Bomba del Tg5 sul Museo di Terrasini: “più impiegati che anfore e carretti”


Deflagra come una bomba al plastico un servizio del Tg5 nazionale sugli sprechi della Regione Sicilia. “15000 dipendenti che costano un miliardo l’anno”, e come simbolo di spreco ed inefficienza viene additato il Museo Regionale Naturalistico e del Carretto siciliano di Terrasini: “Eccolo qui il museo fantasma di Terrasini, – irrompe la voce del giornalista nel notiziario – questo splendido edificio dell’ottocento sul lungomare della cittadina in provincia di Palermo, dove funzionari ed impiegati sono più dei carretti e delle anfore antiche, che fra l’altro non si possono riprendere; i controlli sono serrati, qui infatti c’è un piccolo esercito di custodi, 45 dipendenti in tutto, un elenco che comprende anche due dirigenti; agli Uffizi, tanto per fare un esempio c’è solo un direttore. E poi 8 funzionari, 20 istruttori, 10 collaboratori, e 5 operatori. Nonostante tanto personale questo però è il museo meno conosciuto d’ Italia. Nel 2014 i visitatori di palazzo d’Aumale sono stati appena 6601 per un incasso totale di 6118 euro, davvero poco rispetto a quanto costano complessivamente gli uffici distaccati della regione Sicilia come appunto il museo fantasma di Terrasini”.

Il servizio di Angelo Mangano poi accenna ad altre realtà periferiche della Regione Sicilia per concludere con la bordata finale: “In più lavorano tutti nei rispettivi Comuni di residenza, insomma casa e bottega, ma ora rischiano di essere trasferiti”. Un museo atipico quello di Terrasini, nato nel 1980 come museo civico. Non appena il Comune di Terrasini acquistò l’antico Palazzo d’Aumale il museo venne regionalizzato, con un’inusuale convenzione tra l’ente locale e la Regione che di fatto, cedette in comodato gratuito un bene culturale assai amato dalla popolazione locale: costruito da Luigi Grifeo, principe di Partanna, venne acquistato dal duca Henri d’Aumale che completò la costruzione con il corpo centrale. Dalla tenuta dello Zucco e da Palazzo d’Aumale, partiva per tutto il mondo lo “Zucco Wine” un moscato giallo di squisita fattura. Una grande porzione della tenuta dello Zucco, in territorio di Carini, è stata recentemente acquistata dal presidente del Palermo, Maurizio Zamparini per farne il centro sportivo della squadra.

Ritornando al servizio che getta pesanti ombre sulla gestione dei beni culturali in Sicilia, sembra però che ci sia una, neppure tanto sottile, visione stereotipata sugli sprechi della Sicilia e sul pubblico impiego, additato come facile bersaglio. Ma i numeri e gli incassi del museo di Terrasini sono impietosi. Non permettere le riprese degli interni è ancora una volta un errore madornale, perché avrebbe mostrato in tutta Italia l’importanza delle collezioni custodite. Ma già dieci anni fa era stato impedito alla troupe di Linea Blu, accompagnata dall’allora sindaco Antonio Randazzo, l’accesso alle collezioni del Museo e financo all’atrio, per l’assenza della direttrice. Ce lo ricorda Alessandro Catalfio, che con Andrea Amitrano, nel 2003 aveva fondato un seguitissimo blog locale “Il granrifiuto“. Ecco il link del servizio andato in onda su Tg5 www.video.mediaset.it/video/tg5/servizio/chi-troppo-chi-niente_556741.html