22 Ottobre 2024
CronacaPalermo

Ufo nei cieli di Sicilia? No, si tratta del razzo di Elon Musk

Palermo, 23 giugno 2024

Ha destato non poca curiosità la presenza di un grande oggetto circolare luminoso che intorno alle 21 di domenica sera si è presentato nei cieli di Sicilia e che è stato immediatamente fotografato e condiviso sulla rete da centinaia di siciliani convinti di essere di fronte alla presenza di un UFO.

Un’immagine del passaggio del vettore Space X ripreso da Piazza Croce dei Vespri a Palermo. Foto Eugenia Bavastrelli

In realtà, l’oggetto luminoso che per circa mezz’ora è stato possibile osservare nei cieli siciliani come in quelli di molte regioni del Sud Italia, altro non era che il passaggio del razzo vettore Falcon 9 di Space X  del magnate sudafricano Elon Musk , lanciato alle 19,15 dalla Space Launch Complex 40 di Cape Canaveral, in Florida e  contenente un lotto di satelliti realizzati per il progetto Starlink, un sofisticato sistema di comunicazione internet che promette di rivoluzionare il mondo della comunicazione digitale.

Cos’è Starlink

Il progetto Starlink risale al gennaio 2015 ed stato ideato dalla Space Exploration Technologies Corporation, meglio nota come Space X, un’azienda aerospaziale statunitense con sede ad Hawthorne, in California e fondata nel 2002 dal magnate sudafricano Elon Musk.

Si tratta di una complessa rete composta da mini satelliti denominati V2 la cui massa oscilla tra 220 e 295 kg con dimensioni di circa 3,2 metri per 1,2 e uno spessore di soli 20 cm per facilitarne il trasporto all’interno dei moduli di lancio del vettore Space X.

Ogni satellite V2 del sistema Starlink è fornito di 4 antenne a schiera e due paraboliche che utilizzano le bande Ka (26,5-50 GHz) e Ku 12-18 Ghz) con la prospettiva di utilizzare anche le bande V (40-75 GHz) ed E (60.90 GHz). La banda Ka è utilizzata anche per la comunicazione con le stazioni di terra che si occupano dell’uplink e downlink del segnale Internet che, per le ultime versioni, si serve di raggi laser mentre l’interconnessione tra satelliti è ottica.

Il sistema viene gestito attraverso cloud Google e Microsoft. L’orbita tipica dei satelliti Starlink si trova a 550 km con un’inclinazione di 53 gradi, ma è previsto l’utilizzo di altre altitudini (340 km e 1.110 km) e inclinazioni (70° e 97,6°).

I primi due prototipi di minisatelliti (“Tintin A” e “Tintin B” ) sono stati messi in orbita nel febbraio 2018 per soddisfare le richieste della United States Communications Regulatory Authority (Fcc).

In cinque anni è stata superata quota di 5.000 satelliti lanciati dalla base di Cape Canaveral ed immessi in orbita per la creazione dell’intera  “costellazione” di satelliti di Starlink.

Ad ottobre dell’anno scorso, il vettore Falcon 9 aveva già immesso in orbita 23 satelliti: con il lancio di domenica sera sono stati rilasciati altri 22 mini-satelliti che sono andati a posizionarsi all’interno della rete attualmente in orbita intorno alla terra.

In totale, i satelliti Starlink in orbita sono 5.011 dei quali circa 50 non sono più operativi. Un numero che nei prossimi anni aumenterà ulteriormente e che quindi offrirà agli spettatori altri passaggi in cielo come quello di domenica sera e quindi: occhi aperti pronti a stare con il naso all’insù fino al prossimo lancio.

Michelangelo Marino

 

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