4 Novembre 2024
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Johnnie Walker: demolita la vecchia struttura. Ma da chi e perché?

Da una settimana leggiamo in tutte le testate giornalistiche palermitane della demolizione dell’immobile dove si trovava il bar Johnnie Walker di Carini.

Tutti a rammentare e ricordare degli appuntamenti del passato, dei caffè, dei cornetti all’alba, dei “ci vediamo al Johnnie Walker…”.

Il bar della “Rotonda” nel 1967

Nessuno che però abbia approfondito un minimo del perché si stesse demolendo la struttura e soprattutto chi lo stia facendo; limitandosi al classico copia ed incolla del sibillino comunicato stampa del sindaco Monteleone.

Siccome noi siamo male abituati, ovvero non viviamo lo stress dei like e della “notizia prima di tutti”, abbiamo approfondito le informazioni, abbiamo chiesto più notizie, ce la siamo presa comoda.

Ma oggi possiamo raccontarvi cosa sta succedendo nel sito e magari cosa gli riserva il futuro.

La storia della “Rotonda”

La storia della “Rotonda” inizia nel 1966, quando la Commissione Edilizia Comunale approvava la richiesta del sig. Pipitone per la costruzione di un edificio da adibire a Bar in prossimità dello svincolo di Carini dell’autostrada Palermo – Punta Raisi.

Nel settembre del 1967  il locale riceve il nullaosta sanitario per l’agibilità ma, già appena costruito, viene realizzato il primo abuso edilizio di ampliamento, per il quale viene presentata istanza di sanatoria a termini di legge.

La “Rotonda” nel 1968

Il bar intanto era diventato salumeria ed anche carnezzeria e viene presentato un progetto dettagliato per sanare la struttura.

Seguono tutta una serie di ampliamenti abusivi, puntualmente contestati e verbalizzati dai Vigili Urbani, e varie istanze di sanatoria e valutazioni erariali richieste dal Comune per regolarizzare gli abusi.

La sua collocazione proprio all’uscita autostradale negli anni lo fece diventare immediatamente il punto di ritrovo più semplice da individuare ed il piccolo bar anonimo del 1967 era ormai diventato il Johnnie Walker, una sorta di istituzione ad ovest di Palermo, una sorta di alter ego del Baby Luna ad est della città.

La struttura continua a crescere e nuovi locali vengono realizzati lato valle, nascono il supermarket, la panineria, la parafarmacia, l’edicola, il mangimificio, il ristorante. Un vero e proprio centro commerciale,

Inizia un lungo scambio burocratico tra proprietari e Comune di Carini, tra autorizzazioni, pareri, nulla osta… sino ad arrivare al 2013 quando tutto viene sequestrato dopo la scoperta di presunti allacci abusivi degli scarichi fognari alla rete di smaltimento delle acque bianche dell’ASI.

La chiusura del 2013

La protesta dopo la chiusura del 2013

Allora lo scrivemmo, nel luglio 2013, che c’erano dei punti oscuri e delle strane procedure. Perplessità che abbiamo ribadito nel novembre 2013 in altro articolo con i dettagli delle stranezze di quanto accaduto al Johnnie Walker ed alle altre attività.

Alla fine tutti assolti

Stranezze che alla fine si sono concretizzate nelle varie fasi dei processi scaturiti da quel procedimento, conclusisi nel novembre 2020 con le prime assoluzioni e nell’aprile del 2022 con l’assoluzione per prescrizione di 17 indagati per gli scarichi abusivi e 5 assoluzioni nel merito, dopo aver rinunziato alla prescrizione, di funzionari pubblici a suo tempo rinviati a giudizio.

Le demolizioni in corso in questi giorni prendono il via da una serie di procedimenti amministrativi avviati nel 2016 dall’amministrazione Monteleone, con il diniego della sanatoria edilizia a seguito della condanna definitiva per mafia di Angelo Pipitone.

Alle ordinanze di demolizione i proprietari delle aree, eredi del defunto Angelo Pipitone, hanno opposto 2 distinti ricorsi presso il TAR di Palermo (sentenze n° 10 e n° 15) chiedendo l’annullamento dei provvedimenti.

Al rigetto delle istanze hanno poi presentato appello al CGA (Consiglio di Giustizia Amministrativa) della Sicilia, ambedue respinti con le Ordinanze cautelari 842 e 844 del 9/9/2021.

Intanto, con dispositivo del Tribunale di Palermo del 22/04/2022, dopo quasi 10 anni dal sequestro finito con un nulla di fatto come prima raccontato, venivano dissequestrate le aree, che tornavano così nella disponibilità del Comune.

Senza attendere il giudizio di merito, con la Delibera di Giunta n° 73 del 13/05/2022 l’amministrazione Monteleone procedeva nel progetto di demolire le strutture e realizzare un progetto di “riqualificazione urbana” sull’intera area.

“La gatta frettolosa…”

Bisognerebbe fare maggiore attenzione ai vecchi proverbi, che ricordano che “la gatta frettolosa fa i gattini ciechi…“; e bisognerebbe ascoltare un po’ di più i funzionari pubblici che firmano gli atti assumendosene la responsabilità.

Il 6 giugno 2022, meno di un mese dopo la Delibera di Giunta (ciò significa che si sapeva già dell’udienza fissata), il TAR di Palermo con la Sentenza 1838/2022 ribaltava tutto, annullando l’inottemperanza alla demolizione sancita con le Ordinanze n° 89-90-91-92-93 del 2021 e restituendo i beni ai proprietari.

A demolire sono i proprietari, non il Comune

Sono i proprietari che stanno demolendo in questi giorni la struttura più grande, quella dove si trovavano il bar, la carnezzeria e la salumeria, ottemperando all’0rdinanza emanata dal comune e mantenendo così la proprietà dell’area.

A norma di legge, rispettando vincoli e distanze, potranno ricostruire una struttura più piccola, che a questo punto si troverà al centro di una piazza che realizzerà il comune, grazie al contributo ottenuto per la demolizione e sistemazione dell’area e visto che non sta affrontando nessuna spesa per la demolizione e smaltimento dei materiali.

Così finalmente Carini avrà un degno biglietto di presentazione da mostrare a chi arriva dall’autostrada, sperando che non rimanga abbandonato ed anonimo come la grande “rotonda” realizzata in occasione della sistemazione dello svincolo funzionale al centro commerciale; dedicata al Beato Pino Puglisi e dimenticata.

Ambrogio Conigliaro

Giornalista pubblicista, guida AIGAE ed esperto di educazione ambientale, nel 2005 fondo Il Vespro dopo aver collaborato per anni con Carini Oggi. Lavoro per Legambiente nella Riserva Naturale Grotta di Carburangeli.

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