Un presidio per dire no al piano regionale per gli inceneritori in Sicilia
Palermo, 28 novembre 2024
Si è tenuto ieri mattina davanti il Palazzo d’Orleans, sede della Regione Siciliana, un presidio organizzato dal comitato della Rete Sicilia Pulita per dire no al piano dei rifiuti e ai termovalorizzatori approvato dalla Deliberazione n. 391 del 21 novembre 2024, con la quale la Giunta Regionale ha adottato l’”Ordinanza del Commissario straordinario per la valorizzazione energetica e la gestione del ciclo dei rifiuti”, cioè il nuovo Piano che apre la strada agli inceneritori.
Numerose tra associazioni ambientaliste, sindacati, partiti politici, associazioni di tutela dei diritti dei consumatori, associazioni di volontariato e promozione sociale, sindaci e cittadinanza si sono riunite davanti la sede della Regione Siciliana per esprimere il proprio dissenso al Piano regionale varato dall’attuale Governo Schifani.
Il Piano prevede la costruzione di due termovalorizzatori pubblici, uno a Bellolampo, Palermo e uno nell’ area industriale di Catania. Entrambi gli impianti, che avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate l’anno e produrranno 50 Megawatt di energia, costeranno 800 milioni di euro e sono stati già finanziati con l’accordo di sviluppo e coesione firmato lo scorso giugno.
Un progetto, quello appena approvato dalla Regione Siciliana, che colliderebbe con la volontà di tanti siciliani contrari alla realizzazione di inceneritori sull’isola, così come sottolineato da Ramon la Torre, segretario cittadino di Rifondazione Comunista Palermo.
“Il piano regionale di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta Schifani, rappresenta il fallimento della classe dirigente siciliana degli ultimi decenni. L’incapacità di pensare un futuro per una Sicilia pulita, libera da inceneritori e discariche, che punti al recupero e al riciclo in linea con le migliori direttive europee che attraggono anche finanziamenti ed ingenti investimenti, sta tutta in quel piano.
Palermo darà battaglia, non permetteremo che l’inceneritore di Bellolampo avveleni interi quartieri come Borgonuovo, Cep e Strasburgo e con ripercussioni su aree ancora più vaste. Ove sorgono gli inceneritori vi sono aumenti esponenziali di tumori e malformazioni. Lotteremo per una Sicilia pulita e saremo già in piazza giorno 27 novembre sotto Palazzo D’Orleans a Palermo con decine di altre organizzazioni dell’isola.
Questo piano è intimamente legato alla volontà del sindaco di Palermo Roberto Lagalla di voler privatizzare le società che offrono servizi al cittadino, e agli interessi dei privati che hanno manifestato disponibilità all’acquisizione vincolandola alla realizzazione degli inceneritori. Stiamo costruendo un fronte unitario anche contro questa sciagurata avventura lagalliana”.
Michelangelo Marino