Isola delle Femmine, Rossella Puccio “folgorata” sulla via di Damasco

Tanto tuonò che piovve!

Eh già, perché la notizia, diramata ieri dalla consigliera Rossella Puccio, attraverso un comunicato stampa, era nell’aria da tempo, da molto più tempo di quello che i cittadini Isolani possono immaginare.

Con una nota inviata al Presidente del Consiglio Comunale, Piero Rappa, all’Ufficio di Presidenza, e, per conoscenza, al sindaco Orazio Nevoloso, la Consigliera ha ufficializzato la sua decisione di aderire in Consiglio comunale al Gruppo Misto, di cui fa già parte Piero Rappa, anch’egli ex candidato della lista “Un’altra Isola…Sì!”, capeggiata dall’ex sindaco Stefano Bologna.

Di certo, questo non è né il primo né l’unico tentativo con il quale la consigliera Rossella Puccio ha cercato, negli anni, di prendere le distanze dal suo adorato “maestro”.

Il tentativo di golpe

Infatti, è risaputo che, già qualche tempo prima delle passate elezioni amministrative del 2020, l’allora assessore Rossella Puccio, insieme al Presidente Piero Rappa ed altri componenti della stessa compagine, aveva provato a tagliare definitivamente fuori dalla scena politica isolana Stefano Bologna, organizzando tutta una serie di incontri politici, finalizzati a creare un nuovo gruppo, dal quale doveva emergere una nuova figura di candidato Sindaco.

Rossella Puccio e la squadra di Stefano Bologna

In pratica, l’ambiziosa consigliera Puccio era tra le più accanite promotrici di una sorta di golpe interno, volto a spodestare l’egemonia incontrastata di Bologna, con l’intento di acquisire maggiore potere e visibilità.

Probabilmente, questi incontri non sortirono l’effetto sperato e lady golpe, insieme agli altri “rivoltosi”, fu costretta a fare dietrofront, pur di mantenere una collocazione sicura nel panorama politico isolano ed evitare, così, di uscire fuori dai “giochi”.

L’ammutinamento era fallito e tutti i ribelli erano tornati ad essere perfetti “soldatini” e “servitori” di sua maestà il re.

Dal canto suo, il “divino” Bologna li aveva perdonati e riaccolti a braccia aperte, come fece il padre della famosa parabola del “figliol prodigo”, forse più per convenienza politica che per sincera clemenza paterna.

Ma non è finita qua.

Il risultato del 2020

All’indomani delle elezioni comunali del 2020, si racconta che lady golpe, ritenendosi insoddisfatta del risultato elettorale ottenuto dal suo capolista, che l’aveva vista vertiginosamente precipitare dall’olimpo di aspirante (e sicura) vicesindaco agli inferi di “umile” consigliera comunale, avesse intenzione nuovamente di prendere le distanze da Stefano Bologna in Consiglio, salvo, poi, fare dietrofront, per l’ennesima volta, e tornare nei ranghi.

I motivi rimangono, tuttora, un mistero.

Da due anni a questa parte, la sua presenza in Consiglio comunale risulta non percepita, a parte la robotica alzata di mano e qualche ghigno e risolino fuori luogo. Da lì in poi, solo silenzio.

Rossella Puccio sembrava avere svestito i panni di lady golpe per trasformarsi in una silente ed annoiata consigliera comunale…fino ad oggi, quando è tornata alla ribalta con un comunicato, che ha generato parecchio scalpore nella popolazione isolana.

Sembra che la Puccio, come San Paolo, sia stata colta da improvvisa folgorazione sulla via di Damasco.

La “redenzione”

Una sorta di redenzione improvvisa, che l’ha portata, non solo ad annunciare che non si sente più «di condividere certe posizioni politiche», ma, stavolta, anche ad ufficializzare seriamente l’allontanamento dal suo mentore Stefano Bologna (salvo ulteriori ripensamenti).

Nel comunicato si legge, inoltre, che si sente in dovere di «dare delle risposte certe ad una fetta di cittadini che reclamano una rappresentanza ben distinta dall’opposizione ad oltranza».

Ma come?!

Se, fino a “ieri”, in consiglio comunale, l’abbiamo vista avallare tutte le decisioni, gli interventi, le offese gratuite, le contrapposizioni immotivate e le mosse politiche di Stefano Bologna (anche quelle più scellerate), com’è possibile credere a questa improvvisa e mistica “conversione”?

Il suo ghigno da iena ridens alle continue offese di Stefano Bologna in Consiglio comunale ce lo ricordiamo tutti. E, adesso, vuole farci credere che finalmente ha visto la luce?!

Dopo sei anni di Giunta comunale, in qualità di assessore, in cui ha contribuito alla cattiva gestione economica e finanziaria dell’Ente, com’è possibile credere che adesso vuole dare delle risposte certe ai cittadini, se, finora, non ha mai proferito parola?

Infine, ciliegina sulla torta, nel comunicato si legge, dapprima, che per lei «lasciare il gruppo “Un’altra Isola, Sì”, è stata una scelta dolorosa» e, subito dopo, che questa scelta l’ha «maturata carica di entusiasmo e determinazione».

Insomma, deciditi: è una scelta dolorosa o carica di entusiasmo? Ti faccio presente che i due concetti sono in antitesi tra di loro. In ogni caso, grazie per averci rassicurato che non ti struggerai in lacrime per questo abbandono.

“Fare politica non è un gioco”…

«Fare politica non è un gioco e neanche un contorno della propria vita», affermava Rossella Puccio, nel video di presentazione della sua candidatura alle elezioni comunali del 2020.

Adesso, lo abbiamo capito bene, cara Rossella, cosa intendevi dire. Ma lo abbiamo capito ancora meglio, leggendo una tua frase riportata nella scheda di presentazione della tua candidatura: «…voglio essere protagonista…». Eh già, l’allieva ha superato il maestro.

Durante il suddetto video, Rossella Puccio ci proponeva «il piano colore per tutto il centro storico, un progetto di rinnovamento per il look della nostra piazza» (video).

Che la consigliera Puccio abbia forse travisato il senso di quelle parole?

Sì, perché il programma elettorale del suo gruppo politico parlava di rinnovamento del look della piazza. Lei, invece, ha pensato bene di rinnovare il suo look politico. E non solo. Altro che piano colore per il centro storico!

Qua ci troviamo di fronte a Sandy dai mille colori e dalle mille ambizioni politiche. Se il principio applicato al piano colore fosse stato quello personale adottato dalla consigliera in ambito politico, chissà allora che cubo di Rubik sarebbe stato il nostro centro storico!

Riassumendo…Piero Rappa, con la sua scaltra mossa post-elettorale, che lo ha visto prendere le distanze anzitempo dal gruppo di Stefano Bologna, proprio all’indomani (nel senso letterale del termine) delle elezioni, ci ha guadagnato un posto da Presidente del Consiglio, soffiandolo furbescamente al suo capolista.

Adesso, invece, cosa spera di ottenere l’ex aspirante vicesindaco, Rossella Puccio, dopo avere brutalmente rinnegato il suo adorato pigmalione Bologna?

Riuscirà la nostra Ambra Angiolini della politica isolana, “senza gli auricolari” e senza i suggerimenti del suo Bo…ncopagni a sgambettare, sgomitare e districarsi da sola negli antri bui ed angusti della nostra politica locale?

Ai posteri l’ardua sentenza. Nel frattempo, come lei stessa affermava, a mo’ di slogan, nel suo video di presentazione, «andiamo avanti verso il futuro». Un futuro variopinto di mille colori politici e nessuna coerenza.

Non disperare, caro consigliere Bologna, perché, come cantava Venditti, «certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano».

Daniele Fanale