Depuratore consortile Terrasini Cinisi, si muovono le associazioni
Un volantino elaborato dalle Associazioni di Terrasini e Cinisi ribadisce la bontà progettuale, tecnica, ambientale ed economica del nuovo depuratore consortile tra i comuni di Terrasini e Cinisi. I rappresentanti dell’Associazione Culturale Peppino Impastato Onlus, Forum Ambiente Calarossa Terrasini Cinisi, Comitato cittadino per l’Ambiente Cinisi Terrasini, LabNovencento45 Cinisi e San Cataldo Baia dell’illegalità Terrasini, in un documento congiunto, esprimono in sette punti il convincimento ad andare avanti speditamente per realizzare il nuovo impianto al Mulinazzo, nella sede già esistente del vechio impianto di Cinisi. “Un unico impianto per i due Comuni territorialmente contigui – recita il documento – rappresenterebbe una soluzione che qualsiasi buon padre di famiglia adotterebbe. I nostri due paesi non sono nuovi a forme unitarie di gestione. Ricordiamo, ad esempio, la raccolta dei rifiuti (ARO) con gli indiscutibili vantaggi per le popolazioni in presenza di servizi onerosi; ma anche il Porto, di fatto condiviso, o le consistenti porzioni dei centri abitati così fortemente compenetrati.
Altrettanti concreti vantaggi potrebbero derivare da un unico impianto di depurazione se si considera che entrambi i paesi si affacciano su un tratto di costa strategicamente vitale per il futuro
turistico e ambientale.Per questa ragione meraviglia che il Sindaco di Cinisi – stando ad alcune sue recenti dichiarazioni pubbliche, peraltro non sostenute (almeno finora) da ragioni tecniche e progettuali – non faccia propri questi aspetti fondamentali che nulla hanno a che vedere con anacronistici campanilismi politici.
RIBADIAMO ALLORA QUI DI SEGUITO LE PRINCIPALI RAGIONI DEL SÌ, CHE VOGLIAMO CONDIVIDERE INNANZITUTTO CON LE POPOLAZIONI DIRETTAMENTE COINVOLTE:
1.PROCEDURA DI APPALTO E RAPIDA CONCLUSIONE DEI LAVORI: l’impianto consortile, che si prefigura come un ampliamento dell’attuale depuratore di Cinisi, non abbisogna di nuove autorizzazioni urbanistiche in quanto quel sito (area aeroportuale)
è già destinato a tale scopo e non fruibile per altri;
2.COSTI DI INVESTIMENTO: a fronte di una spesa preventivata per i due impianti di 15,2 ml (Terrasini) e 6,8 ml (Cinisi), il risparmio per un’unica struttura è di circa 3 milioni di euro che possono essere riutilizzati per altri scopi tra cui una nuova rete fognaria che allacci tutta la zona e altre opere di compensazione;
3.COSTI DI ESERCIZIO E GESTIONE: gli oneri di gestione verrebbero ripartiti su una popolazione di circa 25.000 abitanti
(compreso l’aeroporto) piuttosto che su 12.000 abitanti;
4.TECNOLOGIA AVANZATA: sarebbero impiegate tecnologie di ultima generazione (Best Avalaible Tecnologies) ed in
particolare un reattore biologico a membrane che abbatte drasticamente il carico inquinante consentendo il riutilizzo
delle acque reflue sia per l’irrigazione — con benefici innegabili per le campagne limitrofe specialmente nei periodi di
siccità — sia per il lavaggio di strade e piazze soprattutto nel periodo estivo;
5.UNICO PENNELLO A MARE: si eviterebbe il “pennello” che uscirebbe dalla Maidduzza per circa 800 mt, preservando in tal
modo anche la spiaggia “Pietra Vila” (nota come Spiaggia Magaggiari) dalla dispersione dei reflui causata dalle correnti e
dalle mareggiate provenienti da ovest/nord-ovest;
6.POSSIBILITÀ DI ALLACCIARE IN RETE vaste zone del territorio di Cinisi non ancora servite da condotta fognaria;
7.SPIAGGIA “Pietra Vila” (Magaggiari): non verrebbe toccata da questa soluzione impiantistica se non in modo del tutto marginale e soltanto per i tempi di posa della condotta dei reflui.
Le Associazioni e i Comitati cittadini di Terrasini e Cinisi firmatari del presente documento ritengono che i tempi siano maturi per guardare in modo nuovo e più razionale ai nostri territori contigui, ottimizzando le strutture e non creando doppioni inutili e dispendiosi.
È fondamentale che le popolazioni siano puntualmente informate sui vari aspetti tecnici e giuridici e sugli indiscutibili vantaggi che deriverebbero da una condivisione non solo di questo progetto, ma inevitabilmente di altri quali porto, strutture sportive e servizi sociali.
Abbiamo già chiesto una Seduta consiliare di entrambi i Comuni; chiederemo di essere ricevuti dal Commissario Straordinario Nazionale e promuoveremo confronti pubblici ai quali inviteremo i tecnici e lo stesso Commissario Straordinario”.
Antonio Catalfio