10 Settembre 2024
CariniCronaca

Marinalonga: la rivincita di Don Chisciotte e Sancho Panza

Il Comune vince il primo round al TAR contro il ricorso dei Condomini di Marinalonga Ville, rigettata la richiesta di sospensione di alcuni provvedimenti messi in atto dagli uffici comunali per la proprietà di un tratto di lungomare di Carini, da 60 anni precluso ai carinesi. 

Uno a zero e palla al centro, visto che siamo freschi di Mondiali di Calcio, in attesa che la partita vada avanti. 

Don Chisciotte e Sancho Panza

Ma cosa c’entrano Don Chisciotte e Sancho Panza? I 2 personaggi, capolavoro assoluto della letteratura europea e mondiale inventati da Miguel De Cervantes? 

È un appellativo dispregiativo che qualche “buontempone” ha voluto associare allo scrivente ed all’ormai amico Franco Marrone quando, ormai 7 anni fa, casualmente ci ritrovammo sulla stessa battaglia. Evidentemente chi coniò l’allusione non conosce bene il significato dei personaggi e la metafora che essi rappresentano. 

Io da neoeletto Consigliere Comunale, lui da cittadino che chiedeva il rispetto di un diritto negato. Lui impulsivo e reattivo, io più “monaco zen” … 

Le battaglie in Consiglio Comunale a Carini

Nel settembre 2016 portai la richiesta di rispetto delle regole all’interno del Consiglio Comunale, con una interrogazione all’Amministrazione Comunale per sapere quali fossero le intenzioni della stessa in merito alla questione Marinalonga, area potenzialmente pubblica ma da decenni chiusa ed asservita ad un gruppetto di privilegiati. 

La grotta azzurra di Marinalonga

Quella sera il Consiglio Comunale votò all’unanimità l’avvio del procedimento (qui il link del video) per l’acquisizione delle strade di Marinalonga, quali strade comunali così come previsto dalle norme di legge. Nell’aprile 2017 se ne tornò a discutere in Consiglio Comunale, vista l’imminente stagione estiva ed il silenzio dei provvedimenti.

Finalmente a fine giugno 2019, dopo un ulteriore sollecito in Consiglio Comunale (qui il link della seduta) le prime lettere interlocutorie con i “proprietari” di Marinalonga, dopo decine di solleciti, altri interventi in Consiglio ed infine note inviate agli uffici, preambolo a potenziali denunce per inadempienza. 

Ma finalmente qualcosa si è smosso ed il 2022 è stato finalmente l’anno in cui si sono cominciate ad avviare le procedure per sanare un caso che ricorda tanto un grande successo di Lucio Battisti: “Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi”. 

L’Ordinanza 750/22 del TAR di Palermo

Il TAR di Palermo con l’Ordinanza n° 750 del 20 dicembre 2022 ha messo un primo importante paletto sulla questione, respingendo la richiesta di sospensione cautelare in attesa del giudizio di merito al ricorso presentato dai Condomini di Marinalonga contro una serie di ordinanze emanate dalla Ripartizione X del Comune di Carini a partire dal novembre 2021 

In pratica il Comune di Carini ha finalmente attivato tutte le procedure di legge per chiedere che venga rispettato quanto previsto nel lontano 1968, quando i fratelli Longo acquistarono un vasto appezzamento di terreno agricolo e vi costruirono una sessantina di ville, pur in assenza del Piano Regolatore ma nel rispetto di quanto prevedeva la legge edilizia dell’epoca, impegnandosi a cedere gratuitamente al Comune di Carini tutte le opere di urbanizzazione (strade, parcheggi, illuminazione, ecc.…) realizzate ed impegnandosi a non venderle o cederle a nessun altro.  

Curiosamente pochissimi anni dopo, gli stessi, hanno avviato una serie di procedure di cessioni, nuove edificazioni, modifiche, non proprio rispettando quanto previsto dagli accordi. Ed appena il Comune ha chiesto il rispetto di quanto sottoscritto gli eredi e coloro che a suo tempo e dopo avevano acquistato lotti e servizi annessi, hanno pensato che non fosse il caso. 

Per questo da qualche anno ad ogni azione intrapresa dal Comune sono seguite liti giudiziarie, una vera e propria battaglia a suon di carte bollate che ha visto coinvolti vari tribunali palermitani, dal TAR ai tribunali civili e penali. 

La “notevole esposizione mediatica”

Per difendere i propri diritti, quindi quelli di tutti i cittadini di Carini, il Comune di Carini lo scorso 30 novembre, con la Delibera di Giunta n° 166, ha chiesto, vista la “notevole esposizione mediatica” (vedi le puntate de LE IENE di aprile 201813 dicembre 2022), la collaborazione di un avvocato esterno, l’avvocato Vittorio Fiasconaro, che in 15 giorni è riuscito ad integrare e presentare opposizione al ricorso presentato dai Condomini di Marinalonga difesi dagli avvocati Algozini e Blandi.

L’Ordinanza 750 del TAR smonta punto per punto la richiesta di sospensione cautelare presentata dai Condomini e che fa riferimento ai vari ricorsi presentati in questi mesi in varie integrazioni.

Ma cosa hanno scritto i giudici del TAR?

Nell’ordine, il TAR scrive che “non sussistono i presupposti per la concessione dell’invocata misura cautelare, avendo riguardo al fumus boni iuris e al dedotto, ma non liquido, danno grave ed irreparabile prospettato“:

  • di riconoscere il Condominio Marinalonga Ville quale soggetto legittimato a ricevere la richiesta della cessione delle opere primarie di urbanizzazione, essendo lo stesso titolare di Codice Fiscale, concessione demaniale per l’uso del tratto di costa antistante le ville e deputato alla manutenzione delle strade; rigettando così una delle motivazioni addotte, ovvero che il condominio non aveva alcuna competenza in merito.
  • Che l’atto d’obbligo a cedere le strade al Comune quando questi le avesse richieste e senza una definizione temporale per farlo, obbligandosi altresì a non cederle a terzi è richiamata espressamente nelle licenze edilizie rilasciate in seguito al predetto atto, quindi la contestazione mossa dal Comune alla mancata cessione pare corretta.
  • Nel 1972 i 3 fratelli Longo con la cessione delle aree in enfiteusi alla società Falconara contravvenivano all’atto d’obbligo stipulato 4 anni prima e nel 1988 prima concentravano i diritti su uno soltanto dei fratelli ed alla moglie, successivamente nel 1998 questi ultimi affrancavano, ovvero cedevano totalmente, alla società Falconara la piena proprietà, in violazione dell’atto d’obbligo del 1968.
  • Nel 2013 la società Falconara contestava per via giudiziaria ai condomini di Marinalonga Ville la collocazione di un cancello che impediva l’accesso alla via Marinalonga, interrompendo di fatto qualsiasi pretesa di “usucapione ultraventennale” intrapresa poi nel 2017 dagli stessi condomini, tant’è che nel 2019 è stato necessario un atto transattivo con l’esborso da parte dei condomini di 200.000 euro che i secondo il Collegio del TAR  “comprova la sussistenza (si potrebbe dire la dissimulazione) di un vero e proprio atto di compravendita a prestazioni corrispettive tenuto conto del pagamento (a corrispettivo) di un prezzo da parte dei proprietari del Condominio di Marinalonga per la proprietà delle strade dell’urbanizzazione primaria…“.
L’area di Marina Longa – Costa Verde oggi

Scrivono, ancora, i giudici del TAR, richiamando sentenze del Consiglio di Stato: “… secondo la giurisprudenza amministrativa, parimenti condivisa, non può efficacemente eccepirsi la prescrizione decennale degli obblighi assunti con la convenzione di lottizzazione, qualora, mediante l’assunzione di un impegno irrevocabile alla cessione gratuita ed alla realizzazione di opere di urbanizzazione da parte dei proprietari, sia consentito al Comune di riservarsi di accettare le opere di urbanizzazione realizzate: tali clausole, configurando e modulando le reciproche obbligazioni, infatti, assumono il significato sostanziale di una rinuncia alla prescrizione, poiché è stato conferito al Comune, senza alcun termine di decadenza, di determinarsi in merito alla valutazione dell’adempimento convenuto“.

Tradotto in linguaggio corrente, visto che nell’atto d’obbligo del 1968 i 3 fratelli Longo si erano obbligati a cedere gratuitamente le strade al Comune quando questi le avesse richieste, senza definire un termine certo e si erano altresì impegnati a non cedere a nessuno le aree dove erano state realizzate le strade, oggi non possono pretendere alcuna prescrizione.

Ed ora che succede?

L’Ordinanza non mette la parola fine alla vicenda, ma di certo segna il passo ad una interpretazione lineare di norme non solo di urbanistica, ma anche di diritto, intervenendo su una enfiteusi fatta (1972) dai 3 fratelli nei confronti di una società i cui soci sono gli stessi 3 fratelli che alcuni anni dopo vedono 2 fratelli cedere (1988) tutto al terzo fratello ed alla moglie e che a loro volta riscatteranno l’enfiteusi per vendere la società ad altri (1998).

In questo “giro-giro-tondo” di atti l’obbligo di non cedere le strade, sottoscritto nel 1968 dai 3 fratelli Longo e trascritto nei registri immobiliari della Conservatoria di Palermo, viene per così dire “dimenticato”.

I Condomini hanno già annunciato un ennesimo ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa C.G.A. per tentare di ribaltare il giudizio del TAR, e sarà di nuovo battaglia.

Delle vicende successive e precedenti a quanto raccontato sopra vi diremo in altri articoli, intanto: “Ci sarà pure un giudice a Berlino!“.

Ambrogio Conigliaro

Giornalista pubblicista, guida AIGAE ed esperto di educazione ambientale, nel 2005 fondo Il Vespro dopo aver collaborato per anni con Carini Oggi. Lavoro per Legambiente nella Riserva Naturale Grotta di Carburangeli.

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