Real Cantina Borbonica di Partinico chiusa: si muovono Consiglieri e Associazioni
La notizia della chiusura della Real Cantina Borbonica di Partinico, sollevata dal nostro giornale, dopo oltre dieci giorni di silenzio dalla delibera commissariale che doveva e poteva essere fermata in tempo, evidenzai due meriti. Il primo, e i lettori ci perdonino, lo diamo a noi stessi, per aver, come spesso è accaduto, pubblicato una notizia ricercando le fonti e cercando di aprire un dibattito pubblico non solo tra gli addetti ai lavori, ma scuotendo le coscienze dei cittadini. Il secondo merito, ed una medaglia al petto, al funzionario, vicario del settore cultura, che, nel vuoto di potere politico che si viene a creare durante una gestione commissariale, ha avuto l’ardire, anche in assenza del Responsabile del settore, di procedere con un atto che chiude un monumento per economicità aziendale. In un Comune che fa acqua da tutte le parti, senza controllo, con i beni pubblici che cadono a pezzi, i costi esorbitanti della gestione dei rifiuti, lo spostamento di sei addetti, molti part time, pone in essere finalmente un virtuoso processo di economia aziendale. Questa delibera monocratica, che va contro ogni criterio di gestione dei Beni Culturali, deve essere ritirata, ma ha avuto il merito di avere gettato un sasso nello stagno nella politica cittadina. I cittadini si sono giustamente indignati, la prima voce a reagire quella dell’ex Responsabile del Settore Cultura del Comune Enza Quartuccio, poi gli operatori culturali mortificati, i visitatori della mostra su Danilo Dolci, increduli. Credo che mai nessuno abbia chiuso un Bene Culturale, con urgenza, durante una mostra in corso. Ecco ora che pian piano reagisce il mondo politico. Dopo la lunga lettera aperta del Movimento Città d’Europa di Mauro Nicolosi, che fa un’analisi approfondita della questione Cantina, si muove la Pro Loco Cesarò: “Il gruppo Pro loco Cesarò, assieme ad altre istituzioni, associazioni e scuole di Partinico – dice Gaspare Anzelmo – presenteranno domani una proposta al commissario straordinario per garantire l’apertura quotidiana della cantina borbonica, anche di domenica e, se richiesto, di pomeriggio”. Toti Costanzo di Rifondazione Comunista, ci informa che il Gruppo Consiliare Cambiamo Partinico sta preparando una mozione per il ritiro immediato dell’atto. Anche il Gruppo Consiliare Prospettiva Comune in una nota di Michele Chimenti, critica duramente l’atto, chiedendo revoca e abbattimento dell’esoso costo di ingresso:”La chiusura al pubblico della Cantina Borbonica di Partinico è uno di quei fatti che sono da considerarsi come la famosa “ciliegina sulla torta”! Al degrado ambientale, sociale ed economico, non poteva che aggiungersi anche uno culturale. Proprio nel giorno in cui vengono pubblicati i dati sul boom di visitatori dei musei italiani nel 2017; nel giorno in cui si concludono le festività natalizie, che a Partinico sono state allietate esclusivamente dalla buona volontà dei commercianti e delle associazioni culturali e di volontariato; nell’anno in cui Palermo è Capitale della Cultura e del cui programma di iniziative, Partinico, con i sui beni monumentali, potrebbe trarne tantissimi benefici, scopriamo che aprire la Cantina al pubblico è “anti economico” e che mediamente i visitatori, in un anno, sono stati tra i 50 e i 100!Di quale politica culturale è figlia questa misera fine del più importante bene architettonico di Partinico? Della miope gestione che l’amministrazione Lo Biundo ha messo in campo in quasi dieci anni, non avviando il Museo delle tradizioni, non inserendo i beni monumentali partinicesi nei circuiti turistici regionali, non promuovendo la nascita di collaborazioni con l’università di Palermo e con gli imprenditori vinicoli della zona per valorizzarne la sua antica funzione, mortificando le iniziative di promozione turistica sorte intorno alle collezioni di pupi siciliani presenti nei locali della Cantina e assecondando attività conferenziere senza una seria ed adeguata programmazione! Il Gruppo “Prospettiva Comune” chiede al
Commissario Straordinario del Comune di ritornare su propri passi, riaprendo la Cantina al pubblico secondo gli orari e il calendario degli anni passati, diminuendo il prezzo del biglietto d’ingresso, promuovendola su siti internet di interesse turistico nazionale e internazionale e assegnando un numero minimo di personale. Investire in cultura non è mai anti economico,valorizzare e tutelare la cultura significa innanzitutto promuovere lo sviluppo sociale e civile di una comunità.La cultura dunque, è uno strumento necessario per una strategia efficace che restituisca ai cittadini e, soprattutto alle giovani generazioni, la speranza per un futuro e una qualità di vita migliore!” Per ultima la nota del Presidente del Consiglio Comunale Filippo Aiello: “Per la problematica inerente la rimodulazione delle visite della Real Cantina Borbonica predisposta con delibera del 20 dicembre scorso, nella qualità di Presidente del Consiglio di Partinico, ho sentito il dovere di chiamare telefonicamente il Commissario Straordinario Dr. Agnese evidenziando le numerose lamentele e indignazioni, sorti dopo questo provvedimento da parte di associazioni e cittadini della società civile. Mi è stata assicurata massima collaborazione a trovare soluzioni condivise da tutti e nel contempo mi ha autorizzato ad organizzare un incontro per mercoledì 10 gennaio 2018 alle ore 15.30 nella Sala Consiliare alla presenza di tutti coloro che vogliono partecipare. Quindi siamo tutti invitati per mercoledì 10 gennaio alle ore 15.30 presso la Sala Consiliare del nostro Comune con la presenza del Dr. Agnese. Ho inoltre invitato il Dr. Agnese a sospendere gli effetti di questo atto deliberativo in quanto attualmente e fino al 13 gennaio è presente nei locali della Cantina Borbonica una mostra su Danilo Dolci con l’ausilio della Pro-Loco e di alcune scuole di Partinico e sarebbe assolutamente deleterio interrompere questo importante evento”.
Antonio Catalfio