15 Maggio 2024
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Terrasini: si inaugura la mostra sulla Grande Guerra

guerra-1I primi fanti il 24 maggio: così recitava una strofa della famosa canzone del Piave: e infatti appena un giorno dopo la dichiarazione di guerra all’Austria – Ungheria, iniziavano le movimentazioni di truppe italiane sul fronte. Terrasini, grazie all’accurato lavoro dell’associazione così per passione, direzione artistica di Ino Cardinale, offre al pubblico un’interessantissima mostra celebrativa del centenario della Grande Guerra, l’ultima guerra dove si combattè l’estenuante conflitto in trincea, che causò milioni di morti. Una guerra per l’unità italiana a cui la Sicilia diede un alto contributo. Il 24 luglio 1915, cent’anni fa, moriva sul Carso, il giovane sottotenente terrasinese Vincenzo Madonia, prima medaglia d’oro al valor militare della guerra, riconoscimento dato il 27 ottobre. “Già distintosi nei combattimenti dal 21 al 23 luglio 1915 a Polazzo, per audacia e sprezzo del pericolo, nella notte del 24 diresse il taglio dei reticolati nemici, nei quali riuscì a far aprire un varco, e l’indomani vi entrò per primo con grande ardire e slancio alla testa della sua compagnia, cadendo due volte mortalmente colpito e continuando fino all’ultimo ad incitare i suoi”. Bastano queste parole, per dare una motivazione alla mostra, che resterà aperta sino all’8 novembre.

guerra-21Sull’importanza della mostra citiamo e facciamo nostro il commento di Maurizio Castellano:”Dobbiamo riconoscenza all’associazione ” Così, per… passione ” con in testa gli organizzatori Ino Cardinale e Adalberto Magnelli, perchè ci obbligano a pensare, a riflettere. E’ passato un secolo, da questo grande evento, e cosa ci rimane, in concreto, oggi ? A parte qualche monumento eretto, che distrattamente ormai guardiamo di sfuggita ? La memoria di ciò che è stato. I valori. Il dovere verso la nostra terra, il sacrificio, fino a dare la vita, il bene più prezioso. E Terrasini ha contribuito, offrendo il proprio sangue alla causa della Patria. Senza dimenticare chi, poi, è riuscito a tornare portandosi addosso per tutta la vita, ferite inguaribili, ricordi atroci incancellabili. Ora di fronte a tutto questo la nostra coscienza come si pone. Ci sentiamo a posto con noi stessi? Siamo sicuri di aver fatto tutto quanto era possibile fare? Oppure, anche noi, abbiamo preferito non guardare, volgere il nostro sguardo da un’altra parte,e permettere che la disonestà, corruzione, malaffare si insinuasse nella nostra vita sociale senza mai opporci, senza mai ostacolare, chi commetteva, con la nostra indifferente connivenza, il male.”

Antonio Catalfio

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