Terrasini: il PD dei giovani abbandona Maniaci: “Terrasini non è dei soliti noti”
Con un duro documento il Partito Democratico di Terrasini, si smarca dall’abbraccio mortale del candidato sindaco Maniaci che pure aveva corso prima alle primarie poi nelle sue liste con il simbolo dei democratici e infine candidato alle regionali con la lista Micari. i giovani democratici terrasinesi,dopo settimane di tensione, scelgono di aderire alla lista che dovrebbe candidare Giuseppe Caponetti, vicino al deputato Edy Tamajo di Italia Viva. Sembra che il consigliere uscente Brunetta invece rimanga nelle file eterogenee del sindaco uscente. Coalizione eterogenea quella di Maniaci che può contare sull’appoggio non ufficiale di alcuni settori della destra.
“Con tanti amici – recita il documento PD – abbiamo deciso di riiniziare un percorso che possa individuare un nuovo cammino comune per una rinascita democratica della nostra Terrasini, individuando insieme un nuovo e credibile progetto ed i migliori protagonisti di tale rinascita.
La larga adesione alla Festa dell’Unità svoltasi nei giorni scorsi a Terrasini fa comprendere soprattutto la forte volontà di partecipazione democratica per la gestione della nostra comunità. Una partecipazione democratica che si contrapponga al modus operandi esclusivo che oggi ci governa. Ora basta!!! Per far ciò è necessario che ciascuno manifesti apertamente le proprie idee uscendo dando una prospettiva migliore al nostro paese. Nessun dubbio sul fatto che tutto debba partire dal rivedere il nostro territorio, oggi consumato nel suolo in modo eccessivo, che deve essere valorizzato tenendo conto della vocazione turistica che storicamente Terrasini ha sempre avuto. La mancanza di un Piano Regolatore Generale non è più tollerabile, e quindi un nuovo strumento urbanistico che, oltre al turismo per cui questo paese è portato, deve certamente tenere conto delle nuove esigenze di tutela dell’ambiente e della green economy. Di certo diciamo stop a cantieri di cemento e all’edilizia selvaggia.
Al piano regolatore va affiancato il Piano Regolatore del Porto, che oggi non c’è, con la conseguenza che sul porto non è e non sarà possibile potere intervenire e potenziare nulla; senza dimenticare, quale opera utile al paese, quel sottopasso di cui ancora non si conosce l’esito di un progetto esecutivo.
In questo quadro desolante ciò che riteniamo più grave è la perdita del senso delle istituzioni rimandando piuttosto la risoluzione dei problemi pubblici e privati a singoli cittadini che nulla hanno a che fare con la pubblica amministrazione, piuttosto che al parente di turno.
È il momento quindi di riprendere la politica del noi abbandonando la politica della relazione personale !!! Riteniamo che un nuovo progetto debba essere aperto a tutti coloro che oggi hanno a cuore le speranze di un reale cambiamento democratico a Terrasini. Per tale motivo ci auguriamo che possiamo, anche con coloro che idealmente sono apparentemente distanti dalle nostre posizioni, confrontarci con determinatezza ed insieme trovare un percorso certamente costruttivo per il bene della nostra città.
Vogliamo realizzare un paese nel quale venga salvaguardato il commercio minuto, non stimolando le grandi attività commerciali in mano a padroni “stranieri” che vengono a depredare economicamente la nostra comunità, trasferendo altrove la ricchezza. Vogliamo un paese dove la vivibilità possa realmente coniugarsi con un sano sviluppo commerciale, le aree verdi, il decoro e la sicurezza.
Terrasini merita altro, Terrasini merita di tornare al centro degli interessi e riconquistare quella posizione di vertice quale polo attrattivo culturale e non di un turismo di massa proveniente da aree fortemente degradate che portano al paese solo confusione e degrado. Terrasini merita altro!
Per riiniziare occorre che ciascuno di voi, in prima persona, manifesti le proprie volontà e le proprie speranze. Non pensate più che altri possano decidere per voi. La nostra costante assenza finirebbe infatti per essere la causa del disastro del paese. È l’ora di rinascere, è l’ora che una nuova classe di giovani cittadine e cittadini, si assuma la responsabilità delle scelte! è l’ora di pensare ad una Terrasini diversa e capace di convogliare le proprie energie, le forze e le speranze di ciascuno di noi.
Per tale motivo abbiamo ritenuto di non condividere le scelte dell’attuale amministrazione e di voltare pagina, facendo parte di altra coalizione all’interno della quale il nostro Partito Democratico possa, da qualunque postazione istituzionale, avere un ruolo ed iniziare a costruire un futuro migliore, con il nostro segretario impegnato in prima persona, con coraggio, verso un nuovo futuro di speranza.
E’ ora di rinnovare la nostra classe dirigente guardando verso una prospettiva futura di rinascita di Terrasini, lontana da logiche personalistiche, e quindi verso uno sviluppo civile sociale ed economico di altro genere. Se non ora quando!? Terrasini è di tutti e non di pochi noti.”