Nel cuore della Palermo arabo-normanna, una voragine attende da quasi due anni di essere ripristinata tra l’incredulità dei turisti e la rassegnazione dei residenti

Nel cuore della Palermo più ambita dal turismo di questa estate 2023, tra le chiese e i palazzi riconosciuti dall’ Unesco Patrimonio dell’umanità, fa bella mostra di sé un’enorme voragine che da quasi due anni giace indisturbata al centro di una strada chiusa al transito, a pochi metri dalla Cattedrale dimora delle tombe reali di Re e Imperatori, tra l’incredulità dei turisti che ne osservano le transenne -in parte divelte- e la rassegnazione dei residenti, ormai abituati a convivere con il degrado dei rifiuti e delle erbacce che il luogo, in tanti mesi di incuria ed abbandono, ha accumulato.

Si tratta della centralissima Via Matteo Bonello, importante arteria di collegamento che unisce la Via Papireto e l’adiacente Mercato delle Pulci con la Via Vittorio Emanuele II e che ogni giorno è percorsa da centinaia di turisti in visita alle numerose chiese e ai palazzi storici presenti lungo il Cassaro.

La voragine, che si era formata nel Dicembre del 2021 a seguito dell’esondazione del canale sotterraneo di quello che un tempo era il fiume Papireto, aveva comportato la chiusura e l’interdizione al transito veicolare e pedonale di un tratto di circa 120 metri di strada, in attesa che venissero iniziati i lavori di riparazione della parte di canale collassato e del rifacimento del relativo manto stradale.

Nei mesi successivi alla chiusura della strada, tra il Comune di Palermo e la Regione Siciliana era nata una querelle su chi spettasse l’onere degli interventi di ripristino del luogo posticipando così l’inizio dei lavori fino al Dicembre del 2022, quando l’annuncio da parte del neoeletto Presidente della Regione, Renato Schifani, circa lo stanziamento di mezzo milione di Euro per i lavori della Via Bonello, aveva fatto ben sperare in un rapida risoluzione della faccenda ma da allora più nulla si è saputo e sulla vicenda sembra essere calato il silenzio tra la rassegnazione di residenti e cittadini che continuano a transitare nel tratto di strada interdetto e la curiosità dei turisti, convinti di trovarsi di fronte ad uno scavo archeologico o all’ingresso di una tomba paleocristiana.

Nel frattempo la parte interdetta della Via Bonello è diventata terra di nessuno tra transenne divelte, cestini stracolmi di rifiuti, immondizia deposita in corrispondenza dei jersey e le immancabili erbacce che qualcuno, dopo la rimozione ha pensato bene di gettare dentro la voragine insieme ad…. un casco da motociclista.

Davvero un pessimo biglietto da visita per una città come Palermo, Capitale della Cultura italiana nel 2018 che e meta europea tra le più gettonate di questa estate 2023, che sicuramente non merita questo stato di cose.
Michelangelo Marino