione di abitanti”, proprio in previsione della gara unica che sarebbe dovuta avvenire il prossimo dicembre.

Calendario raccolta utenze non domestiche Estate

Le novità in dettaglio previste e inspiegabilmente bocciate.

  • Calendari di raccolta diversificati in base al periodo (estivo ed invernale) e anche al tipo di utenza (domestica e non domestica).
  • Pulizia delle spiagge 7 giorni su 7 (cioè ogni giorno) nei mesi di luglio e agosto e 3 volte a settimana nei mesi di giugno e settembre, con ulteriori 2 interventi straordinari di pulizia nei mesi da novembre ad aprile.
  • Nel periodo estivo, un aumento delle frequenze di raccolta per le utenze non domestiche, con particolare attenzione a quelle deputate alla somministrazione di cibo (definite “food”), presso le quali la raccolta delle frazioni di vetro e organico sarebbe stata effettuata con servizio dedicato anche nei giorni di sabato e domenica. In particolare, la frequenza del servizio di raccolta del vetro sarebbe passata da una volta a settimana, nella stagione invernale (ottobre-maggio), a 4 volte a settimana (domenica inclusa), nella stagione estiva (giugno-settembre).
  • Calendario raccolta utenze non domestiche Inverno

    Per le utenze “food”, nel periodo estivo, la frequenza di raccolta della frazione organica sarebbe passata da 3 volte a settimana (domenica esclusa) a 5 volte a settimana (domenica inclusa).

  • Avrebbe garantito il controllo del servizio stesso attraverso automezzi dotati di sistema di rilevazione satellitare della posizione (GPS) e sistema di rilevazione trasponder (Tag-RFID), utile per identificare in modo univoco tutti gli utenti che pagano correttamente la TARI.
  • Pulizia delle strade che prevedeva, per la maggior parte delle zone del paese, inclusi Piano Ponente, la villetta di Via dei Villini, Piano Levante, Piazza Pittsburg, Piazza Umberto I, Piazza XXI Aprile, tutto il centro storico e non solo, lo spazzamento stradale con una frequenza pari 6 volte a settimana per tutto l’anno.
  • Per il lungomare di via dei Saraceni e per la strada che, partendo da via Palermo, costeggia l’area portuale, passando per il Lungomare Eufemio, fino a viale Marino (incrocio via dei Villini), avrebbe assicurato lo spazzamento stradale con frequenza giornaliera (7 giorni su 7), nel periodo estivo, e 3 volte a settimana, nel periodo invernale.

    Frequenza interventi di spazzamento
  • Sabato e domenica, svuotamento dei cestini due volte al giorno!
  • Nel periodo da maggio a settembre, prevedeva anche 20 interventi per il lavaggio delle strade, mediante spazzatrice combinata-lavastrade o canal-jet (in grado di spruzzare acqua ad alta pressione).
  • Nel periodo invernale, avrebbe assicurato un incremento del personale da 12 a 16 unità, portando addirittura a 24 il numero di operatori impegnati nel periodo estivo (dal 15 maggio al 15 settembre).
  • La pulizia di 600 caditoie all’anno rispetto alle 80 previste dall’attuale servizio di igiene, con un potenziamento degli interventi di disinfestazione e derattizzazione.
  • Servizi di igiene ambientale che sarebbero dovuti partire già a gennaio 2025 e che avrebbero potuto finalmente cambiare faccia al nostro paese, consentendo di raggiungere, in previsione, circa l’80% di raccolta differenziata.

La potenziale speranza di un futuro migliore per il nostro territorio. E, invece, pur essendo consapevoli di tutto ciò, cosa fanno i nostri dissennati e irresponsabili consiglieri di opposizione (Stefano Bologna, Gianna Billeci, Benedetto Nevoloso, Antonella Uva e Rossella Puccio)?

Un momento del Consiglio Comunale

“Sgarbi” politici che affossano un’intera comunità.

Pur sapendo di avere in mano la maggioranza consiliare, decidono volontariamente di astenersi, imboccati dallo stratega Bologna, affinché il piano venga bocciato. Un vero e proprio atto ingiustificato di ostruzionismo politico, finalizzato al sabotaggio del nuovo piano dei servizi di igiene ambientale e gestione dei rifiuti urbani.

Nessuna motivazione politica ragionevole e ammissibile che possa giustificare una condotta consiliare così scellerata e lesiva.

Uno sgarbo politico al sindaco Nevoloso e all’Amministrazione?

Non solo. Sarebbe troppo riduttivo. Sembrerebbe piuttosto una precisa strategia politica, messa in atto dal consigliere Bologna per celare la sua più grande paura: quella di uscire definitivamente dalla scena politica isolana.

Sì, perché il nuovo piano, migliorando e potenziando tutto l’assetto dei servizi di igiene ambientale, avrebbe potuto apportare considerevoli benefici in termini di pulizia del territorio rispetto al passato, sancendo, di conseguenza, il fallimento ineluttabile dell’azione politica del consigliere Bologna e dei suoi ultimi pochi seguaci.

In ogni caso, tale bocciatura, all’atto pratico, sicuramente assume più la connotazione di un dispetto bello e buono alla cittadinanza, al paese, alla salvaguardia dell’ambiente, allo sviluppo turistico, con riverberi indubbiamente negativi sulle attività commerciali locali.

Ci si lamenta in piazza e basta.

In un solo colpo, pur di favorire una becera politica di boicottaggio, la “Premiata Ditta“, costituita da Stefano Bologna, Gianna Billeci, Benedetto Nevoloso, Antonella Uva e Rossella Puccio, col tacito assenso di Giuseppe Rubino, ha infranto i sogni di cambiamento dei cittadini, arrecando inevitabilmente un notevole danno ai settori più importanti del nostro territorio.

A nulla è servito l’accorato appello del consigliere Pagano, che, proprio in virtù di una mancata maggioranza consiliare, ha gentilmente invitato i consiglieri di opposizione ad adottare un comportamento responsabile, al fine di consentire l’approvazione del piano.

Nulla da fare. Al pari di robot androidi “programmati per distruggere”, i nostri “Terminator” di opposizione, con una sola alzata di mano e senza proferir parola, hanno portato a termine la loro missione, senza batter ciglio, senza alcuna giustificazione plausibile e senza alcun rimorso di coscienza.

D’altronde, il loro compito era soltanto quello di eseguire gli ordini per i quali erano stati precedentemente “programmati”, ovvero perpetrare la disfatta del nuovo piano di pulizia del territorio, per assecondare una perversa strategia di opportunismo politico.

Eppure i nostri cyborg umanoidi di opposizione, al di fuori del Consiglio comunale, assumono nuovamente sembianze umane, facendoci credere di esseri dotati di una propria autonomia di pensiero.

Alcuni addirittura fanno ipocriti proclami social. Altri fingono perbenismo. Altri ancora si atteggiano ad ambientalisti. Alcuni praticano il silenzio consiliare come imposta di scambio. Altri millantano emancipazione e libertà, pur essendo “in catene” da tempo. A parole sono tutti bravissimi.

Nei fatti lasciano molto a desiderare. Il loro motto preferito è “Predicare bene e razzolare male”. Incoerenza ed ipocrisia sono le caratteristiche che li contraddistinguono.

E, poi, c’è lui, il consigliere Bologna, che rappresenta un po’ la sintesi perfetta di tutte le figure precedenti. Da un lato, critica aspramente l’attuale Amministrazione per la mancata pulizia delle spiagge e del paese con tanto di servizi fotografici, e dall’altro, poi, però, avalla la bocciatura del nuovo piano di servizi di igiene ambientale, senza alcuna motivazione plausibile. Un vero controsenso.

Forse, ogni tanto, sarebbe più dignitoso restare in religioso silenzio, invece di fare la morale agli altri.

La “volpe” e l’Uva.

E, infine, c’è la consigliera Antonella Uva, che è tutto e il contrario di tutto.

La Presidente della Commissione consiliare Ambiente e Sviluppo del Territorio, fuori dal Consiglio comunale, è solita millantare ideali di perbenismo, ambientalismo ed emancipazione, poi, invece, durante le sedute consiliari, preferisce interpretare magistralmente l’anfora di scena, non solo avallando la bocciatura del nuovo piano di gestione dei rifiuti, ma addirittura lasciandosi zittire dal consigliere Bologna, senza nemmeno fiatare.

Infatti, la consigliera Uva prova ad intervenire per dire qualcosa in merito all’argomento, ma Bologna prontamente la zittisce. Lei, a quel punto, non fa una piega: sveste i panni di paladina dell’ambiente, “indossa il burqa” ed obbedisce al suo “padrone”.

La Uva sembrerebbe avere del potenziale, ma, di fatto, pare che sia completamente priva di forza e coraggio, quelle virtù che ogni donna dovrebbe avere nel portare avanti le proprie battaglie contro l’arroganza e la prepotenza di certi uomini. Questo è un concetto che dovrebbe valere sempre, non solo in ambito politico.

“Zittire” è segno di grande debolezza, specie nei confronti di una donna.

In quell’occasione, la consigliera Uva avrebbe dovuto mostrare un moto di orgoglio personale, cercando di difendere in primis la propria dignità di individuo che, a prescindere dal genere, nel rispetto dei più elementari principi di democrazia, vuole e può esprimere il proprio parere, sempre e comunque, senza essere zittito da nessuno.

Pertanto, speriamo che questo non rappresenti, per le altre donne e per nessun altro, un modello di comportamento da imitare. Nel periodo storico che la nostra società sta vivendo negli ultimi tempi, dove la violenza fisica e verbale sulle donne è all’ordine del giorno, è questa la modalità con cui si vuole rappresentare il genere femminile all’interno delle istituzioni?

Ma davvero dobbiamo ancora, al giorno d’oggi, avallare comportamenti di questo tipo pure in Consiglio comunale?

Presidente…

Presidente si faccia sentire…

E il Presidente Rappa sta lì a guardare senza intervenire?

E’ inaccettabile! Anni di lotte femministe mandate all’aria nel giro di un attimo per colpa della consigliera Uva, che continua ad abbassare la testa di fronte alle intemperanze del consigliere Bologna. Questo è l’esempio, a livello istituzionale, che la consigliera Uva vuole dare nella lotta al patriarcato?

Chi, invece, merita una menzione speciale per non essere rimasta inerte ed immobile di fronte all’arroganza di un uomo nei confronti di una donna è l’Assessore Luisa Tricoli, che, in barba a qualunque forma di faziosità politica, mostrando carattere e spirito di solidarietà femminile, è intervenuta per difendere Antonella Uva dall’atteggiamento del consigliere Bologna, beccandosi, a sua volta, un altro «Tu stai zitta!».

Ma, a differenza della remissiva consigliera Uva, la Tricoli ha dimostrato molto coraggio, replicando a tono al consigliere Bologna e rimandando al mittente la molesta intimazione.

… voto? Che faccio? Esco?

Ma non è finita qua, perché all’atteggiamento sottomesso della Uva fa eco quello della consigliera Rossella Puccio che, ad inizio seduta, chiede addirittura il permesso a Bologna di votare un verbale di una seduta precedente relativo all’approvazione dello schema di ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. «Stefano, lo voto? Che faccio? Esco?», ha chiesto la consigliera Rossella Puccio, sempre più alla continua ricerca di un suggeritore, vista la sua totale inadeguatezza politica.

Davvero questa persona dal 2014 al 2020 ha rivestito il ruolo di assessore nel nostro paese?

Per amministrare il nostro Comune conta davvero solo la forza dei numeri, anche quando si è incapaci persino di avere un’autonomia di pensiero e capire se e cosa votare?

Davvero questa persona credeva di poter rappresentare il paese in qualità di vicesindaco?

Tutti questi cambi di casacca nel giro di pochi anni, alla ricerca di una collocazione politica vantaggiosa, hanno fatto perdere completamente la bussola alla consigliera Rossella Puccio, che non sa più come orientarsi.

Gira la ruotaaaa…

Prima, in perfetto accordo alla strategia politica distruttiva di Bologna, bocciava, per partito preso, tutte le proposte dell’Amministrazione Nevoloso; poi, subodorando la possibilità di un posto di assessorato, lasciava il gruppo di Bologna per confluire nel Gruppo Misto del Presidente Rappa, avallando la linea politica dell’Amministrazione, a quanto pare solo per i propri interessi personali; adesso, non avendo ottenuto l’incarico tanto desiderato, è tornata dal suo pigmalione di origine Stefano Bologna, svestendo momentaneamente i panni di Lady Golpe, indossando quelli di Lady Monachella e tornando nuovamente a bocciare, per partito preso, tutte le proposte a vantaggio della popolazione e del paese.

Ed effettivamente, durante la seduta consiliare, il consigliere Bologna ufficializza il ritorno nei ranghi della consigliera Puccio, esclamando: «Ringrazio la consigliera Puccio Rossella che siede pure accanto a noi». Di contro, la consigliera Puccio sorride compiaciuta ed imbarazzata, come una donzella alla prima cotta di gioventù.

E le accuse di qualche tempo fa?

Amnesie estive.

Tutte cadute nel dimenticatoio. Tutto perdonato. Sicuramente, per la Puccio, una “poltrona” con indennità di carica avrebbe fatto la differenza nella votazione del nuovo piano di igiene ambientale. Il 16 settembre 2022, con un comunicato stampa, Rossella Puccio abbandonava il suo gruppo politico di origine ed il suo capogruppo Bologna, dichiarando: «Non mi sento più di condividere certe posizioni politiche… e pertanto ritengo sia un mio dovere dare delle risposte certe ad una fetta di cittadini che reclamano una rappresentanza ben distinta dall’opposizione ad oltranza. Questa scelta l’ho maturata carica di entusiasmo e determinazione: l’obiettivo è guardare avanti per migliorare il paese che amo».

E menomale che non voleva condividere più “certe posizioni politiche”, che voleva dare risposte certe ai cittadini e migliorare il paese che ama! Astenersi per favorire la bocciatura del nuovo piano di gestione dei rifiuti sembra proprio essere coerente con quanto da lei dichiarato, un vero e proprio “atto d’amore” per il paese. E’ mai possibile che la pulizia del paese e la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo debbano dipendere dalle malsane ambizioni di potere di una consigliera che vota a convenienza? Davvero Isola delle Femmine merita “politici” così?

Come evidenziato dall’Arch. Tola, responsabile SRR del progetto, la mancata approvazione del nuovo piano di gestione dei rifiuti potrebbe determinare il ricorso all’articolo 191 del D.Lgs 152/2006, che “prevede la possibilità di emettere ordinanze contingibili e urgenti, qualora si verifichino situazioni eccezionali di necessità ed urgenza e non si possa altrimenti provvedere, consentendo il ricorso a temporanee e speciali forme di gestione dei rifiuti in deroga alle norme”.

Il sindaco Nevoloso ha precisato, tuttavia, che l’articolo 191 si applica in caso di emergenza igienico-sanitaria, pertanto, se l’emergenza non è reale, ma indotta, «chi ne è causa se ne assumerà le responsabilità davanti alla legge».

Nevoloso, rivolgendosi al consigliere Bologna, ha quindi affermato: «La sua furia ricade sui cittadini, non su di meLei non ha capito il danno che ha fatto al Comune di Isola e agli altri comuni. Il danno lo piangeremo negli anni».

E visto che ci siamo bocciamo pure le nuove tariffe TARI.

Ma Bologna e il suo gruppo non demordono e, astenendosi ancora una volta dal voto, causano anche la bocciatura delle tariffe TARI 2024 e del PEF (Piano Economico Finanziario) 2024-2025.

Questa mancata approvazione, secondo quanto affermato dal sindaco Nevoloso, causerà un danno erariale di 100mila euro, dal momento che si dovranno applicare le tariffe dell’anno precedente. A quel punto, il consigliere Pagano chiede al Segretario comunale di mettere a verbale la seguente dichiarazione: «Io avevo reso edotti i consiglieri dell’opposizione che il votare astenuto e il votare contrario avrebbe comportato, in modo inevitabile, la mancata approvazione della proposta di delibera, quindi loro sanno e sapevano, al momento di effettuare la votazione. In caso di causa di risarcimento danni o azioni promosse da altri comuni per possibili danni erariali nei confronti del Comune di Isola delle Femmine, il Comune, sin da ora, prenda atto e si faccia parte diligente in una eventuale azione di rivalsa nei confronti dei consiglieri Rossella Puccio, Uva, Bologna, Billeci e Benedetto Nevoloso.

Ovviamente venga anche valutato che, nel caso in cui la mancata approvazione della delibera possa determinare un danno economico a carico dell’Ente e si venissero a concretizzare i maggiori costi non previsti, venga informata la Procura della Corte dei Conti per la configurabilità del danno erariale. E si invita il Sindaco, nell’eventualità che si verifichi questa ipotesi, a promuovere un’azione legale di rivalsa o di risarcimento danno nei confronti dei suddetti consiglieri comunali».

Lungo il “viale del tramonto”.

Purtroppo, appare ormai ovvio a tutti, già da qualche tempo, che sul consigliere Bologna incomba, ogni giorno di più, la paura di trovarsi in dirittura di arrivo sul viale del tramonto (politico).

Più il “capolinea” si avvicina, più cresce in lui l’ansia di dovere abbandonare quella patinata visibilità di cui sembra non poter fare a meno. Un’uscita di scena forzata che pare sia voluta più dai suoi sostenitori e dal popolo isolano che da lui stesso. Fosse per lui, infatti, non desisterebbe mai da questa sua irrefrenabile ambizione di aspirare costantemente alla poltrona e alla fascia tricolore.

Più la “fine” è vicina, più forte è la voglia di sparare le ultime “cartucce”, che spesso esplodono in veri e propri esasperati deliri di onnipotenza. E proprio questi suoi ultimi scampoli di potere distruttivo hanno causato la bocciatura di un piano che avrebbe potuto risollevare le sorti del paese.

Spesso abbiamo visto il consigliere Bologna parlare di coraggio. Ma se c’è un “coraggio” che, nei suoi anni di carriera politica, ha sempre mostrato è solo quello dell’impudenza: il “coraggio” di continuare a sproloquiare anche quando un religioso silenzio sarebbe stato più consono e più decoroso alle circostanze.

Di una cosa, invece, il consigliere Bologna non ha mai avuto davvero il coraggio, ossia chiedere scusa ai cittadini per le situazioni incresciose derivanti dalla sua passata Amministrazione: disastro economico-finanziario sfociato poi in dissesto, rinvii a giudizio per falso in atto pubblico, condanne penali a carico di funzionari, accuse da parte della Procura della Corte dei Conti, un prestito personale di 11.617,60 € attinto dalle casse comunali in un periodo di difficile situazione economico-finanziaria per il Comune e restituito dopo più di 2 anni, elargizione di un rimborso di 15mila euro per spese legali non dovute ad un suo stesso consigliere, accuse di falsificazione delle entrate e delle uscite di un bilancio di previsione.

🎵 “…E così, su due piedi, io sarei liquidato… ma vittima, sai, d’un bilancio sbagliato” 🎵 – (Julio Iglesias)

Daniele Fanale

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