77° anniversario dello Statuto, Schifani: “concentrare la spesa sui grandi investimenti per infrastrutture e collegamenti”
Il 15 maggio di settantasette anni fa veniva promulgato dal Re d’Italia Umberto II lo Statuto siciliano.
Un traguardo storico e politico importante per l’autonomia della Sicilia che tante speranze di riscatto sembrava potere garantire al popolo siciliano ma che di fatto è stato disatteso dalla classe politica regionale in una terra dove, il divario economico e sociale tra nord é sud sembra essere diventato ormai insormontabile ed in Parlamento si parla con insistenza di regionalismo differenziato ed autonomia finanziaria, princìpi questi, che in Sicilia non si è mai stati in grado di sviluppare.
In occasione di questa importante ricorrenza, il Presidente della Regione, Renato Schifani, ha dichiarato con un comunicato stampa come questi settantasette anni di Autonomia Siciliana costituiscano il raggiungimento di un traguardo importante, ma soprattutto un impegno che non deve essere disatteso, non essendo ancora stata attuata del tutto l’autonomia speciale di cui gode la Sicilia.

Il Presidente della Regione ha inoltre sottolineato come si debba dare maggiore efficienza alla spesa regionale, concentrandola sui grandi investimenti quali sono le infrastrutture ed i collegamenti, temi questi, particolarmente sentiti nelle ultime settimane, che hanno visto la politica regionale e nazionale sembra essere sempre più impegnata nella realizzazione del progetto del Ponte sullo Stretto.
Schifani ha anche affrontato nel suo discorso il delicato argomento del disegno di legge sul regionalismo differenziato che attualmente è in discussione in Parlamento nazionale e che secondo il presidente della regione, non può essere penalizzante per la Sicilia e l’intero sud, sottolineando come i livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi pubblici debbano essere stabiliti e garantiti un modo uniforme sull’intero territorio nazionale.
Non é mancato il riferimento al tema dell’insularità ed al rincaro dei costi per i collegamenti tra Sicilia ed il resto d’Italia, un problema che persiste nonostante lo stanziamento dei dieci milioni dal Parlamento nazionale, cifra che non risulta adeguata alle esigenze dei siciliani, che da anni subiscono i rincari dei prezzi per i collegamenti aerei dell’isola verso il resto del territorio.
Il presidente ha poi concluso rivolgendo un appello a tutte le componenti politiche, sindacali, sociali e culturali della Regione affinché si lavori tutti insieme in un confronto leale che consenta di affrontare insieme le sfide che attendono la Sicilia.
Michelangelo Marino