Marina Longa: Il TAR non ha dato ragione ai condomini.
Questo sarebbe il titolo corretto dell’articolo, circolato in “copia e incolla” su alcune testate nei giorni scorsi, con il quale si enfatizzava la correttezza delle procedure seguite nell’ormai nota vicenda di Marina Longa.
Ne avevamo parlato lo scorso 2 luglio con un video pubblicato sul nostro canale YouTube (iscriviti).
L’ordinanza 35 del Comune di Carini
Ma forse il TAR non è a conoscenza dell’Ordinanza n° 35/2022 della Ripartizione 10 del Comune di Carini, con la quale, in rispetto alle normative urbanistiche in vigore dal 1967 ad oggi, a far data dal 8 luglio 2022 tutte le ville risultano ABUSIVE, visto che sono state revocate tutte le licenze e non è intervenuta alcuna sospensione o giudizio di merito dallo stesso TAR.
La “sospensiva” del TAR
L’ultima Ordinanza del TAR, infatti, ha soltanto stabilito che la revoca della SCIA (ovvero la comunicazione per la collocazione del cancello che impedisce l’accesso a circa 1 km di costa) è intervenuta oltre i termini previsti dalla legge, ovvero i 18 mesi previsti dalla L. 241/1990.
Cosa contestava il Comune con la sua ordinanza di revoca? Il fatto che nel 2017, quando venne collocato il famoso cancello, venne dichiarato il falso dai condomini, che dichiaravano di essere proprietari delle strade pur non essendolo. Secondo il TAR la dichiarazione FALSA resa a suo tempo è prescritta perché alcuni funzionari del Comune hanno impiegato 5 anni a verificarla, pur essendone informati formalmente via PEC già dal 2018.

Il TAR accusa il comune anche di “eccesso di potere per travisamento dei fatti”, anche se non si capisce di quali fatti… errore che si perpetua anche nei comunicati stampa e nelle dichiarazioni, ovvero: Marina Longa non è un Residence, come continua ad affermare la sua Amministratrice Condominiale, e quindi i suoi residenti non possono essere proprietari delle strade, visto che le ville furono realizzate quali completamento di una “lottizzazione aperta” e le concessioni edilizie vennero rilasciate soltanto dopo il completamento delle “opere primarie di urbanizzazione” (strade, marciapiedi, illuminazione, ecc.) che dovevano essere obbligatoriamente cedute al Comune pena la decadenza delle licenze edilizie.
Le strade dimenticate
Cosa è successo? Che in questi anni “qualcuno”, o tanti, ha dimenticato di far rispettare la legge, ovvero acquisire gratuitamente le strade al patrimonio del Comune. In realtà il Comune di Carini già da decenni considera la via Marina Longa e le strade collegate “sue”, tant’è che nel 1981 le ha inserite in ben 2 delibere di Consiglio Comunale quali “strade di libera circolazione” e nel 2000 nel Piano Particolareggiato del Comune quale “viabilità di Piano esistente”.
Quando il Comune, su sollecito del sig. Franco Marrone, che lamentava la limitazione di un diritto dei cittadini di raggiugere “agevolmente” la costa come previsto da numerose leggi, e addirittura con atti votati dal Consiglio Comunale che confermavano la volontà di acquisire gratuitamente le strade, ha avviato la procedura di acquisizione come previsto dalla normativa urbanistica, è iniziato il contezioso legale a colpi di ordinanze del TAR, ogni qual volta il Comune ha emanato disposizioni ed ordinanze per il rispetto delle leggi vigenti.
Ad oggi, con Ordinanza della Rip. 10 n° 35 del maggio 2022, il Comune, visto il mancato rispetto della concessione per la lottizzazione, è stato costretto ad emettere la revoca delle concessioni edilizie per le 45 ville di Marina Longa che a questo punto diventano abusive alla stregua delle quasi 300 già abbattute sulla costa carinese in questi anni.
Qualcosa di “giallo”
Nella medesima ordinanza comunale n° 35, atto pubblico quindi, sono elencati i proprietari delle ville di Marina Longa e non manca qualche sorpresa anche “in giallo”.
Intanto il Comune di Carini non ha presentato opposizione al CGA (Consiglio di Giustizia Amministrativa) per chiedere di annullare la strana ordinanza del TAR. Questo la dice lunga sulla reale volontà di far rispettare le regole a tutti.