Mailbombing contro Comune di Terrasini per la struttura d’acciaio: Non la vogliamo.

“A sindaco@comune.terrasini.pa.it
C.c. sopripa@regione.sicilia.it
Oggetto : PIAZZA TITI CONSIGLIO – NO AL MOSTRO.
IO AMO TERRASINI, e per questo le scrivo perché ritengo che la legalità sia, prima che un valore, una linea guida negli atti di ogni giorno, a cui nessun cittadino può sottrarsi.” – inizia così l’articolata lettera elettronica che minaccia di intasare la casella di posta del sindaco di Terrasini e della Sovrintendenza di Palermo-
La vicenda del mercato del contadino in piazza Titì Consiglio a Terrasini è un esempio eclatante di come ci si possa allontanare da questi principi, non richiedendo un necessario parere alla Sovrintendenza, e richiedendolo a struttura già montata e poi smontata in fretta.

Il centro storico di Terrasini deve essere salvaguardato e, da cittadino, respingo il parere della Sovrintendenza, secondo cui una struttura più leggera può essere montata, solo se ci sono manifestazioni.
IO E TUTTA LA MIA FAMIGLIA QUELLA STRUTTURA NON LA VOGLIAMO! E la parziale bocciatura del progetto originario, chiamato dai cittadini “mostro”, ha fatto perdere di significato la struttura stessa, da montare e smontare, con costi eccessivi, anche in termini di ore lavorative del personale comunale.
Sembra che ad ogni cosa si riesca a mettere una pezza, è accaduto con i ficus microcarpa di Piazza Duomo, quasi centenari, spacciati per recenti, e alla sostituzione del Billiemi per le basole con nerello di valderice: un oltraggio ulteriore al centro storico e alla sua piazza più rappresentativa.

E’ accaduto a Torre Alba che da centro culturale è diventato ufficio di Protezione Civile e deposito malsano dell’Emeroteca della Biblioteca Comunale, dove la sezione Ragazzi è stata spostata al primo piano, per far posto ad un centro culturale ricreativo.E’ accaduto al Castello di Gazzara, primo nucleo urbano di Terrasini, che sta perdendo definitivamente il suo aspetto originario e alla Torre Paternella, quasi totalmente crollata senza che vengano presi provvedimenti.E’ accaduto ai ruderi della Chiesa di San Cataldo, in un cantiere dove tutti possono accedere e restaurato con una opinabile parete di legno. E’ accaduto con i Faraglioni e con la costa di Terrasini che crolla nell’indifferenza colpevole delle istituzioni.
Accade a Terrasini ed io mi ribello a questo degrado irreversibile per cui Vi chiedo di non montare anche provvisoriamente la struttura di acciaio in piazza Consiglio, bocciata definitivamente dai Cittadini.

 

 

 

Bruno Alioto, uno dei cittadini che ha inviato la mail bombing “Abbiamo deciso di inoltrare questa e mail – dichiara Bruno Alioto, un cittadino terrasinese, per evidenziare l’arroganza delle istituzioni nel perseverare nella posa del mostro di Piazza Titì Consiglio, che evidenzia lo scollamento con la volontà dei cittadini che lì il mostro non lo vogliono. E’ mia abitudine – continua Alioto, scrivere quotidianamente alle istituzioni per segnalare i gravi problemi del territorio in stato di abbandono, dalle discariche di amianto ai luoghi di interessi storico ma questa volta saremo in tanti”