“No al centro rifiuti a Terrasini”, 7 consiglieri: “Vogliamo i fatti”.
“Terrasini, no alla stazione dei rifiuti, ora vogliamo i fatti!”Sette consiglieri comunali, Eva Deak, Maria Antonietta Galati, Dario Giliberti, Antonio Militello, Gianfranco Puccio, Grazia Ventimiglia e Nicola Ventimiglia, scrivono una missiva al Sindaco, al Segretario Generale, ai Capiarea: “In qualità di consiglieri comunali di Terrasini, ma anche di semplici cittadini innamorati del nostro Paese, riteniamo e ribadiamo con forza che il progetto di costruire una stazione dei rifiuti nel nostro territorio, in contrada Paterna, risulta incompatibile con Terrasini.
Siamo stati sin dall’inizio nettamente contrari perché tante sono state le anomalie emerse sin da subito, ma anche le reticenze e le criticità. Da quelle dell’intero iter procedurale alla lacunosa comunicazione e trasparenza amministrativa da parte di chi sapeva, con documenti tuttora “non trovati”, per giungere a comportamenti che si prefigurano penalmente rilevanti.
Contrari nettamente per la vocazione turistica di Terrasini che, con i villaggi turistici di Città del mare e Perla del Golfo, con tutti i bed e breakfast ubicati nella zona, con i bar e le attività di ristorazione, ha di fatto operato una irreversibile scelta di sviluppo socioeconomica sostenibile, e che vedrebbe frustrato nell’eventualità il lavoro fatto negli anni e limitate le proprie aspettative anche solo a causa della semplice assimilazione della propria immagine territoriale come impresa rientrante nel circuito del trattamento dei rifiuti, anche industriali. Contrada Paterna, rappresenta, per la presenza di aziende agricole di prestigio e qualità, persino per il suo valore ed interesse culturale e storico – per la vicinanza dell’area dello Zucco, una volta feudo del duca Henry d’Aumale, dove esiste sempre la sua bellissima tenuta e per alcuni recenti ritrovamenti e l’area archeologica lungo il fiume Nocella- una zona da valorizzare non certamente con i rifiuti .
E’ bene ricordare che da questa decisione, dalla prossima decisoria conferenza di servizi, dipenderà la vita o la morte dell’intera economia (e non solo) e del nostro adorato paese.
PRETENDIAMO quindi che il Sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci, il Segretario Comunale, i funzionari comunali, tutti gli organi preposti, facciano rispettare il termine perentorio di 15 giorni stabiliti dall’assessorato regionale nella nota di trasmissione del verbale della terza conferenza dei servizi e inviino alla conferenza dei servizi ed a tutti gli enti coinvolti una nota molto forte e chiara che spieghi esattamente le notevoli incongruenze e le anomalie rilevate.
CHIEDIAMO formalmente e pubblicamente che venga data massima attenzione e priorità a quanto richiesto, visto che il Consiglio Comunale all’unanimità ha bocciato il progetto della C.F. Edil Ambiente s.r.l. e visto che anche la Cittadinanza ha manifestato più volte la propria contrarietà. CHIEDIAMO con forza che l’ufficio urbanistica del comune di Terrasini integri immediatamente la revoca del parere scrivendo NERO SU BIANCO CHE CI SONO INSEDIAMENTI ABITATIVI nel raggio di mille metri (come si evince dalla mappa in allegato), persino una casa a meno di duecento metri (fattori questi escludenti), citando le linee guida regionali in merito agli impianti di compostaggio (basterebbe questo per il diniego, se lo si vuole realmente). Si evidenzi ed invii a tutti i membri della conferenza di servizio la situazione urbanistica reale nelle vicinanze nel raggio di 1 km come prescritto nell’art. 3.1.1 e 3.1.2 delle linee guida sulla legge autorizzazioni compostaggio [ “Vincoli escludenti – costituisce un vincolo da considerare con particolare attenzione, verificando la coerenza dei sistemi di processo e dei presidi adottati, la presenza di insediamenti abitativi anche singoli nel raggio di 1000 metri, la presenza di insediamenti singoli entro i 200 può costituire, dopo verifica delle condizioni TOPOGRAFICHE ed operative locali, SPECIFICO MOTIVO DI ESCLUSIONE DELLA POSSIBILITÀ DI AUTORIZZAZIONE.” ] . CHIEDIAMO di allegare a questa documentazione una mappa dettagliata e rappresentativa di tutte le abitazioni, costruzioni e strutture insistenti nel raggio di 1000 metri.
CHIEDIAMO che venga precisato che l’assenso comunale (poi revocato -n.d.a. -) NON È MAI STATO RILASCIATO ALLA DITTA C.F. EDIL AMBIENTE S.R.L. ma ad una persona fisica, quindi chiediamo che venga fornito ed inviato immediatamente dall’ufficio urbanistica la richiesta iniziale con protocollo 21089 del 2013 citato nell’assenso firmato dal capoarea Architetto Aldo Carano nel 2014 (protocollo 18 del 08/01/2014) . Appare poco chiaro e comprensibile come una richiesta che acquista un valore importante nell’intero iter possa essere “introvabile”, nonostante sia stato richiesto anche formalmente via posta certificata (richiesta inviata per conoscenza via PEC anche alla Stazione di
Carabinieri ed al Prefetto). PER FARE CHIAREZZA, PARLIAMO DI UNA RICHIESTA FATTA NON PER UN IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO! DI UN ASSENSO DATO NON PER UN IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO! DI UNA RICHIESTA FATTA DAL PADRE (SALVATORE CUSUMANO) , UN ASSENSO RILASCIATO AL FIGLIO (FRANCESCO CUSUMANO) ED UNA AUTORIZZAZIONE CHE SARÀ TRASFERITA MAGICAMENTE AD UNA DITTA (C.F.EDIL AMBIENTE S.R.L.) CHE AI TEMPI DELLE RICHIESTE E DELL’ASSENSO NEANCHE ESISTEVA. DI PADRE IN FIGLIO E DI FIGLIO IN DITTA! ROBA DA SPETTACOLO COMICO! PECCATO PERÒ CHE È UN FATTO REALE DEL QUALE SEMBRA CHE NESSUNO VOGLIA TENERE CONTO. A NORMA DI LEGGE QUESTI SONO TRE PROCEDIMENTI DISTINTI E SEPARATI E CHIEDIAMO CHE IL SINDACO RELAZIONI IN MERITO E PRENDA POSIZIONI NETTE, ANCHE PER EVITARE FUTURI RICORSI E PROCEDIMENTI LEGALI.
CI CHIEDIAMO, in merito al relativo cosiddetto “Decreto Croce” che alla pagina 5 nel comma “CONSIDERATO” specifica che non sono pervenute osservazioni, come potevano pervenire osservazioni se nessuno sapeva nulla ed il Consiglio e non era stato informato?! Il Sindaco ed i funzionari Capiarea erano destinatari di tali note, come mai non hanno informato i consiglieri?
RICORDIAMO che l’avviso di convocazione della conferenza dei servizi non è mai stato pubblicato come avviso all’albo pretorio, solo come determina del capoarea e non è stata inoltrata come dovuto ai consiglieri comunali.
Il Sindaco, il Segretario Comunale, i Funzionari preposti dovrebbero inserire nella relazione e documentazione da presentare alla conferenza di servizio che nella vecchia discarica che si trova accanto al terreno dove si vorrebbe costruire la nuova, c’è stato un incendio durato diversi giorni (documentato e reso pubblico da diverse testate giornalistiche) .
Ricordiamo inoltre che nella zona sussistono due aree SIC (aree/siti di interesse comunitario) ed una importantissima Riserva Naturalistica (Caporama, gestita dal WWF), e che sussistono contraddizioni tra i codici rifiuti presentati ed il compostaggio. Ricordiamo inoltre il WWF Italia, ha denunciato (anche ai carabinieri del NOA) la presenza di alcuni corridoi tra il sito Natura 2000 “Cala Rossa e Capo Rama” ed il SIC “Montagna Longa, Pizzo Montanello” e ZPS “Monte Pecoraro e Pizzo Cirina” ed ha richiamato sull’obbligatorietà della procedura VIA, a dispetto di quanto sostenuto, “alla luce della procedura Pilot 6730/2014/ENVI, in assenza della quale – hanno scritto – non è ammissibile una sua approvazione”.
Ricordiamo le tantissime e dettagliatissime osservazioni contrarie contro il progetto messe in luce anche da noi in consiglio comunale e puntualmente avallate anche dagli enti invitati ad esprimere il parere attraverso le loro numerose osservazioni allegate anche ai verbali delle conferenze dei servizi già effettuate. “La lunga nota si conclude con un appello al Sindaco: “Crediamo, caro Giosuè, che sia l’ora dei fatti!! Se il Sindaco (e tutti gli attori del territorio), candidato tra l’altro all’Assemblea Regionale, tiene davvero al nostro territorio, dovrebbe immediatamente attivarsi con forza e replicare con ogni mezzo. Non più proclami , selfie, annunci, parole al vento, ma una dettagliata opposizione tecnica, legale e normativa. Noi, a dispetto delle tante ambiguità, anche di posizione, siamo stati sempre chiari, e con la medesima forniamo indicazioni precise ed efficaci, se mai si vorrà realmente mettere in atto una azione sincera di difesa di Terrasini e dei Terrasinesi. Sindaco, cominci la campagna elettorale con fatti certi, con prese di posizione nette, con una vera difesa del territorio che ti ha votato!” Mancano all’appello nove consiglieri comunali che hanno votato all’unanimità contro la stazione rifiuti. Il presidente del Consiglio Comunale, Virginia Ferrigno, il vice presidente Filippo Tocco e i consiglieri Eduardo Cammilleri, Fabio Viviano e Nunzio Maniaci erano in prima fila alla manifestazione di protesta al Dipartimento Acque e rifiuti mentre si discuteva in Conferenza servizi decisoria e poi ancora rinviata. “Stiamo lavorando per scrivere una relazione dettagliata su tutto l’iter della vicenda compostaggio – dice il Sindaco Giosuè Maniaci – così come ci è stato chiesto nell’ultima conferenza di servizio alla regione; gli uffici tecnici, l’ufficio legale, il segretario generale sono al lavoro per dare seguito alla indicazione politica data dalla comunità terrasinese. Questa è una battaglia di tutti e continuiamo nel rispetto delle leggi ad andare avanti, senza distinzioni”. La sostanza del documento è che, secondo quanto riportato dai consiglieri comunali, ci sono gravi elementi tecnici e legali che devono portare alla bocciatura definitiva del progetto e che questi elementi sostanziali devono essere rimarcati a chiare lettere dagli uffici competenti del Comune. Non è solamente una opposizione politica al progetto e che tutto deve essere espresso a chiare lettere in una relazione da inviare con urgenza a tutti i soggetti della Conferenza di Servizio.
Antonio Catalfio