Isola conferisce la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto: oneri ed onori di un sacrificio
Il 4 Novembre di ogni anno si festeggia l’Anniversario della Vittoria nonché la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, istituita per la prima volta nel 1919 per commemorare il trionfo dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale ed il completamento dell’unificazione nazionale con l’annessione di Trento e Trieste.

Il 4 novembre 1921, la salma di un anonimo combattente caduto con le armi in pugno, meglio conosciuto come Milite Ignoto, veniva solennemente tumulata a Roma, nel sacello posto sull’Altare della Patria al Vittoriano, sotto la statua della dea Roma, al fine di onorare le eroiche gesta e la memoria non solo di coloro i quali avevano perso la vita durante il primo conflitto mondiale, ma anche simbolicamente di tutti i caduti in guerra rimasti privi di identità.
Al Milite Ignoto fu conferita la medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione: “Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz’altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della patria“.
In occasione del centenario di questo avvenimento, anche il Comune di Isola delle Femmine ha prontamente aderito all’iniziativa “Milite Ignoto, Cittadino d’Italia”, promossa dal Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia (MOVM) in collaborazione con l’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani).
Infatti, durante la seduta consiliare di giorno 3 Novembre 2021, è stata formalmente conferita la cittadinanza onoraria di Isola delle Femmine al Milite Ignoto, eroe simbolico di sacrificio ed amore per la Patria.

Il 4 Novembre 2021, ha avuto luogo, presso Piazza Pittsburgh, la cerimonia per il conferimento pubblico davanti alla cittadinanza che si è aperta con il rito solenne dell’Alzabandiera ed è poi proseguita con la proclamazione ufficiale da parte del Sindaco Orazio Nevoloso e con l’intervento del Prof. Tommaso Romano, editore, poeta e pensatore palermitano recentemente eletto Presidente dell’Accademia di Sicilia, che ha disquisito sul valore simbolico del Milite Ignoto ai giorni nostri.
Il Prof. Romano, nel corso del suo intervento, ha ricordato 8 ragazzi di Isola morti nella Grande Guerra, il cui sangue scorre nelle vene dei cittadini Isolani, che sono figli di quel sacrificio.
In merito a questa ricorrenza, il Sindaco Orazio Nevoloso ha espresso questo pensiero: «Nel tempo odierno, dove vani disegni di legge minano il dibattito politico e la stabilità del paese, dove la soluzione unica a tutti i temi sembra essere il tutti contro tutti, dove pur di ritagliarsi un piccolissimo momento di protagonismo e celebrità ci si imbarca in improbabili sermoni da tastiera, dove assistiamo sbigottiti ad una babele di opinioni e commenti quasi mai informati e circostanziati, il Milite Ignoto ci riporta all’autenticità e alla vera dimensione dei valori quali coraggio, sacrificio, eroismo e libertà. Il soldato senza nome pospone il valore individuale al bene comune, subordina la centralità dell’uomo a quella della patria».
Infatti, Milite Ignoto è divenuto oggi l’emblema di chi, mosso da un forte sentimento di appartenenza, non perde occasione, in ogni luogo ed in ogni tempo, di sacrificarsi, anche tacitamente, per la propria Patria.
Trasponendo ai giorni nostri, in termini politici, questo supremo valore umano e morale, ci si rende conto di come la spasmodica ricerca di potere, privilegi e visibilità da parte di alcuni navigati, neofiti o aspiranti amministratori spesso prenda il sopravvento sul grande senso di responsabilità, sull’immane sacrificio e sulle continue rinunce (anche personali) che competono a questo ruolo.
In genere, è consuetudine di chi orbita in politica andare sempre a caccia di onori ed onorari, senza mai essere pronti ad affrontare gli oneri che le cariche istituzionali richiedono.
Onere ed onore sono due facce della stessa medaglia del potere politico: solo chi è realmente capace di ottemperare egregiamente al primo può godersi i vantaggi del secondo. Solo chi si rimbocca le maniche e lavora incessantemente ed indefessamente per il Bene comune, dimostrando competenza, umiltà e resilienza ed accantonando egoismi personali, smanie di protagonismo, vanesie e malsane ambizioni politiche, è meritevole degli onori della carica che riveste. Solo chi abbandona l’esibizionistica “politica del dire” per fare posto alla più proficua “politica del fare” può ostentare con orgoglio il suo vero valore.
Cari amministratori (passati, presenti e futuri), che il sacrificio e le eccelse virtù del Milite Ignoto siano da monito per le vostre coscienze, perché amministrare ed amare il proprio paese significa prima di tutto servire con abnegazione la propria terra e la propria comunità.
Riadattando una frase di Alcide De Gasperi, recentemente ripresa anche dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, cari amministratori, a voi “l’onere e l’onore di preparare nel modo migliore” l’Isola di domani!
Daniele Fanale