Partinico: Casa di Cura Igea ai vertici per gli interventi al femore
Casa di Cura Igea di Partinico, si conferma al top della sanità siciliana per l’intervento eseguito al collo del femore entro le 48 ore, raggiungendo una performance del 94,47%, con una mortalità a trenta giorni dell’intervento, inferiore alla media nazionale. La certificazione del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA). Una notizia che conferma che la buona sanità è possibile in Sicilia. La struttura, con la consulenza di Innogea, si è dotata di una propria procedura per la progettazione ed implementazione dei PDTA e, nel solco di tale procedura ha strutturato il PDTA frattura di femore. È stato costituito, sotto il coordinamento della Direzione Sanitaria, un comitato interdisciplinare composto da una nutrita equipe di professionisti, tra cui chirurghi, anestesisti, fisiatri, cardiologi, internisti, infermieri, fisioterapisti, psicologi, assistenti sociali. Grazie a questo processo si sono raggiunti gli obiettivi del Decreto Assessoriale 2025 del 2015 sui Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA) relativi alla frattura del femore, collocandosi ad alti livelli nel Programma Nazionale Esiti (PNE) edizione 2021, elaborato dalla “Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali” (Agenas), certificato dall’ente RINA. «La Casa di Cura Igea è una struttura sanitaria a indirizzo monospecialistico in Ortopedia e Traumatologia e Riabilitazione ortopedica intensiva- dichiara la dott.ssa Pepa Patti– in cui vengono eseguiti in media ottanta interventi anno per il trattamento della frattura del femore. Dobbiamo tenere conto per il risultato raggiunto anche di questo vantaggio. Le strutture pubbliche offrono servizi di altro profilo interventistico ma a volte scontano i tantissimi accessi al pronto soccorso. Convergiamo tutti insieme per il beneficio immediato del paziente. Il risultato raggiunto ci gratifica e conferma che stiamo lavorando nella giusta direzione, grazie alla professionalità della nostra squadra.” Importante per il risultato l’indicazione dell’esatto momento di accesso alle strutture: “L’indicatore maggiormente importante, tra quelli sottoposti a monitoraggio, è la proporzione di interventi eseguiti entro 48 ore dall’accesso in struttura, – dichiara l’ing. Filippo Castelli di Innogea – un’altissima percentuale di interventi effettuati precocemente consente, infatti, di prevenire complicanze e quindi tenere contenuta la mortalità. La Casa di cura Igea, si è da sempre autovalutata strutturando un proprio indicatore basato su orari esatti basati di accesso e di intervento chirurgico. Questo approccio ci ha premiato. Infatti nell’edizione 2021 del PNE per la prima volta l’indicatore è stato calcolato sulla base dei dati esatti degli orari di ingresso e di intervento e ciò ha fatto sì che la Casa di Cura Igea, per questo specifico indicatore sia risultata la prima in Italia”.
Articolo Redazionale