Isola delle Femmine, Amministrazione Bologna 2014-2020: la “resa dei conti”
Dopo avere assistito, nel corso di questi anni, a tanti “duelli” che, in Consiglio Comunale, hanno scandito il dibattito politico, in tema di bilanci ed assetti economico-finanziari riguardanti il Comune di Isola delle Femmine, tra il gruppo di maggioranza, capeggiato da Bartola Guercio, ed il gruppo di minoranza, guidato dall’Ing. Orazio Nevoloso, e tra l’ex sindaco Bologna (ora consigliere) e l’ex consigliere Nevoloso (ora sindaco), è arrivato finalmente il momento della “resa dei conti”!
E non solo in senso figurato. È giunta l’ora in cui ognuno deve affrontare con coraggio le proprie responsabilità, rendere conto (nel vero senso della parola) del proprio operato amministrativo, fare i conti con la propria coscienza, e, se è il caso, pagare il conto dei propri errori o della propria incompetenza.
Ma chi sta facendo, per così dire, i “conti della serva” alla passata amministrazione Bologna, attenzionando nel minimo dettaglio, fino all’ultimo spicciolo, le spese, le entrate e le loro previsioni relativamente agli anni 2014-2020?
La Sezione regionale di controllo della Corte dei conti con deliberazione n.133/2021/PRSP del 03.11.2021 ha accertato, mediante «pregresse specifiche pronunce» (n.51/2017, n.90/2018, n.202/2018, n.40/2019 e n.107/2019) e con un precedente atto di deferimento del Magistrato istruttore n.6641/16.6.2021, numerose criticità nell’operato dell’Amministrazione Bologna, evidenziando nello specifico «la violazione dei principi di sana gestione finanziaria e la sussistenza di gravi irregolarità contabili» nei rendiconti degli esercizi 2014, 2015, 2016, 2017, 2018 nonché nei bilanci di previsione 2016/2018, 2018/2020 e 2019/2021, ed invitando più volte il precedente governo locale ad adottare le necessarie misure correttive ed a ripristinare gli equilibri di bilancio.
Direttive che, a detta della Corte dei conti, sono state sempre disattese dall’Amministrazione Bologna, comportando un elevato rischio di tracollo economico e finanziario per l’Ente che potrebbe tuttora sfociare in una dichiarazione di dissesto. «L’ente ha sottovalutato la detta pronuncia (cfr. n.107/2019) – scrive la Corte dei conti – come del resto le precedenti rimaste inattuate quanto a misure correttive, infatti, ha assunto iniziative inidonee ad assicurare la salvaguardia degli equilibri di bilancio», rilevando, altresì, «la ritrosia dell’ente ad intraprendere un percorso improntato a un’ottica di sana e avveduta gestione finanziaria».
Inoltre, la Corte dei conti, oltre a ravvisare i continui ritardi con cui il Collegio dei revisori riceveva gli atti da esaminare, ha evidenziato che «maggiori effetti negativi per gli equilibri di bilancio dell’ente hanno assunto i casi […] in cui al parere non favorevole espresso dal Revisore, l’ente è rimasto insensibile, senza motivare minimamente la volontà di pretermettere le valutazioni negativa ricevuta».
In poche parole, i revisori esprimevano parere negativo, mettendo in luce diverse criticità che, in alcuni casi, potevano prospettare l’ipotesi di un dissesto, ed il Consiglio comunale, invece, se ne infischiava altamente, facendo i conti senza l’oste ed approvando ugualmente gli atti con l’avallo dei voti favorevoli dell’allora maggioranza consiliare costituita da Rappa Pietro, Caltanissetta Giuseppe, Billeci Orazio, Croce Giovanna, Gradino Viviana, Guercio Bartola, Lucido Anna Gaia, Nevoloso Benedetto, Palazzolo Antonino e Provenza Anna.
Cosa o chi può avere indotto questi consiglieri comunali a non tener conto del parere non favorevole del Collegio dei Revisori, che è l’Organo di revisione per eccellenza, in materia economico-finanziaria, a supporto dei consiglieri?
Incompetenza?
Attaccamento alle poltrone?
Davvero nessuno di loro si rendeva conto della gravità della situazione e dei rischi in cui poteva incorrere?
In merito a ciò, duro è stato l’intervento del Consigliere Dionisi, durante la seduta consiliare del 3 Novembre scorso, dichiarando che «i consiglieri, all’epoca, si sono sostituiti all’Organo di revisione» e che «davanti alla Corte dei conti, con un parere contrario dei revisori, il consigliere comunale che ha favorevolmente deliberato risponde con il proprio patrimonio».
Non è un mistero che sulla vicenda sono in corso degli accertamenti, in quanto molti consiglieri della scorsa legislatura, tempo fa, a quanto pare, sono stati raggiunti da un avviso di prolungamento delle indagini, scagliandosi a mezzo social contro alcuni componenti dell’attuale amministrazione, rea, a loro dire, di aver segnalato le anomalie contabili, quando sedeva tra i banchi dell’opposizione.
Al contrario, l’allora gruppo di opposizione consiliare facente capo a Nevoloso ha seguito, in alcuni specifici casi, le direttive dei Revisori, talora manifestando grandi perplessità sull’inefficiente attività di controllo gestionale esercitata dalla maggioranza.
Prova ne è che la Corte dei Conti riporta che «l’attuale Sindaco p.t. del Comune di Isola delle Femmine, faceva parte, nel precedente Civico consesso, dell’opposizione consiliare che ha, in più occasioni, segnalato a questa Sezione, e ad altri Organi competenti ex lege, la mala gestio (cfr. “cattiva gestione”) ascrivibile alla componente burocratica e di maggioranza politica dell’Amministrazione», sottolineando, inoltre, che Nevoloso «divenuto Sindaco del Comune di Isola delle Femmine si è trovato, spesso, nell’impossibilità di attuare il programma elettorale preannunciato, poiché […] è stato eletto senza maggioranza in Consiglio comunale».
Il comportamento dell’attuale sindaco Nevoloso è stato sempre aspramente criticato dall’ex sindaco Bologna, il quale ha definito gli allarmi lanciati come un’esortazione al “funerale” del Comune.
Dal canto suo, Bologna ha banalizzato la questione e sminuito il valore delle indagini in corso nei confronti della sua attività amministrativa 2014-2020, sostenendo che tanto, in fin dei conti, «le indagini sono solo indagini» e suffragando la sua teoria della “non colpevolezza” attraverso un’azzardata e quanto mai sconveniente similitudine con la vicenda che ha visto recentemente protagonista quello che lui ha definito «il più grande Sindaco, amico suo» ovvero Leoluca Orlando, attuale Primo cittadino di Palermo.
Ebbene, come tutte le “battaglie” che si rispettino, è arrivato il momento del duello finale, il tanto atteso regolamento di conti.
La nuova Amministrazione Nevoloso riuscirà a “rattoppare i buchi” e riparare ai danni causati dalla precedente Amministrazione Bologna, risanando le finanze del Comune di Isola ed evitando il dissesto finanziario?
L’attuale strategia parsimoniosa del Sindaco Nevoloso nella gestione economica e finanziaria del Comune, che finora è stata tanto aspramente criticata dai suoi detrattori e dai suoi avversari politici, servirà a ripristinare gli equilibri di bilancio ed a scongiurare il collasso del sistema?
A quanto pare, sembra proprio di sì, perché si cominciano a vedere i primi frutti: dopo un anno di Amministrazione Nevoloso, è stato azzerato il debito con l’erario statale di oltre 500.000 euro di IVA da Split Payment in riferimento alle annualità 2018-2020, ristabilita la continuità dei pagamenti con l’Agesp e scongiurati i ritardi di pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali.
A conti fatti, l’ex Sindaco Bologna e gli amministratori della passata legislatura riusciranno a far quadrare i conti, a restituire al mittente le accuse, ed a rispondere adeguatamente alle criticità evidenziate dalla Corte dei Conti, evitando di pagare il conto delle loro scelte scriteriate?
“La resa dei conti è arrivata; non serve nascondersi: tanto vale iniziare a contare”.
Daniele Fanale