6 Dicembre 2024
CariniCronacaPrimo piano

Carini terra di nessuno.

Scriveva il geografo arabo Idrisi nel XII secolo: “Carini, terra graziosa e bella…” descrivendo la bellezza e la ricchezza di questo piccolo borgo a poca distanza da Palermo. Quella stessa Carini che oggi è terra di nessuno, senza regole, senza sicurezza, che sta vivendo uno dei peggiori periodi della sua millenaria esistenza.

Inutile stare qui ad analizzare le colpe, perchè tanto le avverse fazioni di tifoseria politica si ribatterebbero le colpe l’un l’altra.

Di certo l’abbandono del centro storico di Carini da parte dei suoi storici abitanti, attratti dallo spostarsi a valle nelle nuove migliaia di villette costruite negli ultimi 30 anni, ha contribuito prima alla desertificazione commerciale del paese vecchio, grazie anche alla trasformazione di parte dell’area industriale in area commerciale con la costruzione di decine di centri commerciali di varie dimensioni, e poi all’insediamento nello stesso centro di famiglie attratte dagli affitti bassissimi se non dalla possibilità di occupare abusivamente interi stabili.

Gli alloggi popolari occupati

La costruzione di centinaia di alloggi popolari, in seguito in buonissima parte occupati da nuclei familiari proventienti dallo ZEN 2, ha attratto a Carini elementi dediti all’arte di arrangiarsi, trasformando così un tranquillo paese, dove sino a 30 anni fa ci si conosceva praticamente tutti, in un sobborgo metropolitano in stile newyorkese.

Se all’arrivo di massa di questi elementi aggiungiamo le decine di “allentamenti” subiti dal Codice Penale nello stesso periodo di tempo, per evitare il carcere a “qualcuno” o a qualche “amico degli amici”, ha portato a far si che moltissimi reati minori, quelli più sentiti dalla popolazione come furti, rapine, danneggiamenti, non beneficiassero più della custodia cautelare immediata, che scatta soltanto per i reati con pene che superano i 3 anni o, in caso di reiterazione del reato (lo stesso reato ripetuto più volte nel tempo) una condanna a 4 o 5 anni di carcere.

Considerato che per arrivare ad una sentenza definitiva per un reato passano anni e che spesso scatta la prescrizione (anche questo grazie a leggi e leggine fatte apposta per impedire a “qualcuno” di finire in carcere) il risultato lo vediamo sotto i nostri occhi ogni giorno.

A Carini 4 furti di auto al giorno di media

Ed è così che a Carini siamo arrivati alla eccellente media di 4 furti di auto al giorno, alla sistematica rottura delle colonnine/parcomentri delle contestatissime (ed in buona parte fuori legge, anche queste) strisce blu nel Centro Storico, ai continui atti di vandalismo nei confronti della “cosa pubblica”: piante divelte, vasi distrutti, panchine distrutte, ecc…

La micro criminalità giovanile impazza e l’unica risposta sembra arrivare dalla Chiesa che attraverso i catechisti ed i Gruppi Scout cercano di arginare la mancanza del sostegno pubblico.

Il massimo di quanto descritto prima lo abbiamo provato in questi ultimi giorni.

Le colonnine/parcometri vandalizzate ogni giorno

Dopo la vandalizzazione e distruzione di ben 5 colonnine per il pagamento dei ticket di sosta nelle strisce blu, i Carabinieri hanno perquisito l’abitazione di un personaggio noto non solo a loro, trovandogli in casa ben 4 delle 5 colonnine vandalizzate.

Processato per direttissima è stato rimandato a casa senza alcun provvedimento restrittivo. Curiosamente un paio di giorni dopo sono state distrutte la colonnina di Piazza Duomo angolo Corso Umberto I e quella collocata a pochi metri dal Palazzo Comunale, ambedue con tanto di telecamere di videosorveglianza.

Si è rischiata una strage

Venerdì sera, 14 giugno, ennesimo furto di auto, questa volta intercettato da una volante dei Carabinieri che subito si mettono all’inseguimento del mezzo. Gli autori del furto imboccano la via Torretta ed a causa dell’alta velocità perdono il controllo del mezzo capottando ed investendo alcune auto.

Dall’abitacolo fuoriescono i 2 autori del furto: uno riesce a fuggire correndo via, il secondo viene “placcato” da uno dei Carabinieri della volante ed arrestato.

L’evento viene ripreso da una telecamera di sorveglianza e le immagini raccontano come si sia sfiorata una vera e propria tragedia.

Levacci i manietti…

Anche i primi passanti si fermano e riprendono, increduli, quanto sta accadendo sotto i propri occhi: arrivano parenti e amici dell’arrestato, che intanto è stato posto in sicurezza ammanettato dentro la volante, ed inizia una vivace discussione con i Carabinieri che rasenta l’inverosimile oltre che l’oltraggio.

Ovviamente i video finiscono in rete con i relativi commenti i quali, non ci crederete, non sono tutti contro i 2 autori del furto. Leggeteli guardando e ascoltando le immagini al seguente Link

Incidente… sul lavoro

Voci di corridoio addirittura raccontano che i legali dei 2 improvvidi autori del furto hanno minacciato di denunciare i Carabinieri autori dell’arresto, accusandoli di essere loro stessi la causa dell’incidente. Se non avessero inseguito l’auto in fuga, i 2 non si sarebbero spaventati e non sarebbero incorsi in questo INCIDENTE SUL LAVORO…

 

 

Ambrogio Conigliaro

Giornalista pubblicista, guida AIGAE ed esperto di educazione ambientale, nel 2005 fondo Il Vespro dopo aver collaborato per anni con Carini Oggi. Lavoro per Legambiente nella Riserva Naturale Grotta di Carburangeli.

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