Terrasini, Centro Prenotazione a singhiozzo, protesta opposizione

Il Cup di Terrasini, inaugurato il 24 febbraio 2015, in convenzione con la Asp 6 di Palermo, non ha avuto una storia felice: la prima sede scelta dal Comune era infatti una cella in piazza Duomo e gli utenti dovevano aspettare il turno all’aperto. Ma l’allora amministrazione comunale rimedio con una decisione irragionevole: il Cup venne spostato nella Biblioteca Comunale, sottraendo spazi preziosi all’Istituzione Culturale e creando disagio ai fruitori. Oggi, accade che spesso l’Ufficio rimane chiuso per insufficienza numerica degli addetti. Una nota dell’opposizione consiliare, firmata dalla metà dell’Assise, ne mette a nudo le inefficienze: “Riteniamo inaccettabile l’ennesima chiusura, ormai da diversi giorni, del CENTRO UNICO PRENOTAZIONI, segnalataci dai cittadini, molti dei quali anziani, che non hanno potuto usufruire di un servizio per loro assai importante. Ancor più grave se si considerano i continui spostamenti del personale comunale, che invece di ottimizzare la gestione dei servizi comunali sembrano in molti casi averla peggiorata. Non pensavamo di dover tornare per l’ennesima volta su questo argomento ma evidentemente l’amministrazione, forse troppo impegnata a vendere fumo nell’ennesima campagna elettorale, dimostra di trascurare le reali esigenze dei cittadini, specie delle fasce più deboli. Chiediamo a gran voce l’immediata riapertura del Centro, trattandosi di un servizio di grandissima utilità sociale che deve essere garantito e non interrotto continuamente ed in maniera ingiustificata”.

Il Consigliere Dario Giliberti
Il Consigliere Dario Giliberti

Il Cup di Terrasini deve essere trasferito urgentemente in una sede idonea, che potrebbe essere negli uffici di corso Vittorio Emanuele III,  al poliambulatorio di via Pozzo Vallone, negli ex uffico collocamento di Via Papa Giovanni XXIII o in via Partinico. “Indipendentemente da dove è collocato – dichiara il Consigliere Dario Giliberti – il Cup rappresenta un servizio importantissimo specie per le fasce deboli, anziani e cittadini bisognosi di prestazioni sanitarie, oltretutto il comune ha l’obbligo di fornire questo servizio in forza di una convenzione con l’Asl, servizio che non può essere interrotto per incapacità gestionale ed organizztiva. E’ chiaro – conclude Giliberti – che ci sono delle precise responsabilità politiche che denotano come questa amministrazione curi più l’apparire che la sostanza, ossia le reali esigenze dei cittadini”. Intanto, dopo l’intervento degli otto consiglieri, nel sito del Comune è stato pubblicato un avviso che “in questo periodo, a causa alcuni problemi tecnici, il funzionamento del CUP sarà garantito quattro giorni la settimana, lunedì e venerdi dalle 9,30 alle 12,30 e martedi e giovedi dalle 15,30 alle 18,30”.

Antonio Catalfio