10 Settembre 2024
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Cinisi: consiglio comunale del 19 Febbraio

La convocazione del Consiglio comunale era attesa da qualche settimana. Non per la rinuncia per motivi personali, del consigliere Cavataio, lato maggioranza, ma per avere notizie ufficiali in merito alla creazione di un depuratore consortile, con due soli enti consorziati ( il Comune di Cinisi e il Comune di Terrasini ). La questione è stata sollevata con dichiarazioni di intenti varie, giunte sopratutto dal lato terrasinese, necessitante di un depuratore sufficiente al suo fabbisogno. Il tutto in un aula affatto piena, calda e assolata come si converrebbe in Estate, ma rispetto alla solita desolazione erano inclusi ospiti in trasferta provenienti da Terrasini, osservatori particolarmente interessati degli sviluppi politici di eventuali dichiarazioni sulla possibilità del progetto comune.

Nell’ordine degli eventi si è assistito alla surroga del consigliere Cavataio con la nomina di Fannita Palazzolo, oggetto di una lunga sequela di buoni auspici provenienti dai presenti, occupando i primi punti all’ordine del giorno, inclusa una battuta inerente la possibile acquisizione di azioni della società che gestisce l’aeroporto cinisense.

Al quinto punto, introdotto dal presidente del consiglio, che riassume brevemente la vicenda, si passa alle dichiarazioni del sindaco, presente così come il resto della giunta. Si appura dell’esistenza di due finanziamenti per la realizzazione di un impianto di depurazione a Terrasini, in uso al Comune di Terrasini, e di un impianto da aggiornare, in uso al Comune di Cinisi. Il sindaco ha esposto in ordine cronologico ai presenti, le vicende che ha subito l’ente locale a partire dal Novembre 2015, quando il progetto sviluppato dal Comune di Cinisi si trovava in conferenza di servizi apposita per i nulla osta all’esecuzione e successivamente, post commissariamento che annullava il pregresso stato dei lavori, si era rimasti per un anno in attesa di proseguire. Il sindaco spiega come la Regione Siciliana si trovi in difficoltà con la questione depurazione tutt’ora irrisolta, subendo sanzione dalla Corte UE.

Consiglio comunale 19.02.2018 Si è così giunti a una proposta di collaborazione che da parte cinisense non avrebbe dovuto far sprecare né denaro né tempo ulteriori. Sostanzialmente i rapporti col commissario preposto non sono eccellenti, motivi di ordine giuridico ( in merito a chi abbia il potere di fare cosa tra commissario e consiglio comunale ), politico ( scelte pregresse fatte dall’amministrazione ), tecnico ( dubbi in merito a questioni puramente tecniche che però interessano direttamente il territorio dato che il depuratore attualmente si trova in prossimità della zona riservata all’aeroporto e ancora limitrofo a edifici civili, nonché il possibile conflitto elettronico tra le strutture ).

La posizione dell’amministrazione al momento è sicuramente negativa. Le perplessità circa la fattibilità dell’opera consortile sono varie, di ordine tecnico e l’intervento del tecnico in aula, l’allora capo ufficio, non ha dissipato perplessità in ordine a costi e tempi di realizzazione ma ha dato idea della difficoltà di un iter complesso; durante l’esposizione e successivi accavallamenti verbali si ha l’impressione che l’eventuale collegamento dei reflui tra i due centri abitati possa incontrare difficoltà serie, conseguenza della morfologia del territorio interessato. Proprio il territorio è al centro della questione: la condotta potrebbe attraversare l’asse viario in procinto di essere inaugurato ( l’ultimo annuncio della serie dice il 14 ) dopo anni e denari trascorsi nonché rendere difficile la convivenza con le esalazioni accessorie di eventuali vasche di raccolta; potrebbe essere un aspetto fortemente negativo e indiziario di un rifiuto a collaborare da parte cinisense se le attività commerciali che insistono nella zona interessata vengano danneggiate.

La perdita di tempo, argomento ancora il sindaco, per cercare di mettere insieme un progetto consortile potrebbe determinare il rischio di perdere entrambi i finanziamenti, con un danno evidente. La decisione dovrebbe essere stata demandata all’A.T.O. idrico e anche qui ci si dovrebbe chiedere quale sia la competenza. Non viene spiegato però come sopperire ai problemi della rete nei luoghi di confine tra Cinisi e Terrasini. Le questioni tecniche espresse dal sindaco sono sostanzialmente confermate dall’allora capo ufficio tecnico, con l’aggiunta che alcuni parametri potrebbero essere rivisti a causa del successo dello scalo cinisense piazzato lì vicino. Alle interrogazioni dei consiglieri, particolarmente attivi i consiglieri Impastato e Ferrara, seguono lamentele sul ritardo con cui il Consiglio sia stato messo al corrente della situazione, a vario titolo ma anche per comprendere quali siano effettivamente i costi dell’operazione consortile e l’eventuale risparmio di una gestione condivisa. Il sindaco rivendica a sua volta la discrezionalità dell’azione amministrativa sul tema.

I lavori, dapprima sospesi, vengono ripresi senza giungere a un indirizzo dettato dal Consiglio ma appare all’orizzonte una sorta di negatività sul progetto consortile, che al momento non va nemmeno in cantiere; peggio ancora per il progetto in attesa che lascia Cinisi in attesa. Se ne riparlerà.

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