22 Ottobre 2024
CronacaPalermo

Chiusa da due anni la galleria della vergogna: tra i rifiuti spuntano adesso anche una macchina bruciata e i resti di un gommone

C’è anche la carcassa carbonizzata di un’utilitaria e lo scafo di un gommone, tra i rifiuti che giacciono da mesi lungo un tratto della SP37 “Belmonte Mezzagno -Palermo” in corrispondenza dell’imbocco della galleria paramassi di Gibilrossa, chiusa al transito da circa due anni.

Nel 2021 la caduta dei massi

La galleria, che nel novembre del 2021 era stata colpita dalla caduta di numerosi massi provenienti dal sovrastante Monte Grifone, è stata interdetta al transito per via dei danni strutturali che la copertura e cinque delle arcate di sostegno dell’opera, avevano subito a causa della frana.

La galleria paramassi di Gibilrossa danneggiata nel novembre 2021 da una frana. Foto Michelangelo Marino

Notevoli i disagi che la chiusura del tratto di strada provinciale 37 ha comportato per i residenti dei Comuni di Misilmeri, di Belmonte Mezzagno e della frazione di Gibilrossa che, per recarsi a Palermo, devono da due anni ripiegare su percorsi alternativi con dispendio di carburante e conseguente aumento dei tempi di percorrenza.

Il Comitato di Gibilrossa

Tra i residenti di Gibilrossa, intanto, c’è chi teme che la chiusura al transito della SP37 possa creare, in caso di necessità, un ostacolo al transito dei mezzi di soccorso provenienti da Palermo, come di fatto è già avvenuto nei giorni scorsi a seguito dei recenti incendi che hanno interessato la zona: a denunciarne è il rischio è Manfredi Campagna, Presidente del Comitato di Gibilrossa, che abbiamo raggiunto telefonicamente per una dichiarazione:

Per la terza volta in un mese i piromani hanno giocato con la vita dei residenti di Gibilrossa, e ancora una volta i soccorsi tardano ad arrivare, complice la chiusura della strada provinciale 37. 

A quasi due anni dalla chiusura della strada, non abbiamo ancora certezza di quando verranno finanziati i due progetti relativi alla riapertura della strada, che hanno vissuto finora un iter burocratico assai travagliato. Questa volta i criminali si sono spinti ancora oltre, appiccando il fuoco in zone vicinissime alle case, mettendo in pericolo centinaia di persone già dalle ore 21.

Siamo stati totalmente abbandonati dalle istituzioni, senza illuminazione stradale, senza vie di fuga sicura, e col rischio che bruci l’intera Montagna Grande che circonda Gibilrossa. Il nostro è un grido d’aiuto a chiunque ci legga, l’assenza delle istituzioni sta dando il via libera a un numero sempre maggiore di criminali, e siamo costantemente soli e in pericolo, costretti a salvarci da soli.

Per quanto tempo ancora la nostra comunità verrà trattata in questo modo?

I progetti pronti da tempo

I numerosi rifiuti abbandonati a bordo strada tra i quali è visibile anche la presenza di un gommone. Foto Michelangelo Marino

I progetti per gli interventi relativi all’ annullamento del rischio idrogeologico del costone roccioso del Monte Grifone, interessato dalla frana del novembre 2021, e per gli interventi di rifacimento delle parti danneggiate della galleria, sono pronti già da tempo, così come ci conferma telefonicamente Campagna.

 

Mancano tuttavia i fondi necessari alle opere, dieci milioni di euro, che la Città metropolitana di Palermo sembra non riuscire a trovare nonostante le tante promesse ricevute dai residenti e dagli amministratori locali dei Comuni interessati circa l’inizio immediato dei lavori e la relativa riapertura al transito della SP37.

Rimane certa, invece, la presenza costante in loco, di auto bruciate e rifiuti di ogni genere che da due anni testimoniano l’inerzia e il disinteresse di una politica regionale sempre più concentrata sulla realizzazione di grandi – e costose – opere come il Ponte sullo Stretto ma incapace di trovare i fondi per la riapertura di una semplice galleria paramassi di una strada provinciale come tante in Sicilia.

Michelangelo Marino

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