Terrasini: Centro compostaggio a Paterna, si va verso il no
La Conferenza di Servizi al Dipartimento regionale Acque e Rifiuti di Palermo, ha delineato ormai che il centro di compostaggio e stoccaggio rifiuti in contrada Paterna a Terrasini, si è incanalato verso la bocciatura definitiva. presenti oltre al Sindaco, i consiglieri comunali Eva Deak, Gianfranco Puccio , Anna Maria Galati eGrazia Ventimiglia e il tecnico Fabio Tuttolomondo; assente il capoearea all’urbanistica Aldo Carano. Il Sindaco, Giosuè Maniaci, ha fatto propria la mozione approvata dalla maggioranza assoluta del Consiglio Comunale, ribadendo un no al centro in zona agricola. Ma nella conferenza sono emerse criticità del progetto, del resto evidenziate dallo studio delle carte, delle leggi e dei regolamenti. “Ieri – recita il comunicato stampa del Comune -presso l’Assessorato Regionale dell’Energia, Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, si è tenuta la Conferenza dei Servizi relativa al Progetto per la realizzazione di un impianto di compostaggio e stoccaggio di rifiuti non pericolosi da ubicare a Terrasini in C.da Paterna. Erano presenti tutti gli Enti preposti che dovevano esprimere in modo vincolante la propria volontà su tutte le decisioni di competenza, tenuto conto che l’approvazione del progetto in conferenza sostituisce visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali. Trattandosi di intervento in variante allo strumento urbanistico, è stato richiesto al sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci, di esprimere il proprio assenso vincolante sul progetto. Il Sindaco ha prodotto il parere tecnico dell’Ufficio Urbanistica, prot. n. 602 del 8/3/2017 ed il parere tecnico del SUAP prot. n. 4556 del 9/3/2017, dai quali si evince la fattibilità alla realizzazione dell’impianto, e subito dopo, pur ribadendo la bontà della realizzazione di un impianto di compostaggio, ha espresso chiaramente il parere CONTRARIO alla proposta oggetto della conferenza, facendo suo l’atto di indirizzo del Consiglio Comunale, e dando così voce anche alla volontà espressa dalla cittadinanza, dalle forze politiche e dalle Associazioni ambientaliste. I tecnici dell’ARTA, altresì, hanno rilevato
alcune incongruenze tecniche, richiedendo altra documentazione e pertanto la conferenza è stata rinviata e aggiornata a giovedì 16 marzo 2017 alle ore 9.00″. Sembra quindi che le criticità studiate da consiglieri comunali e associazioni ambientaliste siano emerse prepotentemente in sede di conferenza. In particolare non è automatica una variazione in verde agricolo per realizzare un sito industriale, si deve chiaramente esprimere che non vi siano nel territorio aree industriali o impianti da recuperare e poi l’assenso del Comune del 2014 che non parlava di sito di Compostaggio ma di altro. “E’ stata una giornata lunga. Difficile. – dice il sindaco Giosuè Maniaci – soprattutto dopo una notte in servizio. Abbiamo aspettato diverse ore prima di essere ascoltati in Conferenza di servizio. In tale sede, con grande senso di responsabilità istituzionale, ho fatto mie le perplessità del Consiglio Comunale tutto, delle forze politiche, delle associazioni ambientaliste, delle decine di cittadini che mi hanno contattato più volte in questi giorni, ribadendo un forte no e un parere contrario alla realizzazione dell’impianto di cui tanto si è parlato in questi giorni. Ribadisco il parere mio e dei consiglieri del mio gruppo, che intendo fortemente difendere dagli attacchi inutili e gratuiti di questi giorni; il compostaggio non è un reato ma un principio sano, che va in accordo con la raccolta differenziata, tanto è vero che decine di comuni si sono dotati di un regolamento per il compostaggio domestico e centinaia di impianti di compostaggio sono presenti su tutto il territorio nazionale! Tuttavia, in Conferenza di servizi sono emerse da parte delle autorità competenti lacune e criticità relative al progetto in oggetto e pertanto, sulla scorta di tali pareri e della volontà politica mostrata, continueremo a muoverci in tal senso”. E’ stata una bella pagina della comunità terrasinese che ancora una volta ha mostrato orgoglio e senso di appartenenza per difendere il proprio terriorio. Ora sarà necessaria una valutazione sull’intera pianificazione urbanistica del comune di Terrasini, a cominciare dal Piano Regolatore Generale. Ribadendo il principio che il suolo agricolo non può più essere violentato da continue lottizzazioni e che i siti che si dovranno scegliere per nuove realizzazioni, come il Ccr, dovranno tenere conto del recupero di aree dismesse e già edificate e non di distruzione di campagna.
Antonio Catalfio