Giochiamo a nascondino?
Riceviamo e pubblichiamo integralmente un nuovo Comunicato Stampa del Gruppo di Minoranza del Consiglio Comunale di Carini, ad eccezione della Consigliera Maria Laura Alamia (così c’è scritto e così pubblichiamo), su quanto sta accadendo in Consiglio Comunale a Carini.
A noi rimane il dubbio, e penso anche ai nostri lettori, di riuscire a capire chi stia in “maggioranza” e chi in “minoranza” in questo strambo Consiglio Comunale di Carini.
Sarebbe interessante se i diretti interessati lo spiegassero ai cittadini carinesi, sempre più confusi e sempre più lontani dalla cabina elettorale, come confermano i dati delle ultime Elezioni Comunali dove a primo turno votò il 46,58% degli elettori ed al ballottaggio il 32,06%, in pratica meno di 1 elettore su 3 e meno di 1 cittadino carinese su 4 (n.d.r.).
In considerazione del fatto che da settimane l’amministrazione comunale è scomparsa, e che da pari periodo la prima commissione non si riunisce, il Consiglio Comunale non viene convocato, possiamo solo registrare una strategia di insabbiamento e comportamenti come chi gioca a nascondino, per sfuggire la cruda realtà.
Il neopresidente del Consiglio si nasconde dietro una finta appartenenza alla minoranza, quando invece il PM Palazzolo (da bravo avvocato) lo ha definito in organico al gruppo di Monteleone, ancor prima delle ultime elezioni comunali, in palese posizione contraria rispetto alla compagine dove si è candidato ed è stato eletto.
Compagine di centro destra, lo stesso secondo noi si è smarrito.
Il braccio destro del presidente del Consiglio, munito di ginocchiere di lewinskyana memoria, inginocchiandosi davanti ai suoi elettori, racconta che lui non è cambiato e rimane all’opposizione di sé stesso, nascondendosi dalla realtà dei fatti.
Il sindaco si nasconde dietro la vicenda Rag. Pavone, autoescludendosi dalla questione per competenza (ma la verità la sanno pure le mura del palazzo), per evitare la questione bilancio, che in Consiglio non arriva.
Quando arriverà, già’ si sa’ che arriverà magro e privo delle emorragie finanziarie, che si sono abbattute sull’ente comunale.
Una, fra tutte, i numerosi decreti ingiuntivi arrivati dopo l’attività della Commissione Straordinaria che ha gestito il dissesto.
Queste somme verranno escluse dalle passività e portate a debito fuori bilancio, successivamente saranno reinserite come eventi sopraggiunti improvvisamente fuori dall’attività di programmazione.
Bugia!!!
Perché si sanno da anni ma non si ha il coraggio di contabilizzarle in bilancio, perché automaticamente significherebbe default.
In più avete visto un bilancio, che possa definirsi tale, senza che tenga conto dei residui attivi e passivi dell’anno precedente?
È come dire vediamo cosa resta e poi programmiamo, qui si programma senza sapere cosa realmente è’ rimasto e cosa si è speso oltre. Confidiamo in un linguaggio semplice alla portata di tutti.
Gli Asinelli con la scusa del mare mosso si sono nascosti e non sono venuti alla sagra.
Una parte dei consiglieri di maggioranza si nasconde dietro altri consiglieri di maggioranza, incolpando a scarica barile questi ultimi, per gli inciuci dell’ultimo periodo.
Gli stessi però riferiscono ai propri elettori, che il baricentro politico locale è cambiato ma loro non se ne sono accorti.
Lo smemorato omeopatico, si nasconde dietro le calunnie fatte alla vera opposizione per non pagare quanto dovuto al Comune e rimanere in carica, creando confusione e maldicenze gratuite.
Alcuni funzionari si nascondono dietro l’opportunità di una municipalizzata, embrione di un carrozzone, come le più conosciute e famigerate, ATO, APS, etc… etc….
In fine dopo il “nascondino” passeremo alla “muffa”, tipico gioco di strada dove ognuno cerca di attaccarla (muffa appunto) all’altro concorrente.
Ecco cosa registra l’opposizione carinese, privata dei luoghi deputati a rappresentare le istanze di chi si oppone a questo degrado istituzionale.
La minoranza consiliare, in opposizione a Monteleone, è disponibile ad un confronto per discutere dei veri problemi del Comune. La stessa non ha timore dei toni velatamente minatori continuamente propinati, da post vuoti strumentali e privi di contenuto.
Il Gruppo di Minoranza in Consiglio Comunale, ad eccezione della Consigliera Maria Laura Alamia.