Isola, il “Garum” della discordia: “fritto misto” in salsa di pesce putrescente
Durante la seduta consiliare del 29 luglio 2024, si è votato in merito alla proposta di iscrizione di una variazione in bilancio (con conseguente istituzione di nuovi capitoli), necessaria per l’acquisizione di un finanziamento regionale di 10 mila euro, ottenuto dal Comune di Isola delle Femmine da parte dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, per la realizzazione della manifestazione “” (inserire locandina Garum).
L’evento estivo
L’evento, organizzato dall’Associazione Freedom, si è svolto in due giornate: il 7 luglio, alle ore 21.30, è andato in scena al Piano Ponente, sotto la direzione artistica di Salvo Melia, uno spettacolo musicale intitolato “Musicall” .
Invece, l’8 luglio, alle ore 16, presso il Saracen Hotel, ha avuto luogo un convegno sulla produzione del garum, una salsa a base di interiora e scarti di pesce molto apprezzata dai Romani, preparata all’interno di appositi impianti (vasche), i cui resti sono stati rinvenuti proprio sull’Isolotto.
L’incontro, oltre alla presenza del sindaco Nevoloso, ha visto la partecipazione di Ferdinando Maurici, Soprintendente del Mare, e dell’archeologo Roberto La Rocca. Insomma, una manifestazione a carattere culturale, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio archeologico e storico-naturalistico del nostro paese.
Chi non risica… rosica
Sembrava che l’argomento portato in Consiglio comunale fosse di semplice ed ordinaria amministrazione, ma il consigliere Bologna, quando meno te lo aspetti, riesce sempre a sorprenderti.. in negativo! È più forte di lui. Quando si tratta di finanziamenti reperiti dall’Amministrazione Nevoloso per il bene del territorio e della collettività non ce la fa proprio a non rosicare.
E, avendo lui la maggioranza numerica in Consiglio comunale, spesso, più per stizza che per ragioni effettive, porta avanti un ostruzionismo politico ad oltranza, avallato dai suoi consiglieri di opposizione che, “programmati” al pari di robot androidi, lo seguono a ruota, senza nemmeno comprendere le motivazioni delle loro scelte.
Il consigliere Bologna, non sapendo più cosa inventarsi, contesta la sequenza cronologica con cui si sono svolte le operazioni burocratiche, sostenendo che prima occorreva iscrivere in bilancio il finanziamento di 10 mila euro e poi organizzare la manifestazione (vedi l’intervento).
Per tale motivo, Bologna preannuncia voto contrario.
Si dichiara di votare contro il rispetto delle norme
Il consigliere Pagano prontamente replica, sostenendo che tale procedura sia prevista dalla normativa e che non ci sia stata alcuna violazione di legge, ricordando a tutti che, nella precedente legislatura, questa stessa prassi era stata adottata più volte proprio dall’allora sindaco Bologna, che era solito portare in Consiglio comunale le ratifiche delle variazioni in bilancio addirittura dopo 6-7 mesi dagli eventi e non entro 30 giorni (vedi qui l’intervento).
Il sindaco Nevoloso, nel corso del suo intervento (vedi qui l’intervento), dichiara di rimanere basito di fronte alle critiche sollevate dal consigliere Bologna, che, di certo, non è l’ultimo arrivato e, quindi, da «profondo conoscitore del Testo Unico degli Enti Locali», dovrebbe conoscere bene la materia in questione.
L’assessore Dionisi, precisando di essersi occupato personalmente della questione, aggiunge che, avendo queste iniziative una valenza di carattere culturale, la prassi burocratica regionale prevede che prima venga realizzato l’evento e poi venga presentata la rendicontazione (corredata da fattura elettronica) all’Assessorato regionale di pertinenza, al fine di ottenere lo storno del finanziamento assegnato al progetto (vedi qui l’intervento).
Si disinforma per crearsi un alibi
Il consigliere Bologna rincara la dose, disapprovando il fatto che per il convegno sul Garum siano stati investiti solo 2.500 €, mentre «per i balletti» 6.500 €. Il Sindaco, invece, sostiene che lo spettacolo teatrale sia servito da spot per promuovere il convegno.
Dionisi smentisce ulteriormente il consigliere Bologna, spiegandogli che, per questa tipologia di finanziamento, sia stato nominato da parte della Regione un RUP (Responsabile Unico del Progetto), il dott. Librizzi, che ha seguito tutte le fasi del progetto.
Inoltre, l’Assessore specifica che, escludendo l’I.V.A., la somma a disposizione è stata di circa 8.000 € e che il decreto assessoriale prevedeva di poter spendere fino al 30% del totale, per un evento musicale a corredo della manifestazione. Pertanto, non sono stati impiegati per lo spettacolo 6.500 €, come sostenuto da Bologna.
Purtroppo, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Infatti, il consigliere Bologna, nonostante le spiegazioni dettagliate, fornite dall’Assessore Dionisi, sostiene di non vederci chiaro e afferma (vedi qui l’intervento): «L’iter di come è stata svolta l’esecuzione di questo finanziamento è poco trasparente e poco chiaro».
Il Consigliere Bologna “non ci vede chiaro“… ma prima ci vedeva benissimo.
Stranamente, il consigliere Bologna “non ci vede chiaro” su un finanziamento regionale di soli 10 mila euro. Eppure sembra che, un tempo, ci vedesse benissimo, quando la sua Amministrazione e i suoi consiglieri approvavano i bilanci comunali con il parere contrario del Collegio dei revisori dei conti, disattendendo le numerose pronunce di accertamento della Corte dei Conti, rimarcanti le gravi criticità contabili.
Eppure l’“astigmatico” consigliere Bologna ci vedeva benissimo, nel 2018, quando, in un periodo finanziariamente difficile per l’Ente, decideva di usare le casse comunali, per prendere in prestito 11.617,60 € e restituirli al Comune dopo più di 2 anni, proprio 2 giorni prima delle ultime elezioni amministrative.
Eppure ci vedeva ancora benissimo, nel 2019, quando, con Delibera di Giunta n.197 del 30.12.2019, l’“astigmatico” consigliere, insieme ai suoi assessori, tra cui Rossella Puccio, elargiva 15.000 €, come rimborso delle spese legali, ad un suo consigliere comunale (Billeci Orazio), disattendendo la sentenza n.233/2013 del 18.01.2013 del Tribunale di Palermo, che aveva precedentemente rigettato la richiesta dello stesso consigliere (leggi qui il nostro articolo sul tema).
E giusto adesso che arriva, per il Comune, un finanziamento della Regione siciliana che arricchisce le casse comunali anziché impoverirle (come fatto da lui in precedenza), per giunta con una variazione in bilancio avallata dal parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti, il consigliere Bologna che fa?
“Non ci vede chiaro” e boccia la proposta. Forse, allora, non è un problema di vista, perché, in questo caso, come recitava il suo slogan politico dell’ultima campagna elettorale, “la differenza… si vede”.
Una questione di “karma”
«Alle forze di opposizione – ha dichiarato il sindaco Nevoloso (vedi qui l’intervento) – dico che il vostro karma è che tutte le delibere che boccerete saranno sempre corredate dal parere favorevole almeno del responsabile della proposta tecnica, almeno del ragioniere e almeno del Collegio dei revisori. Quando siete stati maggioranza dovevate approvare le proposte di delibera col parere non favorevole, ora che siete opposizione, siete costretti a bocciare tutte le proposte di delibera con i pareri favorevoli. Questo è uno scherzo del destino».
A dare manforte al suo collega di partito Dionisi arriva l’intervento (vedi qui) del consigliere Giuseppe Rubino, che, per l’occasione, si tira fuori dal “fritto misto”, per non fare l’ennesima figura del “baccalà”, come già successo in altre occasioni (vedasi il suo ingiustificato assenteismo alla seduta consiliare che ha causato la bocciatura del nuovo piano rifiuti. Per saperne di più, leggi qui e qui.
I fondi reperiti dall’Assessore Dionisi
D’altronde, stavolta, volente o nolente, come avrebbe potuto avallare la strategia politica del consigliere Bologna, visto che il finanziamento, non solo era stato reperito dall’Assessore Dionisi, appartenente al suo gruppo politico, ma arrivava proprio dall’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, guidato da Francesco Scarpinato, assessore in quota Fratelli d’Italia?
Praticamente, quasi una scelta obbligata per non cadere ulteriormente nel ridicolo. Rubino elogia i risultati ottenuti da Dionisi in soli 6 mesi di assessorato, parla di rilancio turistico del paese, di Estate Isolana e respinge le voci che da tempo si rincorrono su una possibile spaccatura all’interno di Fratelli d’Italia, a causa del suo chiacchierato flirt politico col consigliere Bologna, mediato dalla consigliera Rossella Puccio.
Avremmo tanto voluto credere alla sincerità del suo accorato discorso, se non fosse che la prima a mostrare dubbi sulla veridicità e attendibilità delle parole di Rubino sia stata proprio la sua amica e “consigliera” Rossella Puccio, che lo guardava con dei risolini e delle faccette quasi “alla Barbara D’Urso”, che palesavano, al contempo, incredulità, stupore, derisione e delusione.
Per chi non avesse avuto la possibilità di essere presente in aula può rivedere la registrazione online della seduta (meglio dal PC) e fare uno zoom sulle facce della consigliera Puccio, soprattutto quando Rubino parla di «illazioni e dicerie» relativamente allo «sfascio» di Fratelli d’Italia (vedi qui).
Incontri ravvicinati del… “Rubino tipo”.
Sembra la dimostrazione palese che la “credibilità” del consigliere Rubino faccia divertire anche i suoi amici. Ma se ciò non bastasse, ci sono svariate testimonianze di un incontro ravvicinato del terzo tipo proprio tra Giuseppe Rubino e Stefano Bologna, in occasione di una riunione politica avvenuta il 28 agosto scorso (circa un mese dopo questo Consiglio comunale) nella piazzetta retrostante Piazza Umberto I.
L’ennesima dimostrazione che, quando si scriveva di accordi pre-consiliari lungo l’asse Giuseppe Rubino, Rossella Puccio e Stefano Bologna, non si farneticava. Ma, state attenti a dirlo allo “smemorato” consigliere Rubino, perché naturalmente lui non lo ricorda. Forse nemmeno sa di aver partecipato a questa riunione politica ed essersi seduto accanto a Stefano Bologna. Forse era il suo clone o la sua controfigura. O, forse, in quel momento, era affetto da sonnambulismo.
Anche tutte le sue mascalzonate e tutti i suoi “passi di danza” in Consiglio comunale potrebbero essere opera del suo clone impostore. Qualcuno, per favore, lo aiuti a liberarsi da questo personaggio sinistro, che costantemente cerca di rubargli la scena politica, mettendolo in cattiva luce.
L’intervento del Responsabile del settore Economico-Finanziario
Vista la paventata ipotesi di bocciatura della proposta di variazione in bilancio, la Responsabile del settore economico-finanziario, Debora Puccio, interviene per precisare che, qualora il Consiglio comunale si rifiuti di ratificare un finanziamento già acquisito, allora i consiglieri saranno nuovamente chiamati per decidere se approvare il riconoscimento del debito fuori bilancio, necessario per pagare le fatture già emesse (vedi qui l’intervento).
Niente da fare. Con 6 voti favorevoli (Dionisi, Pagano, Catania, Scarpa, Giuseppe Rubino e Rappa) e 6 contrari (Bologna, Billeci, Benedetto Nevoloso, Maurilio Puccio, Uva e Rossella Puccio) la proposta non viene approvata. Successivamente, il consigliere Pagano, rivolgendosi alla cittadinanza, dichiara (vedi qui): «Noi abbiamo, in questo momento, dei consiglieri che votano per farci perdere finanziamenti, cioè voi avete eletto delle persone che hanno tradito tutte le vostre aspettative. Queste persone sono Rossella Puccio, Antonella Uva, Stefano Bologna, Benedetto Nevoloso, Maurilio Puccio e Giovanna Billeci».
Infine, il consigliere Pagano chiede al Segretario comunale che la delibera, insieme a tutti i documenti della manifestazione, venga trasmessa alla Corte dei Conti ed alla relativa Procura.
Le “carte” della SIAE
Ad un certo punto, però, a sorpresa, il consigliere Dionisi “tira fuori il coniglio dal cilindro” e chiede al Segretario di mettere a verbale alcuni documenti (leggili qui), accusando la passata Amministrazione Bologna e, in particolar modo, l’ex Assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo Rossella Puccio di non aver pagato la SIAE di ben 13 spettacoli, organizzati nell’estate del 2019 (vedi qui l’intervento).
Dionisi riporta che i funzionari della SIAE gli hanno riferito che, per tale motivo, il Comune di Isola delle Femmine è finito in una sorta di black list. La consigliera Rossella Puccio non la prende per niente bene e sembra accusare il colpo: cambia d’umore, diventa scura in volto e perde il sorriso e anche le faccette beffarde di qualche minuto prima. Questo innesca un acceso diverbio tra lei e il consigliere Pagano, che le attribuisce la responsabilità di questa incresciosa faccenda (vedi qui).
Il Presidente Rappa e “gli argomenti fuori dall’ordine del giorno”.
Il Presidente Rappa, forse a protezione della sua amica e collega del gruppo Misto, chiede al Segretario comunale di non verbalizzare quanto affermato da Dionisi, immediatamente sospende la seduta ed interrompe l’audio della diretta streaming, impedendo agli utenti online di ascoltare la discussione.
La salvaguardia dell’immagine della consigliera Puccio sembra essere l’unica spiegazione plausibile al comportamento di Piero Rappa, poiché l’alibi dell’“argomento fuori dal punto all’ordine del giorno” non regge, visti tutti gli sproloqui fuori contesto e gli attacchi gratuiti contro il pubblico in aula dispensati dal consigliere Bologna in questi 4 anni e mai interrotti dal Presidente del Consiglio, che, purtroppo, a distanza di tempo, continua ancora ad essere affetto da timore reverenziale nei confronti del suo ex leader, come anche evidenziato dal consigliere Pagano (da qui).
Tuttavia, la sudditanza psicologica di Rappa si palesa anche poco dopo, quando afferma che «interventi su altri argomenti non sono consentiti», per ammonire il consigliere Pagano, al fine di impedirgli di replicare ad una serie di accuse e dichiarazioni del consigliere Bologna, che erano proprio su “altri argomenti”, al di fuori del punto all’ordine del giorno.
Fuori il pubblico…
Ma il tentativo di censura raggiunge l’apice quando, su richiesta del consigliere Giuseppe Rubino, supportato dalle faccette di approvazione di Rossella Puccio, il Presidente Rappa intima al pubblico di uscire dall’aula, durante una sospensione della seduta consiliare, adducendo inesistenti motivazioni previste dal regolamento.
A quel punto, l’assessore Maria Grazia Puccio, a telecamere spente, interviene e mette letteralmente all’angolo il Presidente Rappa, incalzandolo ripetutamente sulla necessità di comprovare la sua disposizione, esibendo adeguata documentazione. L’Avvocato Piero Rappa, non riuscendo a produrre le prove del caso, ne rimane spiazzato, “perde la causa” e non può fare altro che riprendere velocemente la seduta consiliare per superare l’impasse.
Per quanto concerne l’intento del consigliere Giuseppe Rubino, avallato dalla consigliera Rossella Puccio, questo è chiaro a tutti: impedire che “Il Vespro” possa vigilare e scrivere su ciò che succede durante le pause consiliari, quando i microfoni e le telecamere si spengono e i veri volti dei consiglieri si rivelano.
Ma il vero motivo che sottende la bizzarra richiesta del consigliere Giuseppe Rubino altro non è che la paura. Sì, il timore che gli altarini vengano svelati, che le maschere possano cadere, che i “sepolcri” perdano il loro farisaico biancore.
“Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili”. (R. Livatino)
Daniele Fanale