Isola, approvato il Programma triennale delle opere pubbliche.
Porto, piazza, lungomare e campo sportivo tra gli obiettivi nel Piano Triennale.
Nel corso della seduta consiliare del 29 dicembre 2022, la trattazione dell’argomento relativo all’approvazione del Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2022-2024 inizia, per l’ennesima volta, con un’altra inutile e sterile polemica, “a firma” del consigliere “perditempo” Bologna.
Il Consigliere “perditempo”
Il consigliere “perditempo”, infatti, sostiene che, per la discussione del punto all’ordine del giorno, sia obbligatorio il parere del Collegio dei Revisori, e, per tale motivo, la trattazione vada rinviata, salvo, poi, decidere di non formalizzare la proposta di rinvio, quando il Presidente Rappa glielo chiede in maniera esplicita.
Pertanto, dopo avere imbastito un intero contraddittorio sulla vicenda, con conseguente perdita di tempo, alla fine, sceglie di contraddire pure se stesso, sottraendosi alla richiesta di rinvio. Quest’uomo non finirà mai di stupirci.
Da quanto riportato dal Presidente Rappa, dal Sindaco e dal consigliere Pagano, durante la seduta consiliare, si evince che, in sede di conferenza dei capigruppo, la questione era stata affrontata in maniera congiunta, poiché il nostro consigliere “perditempo” aveva già sollevato dei dubbi sul fatto che la presentazione del Piano Triennale dovesse essere obbligatoriamente accompagnata dal parere del Collegio dei Revisori.
In quella occasione, sia il Segretario comunale che il Responsabile del Settore Lavori Pubblici, l’Arch. Gerlando Mallia, avevano concordemente affermato che ciò non fosse necessario.
Tuttavia, il consigliere Bologna, pur di mantenere accesi su di sé i riflettori del “palcoscenico” consiliare, preferisce continuare a perdere tempo, rimanendo della sua idea e riportando la questione in Consiglio comunale.
Quando c’era lui…
Ma come?! In passato, l’Arch. Mallia era credibile agli occhi del consigliere Bologna e adesso no? Perché?
Sembra quasi che, ultimamente, il consigliere “perditempo”, oltre a criticare continuamente i responsabili degli uffici comunali, non si fidi più nemmeno di chi in passato lo ha garantito.
Ma non è che, come si dice in giro, la paura di essere arrivato al capolinea della sua carriera politica sia addirittura sfociata in immotivate “manie di persecuzione”, che lo hanno, ahinoi, portato a vedere, ovunque, teorie complottiste?
Il sindaco Nevoloso, raccontando di avere avuto un’interlocuzione col Collegio dei Revisori, che, di fatto, confermava la non obbligatorietà del parere, a differenza del consigliere Bologna, ha motivato ed argomentato la sua tesi in maniera convincente, citando una serie di normative che gli erano state fornite a supporto da parte di chi di mestiere non fa il politico ed è, pertanto, libero da qualsiasi condizionamento.
Infatti, anche il Segretario ribadisce, durante la seduta consiliare, che, secondo il TUEL (Testo Unico degli Enti Locali), il parere dei revisori è richiesto espressamente nel caso di adozione di strumenti di programmazione economico-finanziaria (ad esempio, il bilancio o il DUP), ma non quando si parla di programmazione tecnica in materia di opere pubbliche.
Il consigliere Pagano rincara ulteriormente la dose, evidenziando come, in precedenza, nella passata amministrazione, i piani triennali delle opere pubbliche siano stati approvati dai consiglieri di maggioranza dell’allora sindaco Bologna, senza richiedere il parere del Collegio dei revisori.
Colpito e affondato.
Le delibere del passato
E, a riprova, di quanto affermato dal consigliere Pagano, siamo riusciti a recuperare due delibere di Consiglio comunale (n.12 del 09-05-2017 e n.7 del 12-04-2018), che hanno portato all’approvazione dei programmi triennali delle opere pubbliche, rispettivamente, per i trienni 2017-2019 e 2018-2020.
Dalla lettura di questi atti, approvati dai consiglieri di maggioranza dell’Amministrazione Bologna, è possibile evincere che nessun parere del Collegio dei revisori è stato richiesto o presentato.
Eppure, i piani triennali sono stati approvati lo stesso da parte degli altri suoi consiglieri, senza polemiche e perdite di tempo né da parte loro né da parte dell’allora sindaco Bologna, che era presente in aula.
Occorre sottolineare che, peraltro, trattandosi di opere finanziate dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), il Comune di fatto non spenderebbe soldi propri. Pertanto, il parere del collegio dei revisori, anche volendo, sarebbe stato irrilevante.
Successivamente, il consigliere “perditempo” accusa l’attuale Giunta comunale di aver “saltato” un piano triennale, cioè quello del triennio 2021-2023. Il sindaco Nevoloso replica a questa critica, dichiarando che il suddetto Piano triennale non è stato approvato, su indicazione dell’allora Segretario comunale, sulla base di due articoli di legge (art. 21 del codice dei contratti ed art. 15 del D.M. 14/2018).
L’abbandono
Alla fine, il consigliere Bologna preferisce allontanarsi dagli scranni insieme al suo gruppo consiliare, perdendo il diritto di potere intervenire nella discussione. Tuttavia, mentre gli altri abbandonano l’aula, lui, forse fiaccato dai tanti anni di politica alle spalle, preferisce sedersi, da solo, tra il pubblico, piuttosto che stare all’addiaccio.
Tra gli interventi inseriti nel Piano triennale 2022-2024, troviamo il rifacimento di Piazza Umberto I e del lungomare, nel tratto che va da Viale Marino a Viale dei Saraceni, fino al confine con Capaci, peraltro già destinatari di un finanziamento.
Un’altra opera pubblica, inserita nel piano triennale, per un valore di circa 9 milioni di euro e con una buona fattibilità, riguarda la riqualificazione dell’intera cittadella sportiva del Comune di Isola delle Femmine e prevede la realizzazione di un campo da calcio, in erba sintetica, omologabile fino alla serie D, due piscine, un campo polivalente sotto tensostruttura, una palestra al chiuso, locali commerciali, parcheggi, ecc.
«L’ultima opera che ha attraversato diverse generazione, senza mai essere stata portata a compimento – ha dichiarato il Sindaco – è la messa in sicurezza del porto di Isola delle Femmine, iscritta in questo Piano triennale con il prezziario aggiornato, richiesto dall’Assessorato Infrastrutture, in quanto tale opera è prossima ad essere finanziata».
«Queste opere – aggiunge il consigliere Pagano – erano quelle inserite nel programma elettorale della lista civica CambiAmo Isola e hanno come obiettivo quello di rilanciare il territorio. La mancata approvazione di questo documento provocherebbe un arresto allo sviluppo di Isola».
Infine, ciliegina sulla torta, il Sindaco ha preannunciato, con soddisfazione, che, nel contratto istituzionale di sviluppo, sono entrati tre progetti riguardanti i tre scali di alaggio del Porto, che, ad oggi, sono in attesa di decreto di finanziamento definitivo, per un valore di circa 200mila euro a scalo.
Alla fine, quindi, sembra proprio che quanto ripetutamente sostenuto, finora, dal consigliere Bologna non sia assolutamente vero, dal momento che molti progetti sono stati elaborati e presentati dall’Amministrazione Nevoloso, la partecipazione ai bandi è avvenuta ed i finanziamenti sono arrivati o stanno per arrivare. Ciò che, invece, continuano a mancare sono le sue proposte serie e costruttive.
Di contro, le polemiche sterili e “perditempo”, quelle non mancano mai da parte sua.
Nonostante il consigliere Pagano abbia invitato i consiglieri di opposizione ad evitare sterili ostruzionismi ed a prendere coscienza della situazione, superando, per il bene di tutti i cittadini, le divergenze e la faziosità politica, tuttavia, il piano triennale viene approvato solo a maggioranza, col voto favorevole del gruppo CambiAmo Isola e dei due consiglieri del gruppo Misto, Piero Rappa e Rossella Puccio. Bologna & company esprimono voto contrario.
Il novello Nabucodonosor…
Quasi a voler ripristinare l’antico principio di rivalsa sancito dall’ormai superata legge del taglione (“Occhio per occhio, dente per dente”), il consigliere “perditempo” si è giustificato, recriminando al consigliere Pagano ed al sindaco Nevoloso di aver agito alla stessa maniera di fronte agli atti presentati dalla sua passata amministrazione, quando essi facevano parte della minoranza consiliare.
Tuttavia, ad onor del vero, occorre precisare che, quando, nella precedente legislatura, l’opposizione, di cui Nevoloso e Pagano facevano parte, esprimeva voto contrario, questo non comprometteva minimamente l’approvazione delle delibere e dei bilanci dell’Amministrazione Bologna, che, all’epoca, deteneva anche la maggioranza consiliare (10 contro 5).
Invece, in questi due anni, le scelte nonché il voto contrario di Bologna e dei suoi consiglieri, hanno influito profondamente sull’approvazione delle proposte presentate dall’Amministrazione Nevoloso in consiglio comunale, dal momento che i consiglieri di “Un’altra Isola…Sì” erano numericamente in maggioranza (7 contro 5) e, pertanto, molte delibere non sono state approvate.
Da ricordare, per esempio, il danno provocato alle tasche dei cittadini, a causa della mancata approvazione, da parte del gruppo consiliare afferente a Bologna, dell’emendamento TARI, proposto dal Sindaco il 31 Agosto scorso, che prevedeva di ripartire, in maniera più equa, il carico TARI (il 65% sui cittadini ed il 35% sulle utenze non domestiche).
«Ci vogliono due anni per imparare a parlare e cinquanta per imparare a tacere. E’ solo quando riesci a “tacere”, evitando discussioni inutili, che mostri la tua saggezza e la tua intelligenza» (Luciano De Crescenzo).
Daniele Fanale