6 Dicembre 2024
Cronaca

Fritto misto alla Bologn…ese: la “ricetta” segreta per bocciare il Regolamento del Mercato del pesce

Durante la seduta consiliare dell’11 giugno 2024, il Consiglio comunale di Isola delle Femmine si è riunito per discutere in merito all’adozione del nuovo Regolamento edilizio nonché all’approvazione del Regolamento comunale del Mercato del pesce.

Presenti, in prima battuta, 11 consiglieri su 12. Assente la consigliera Rossella Puccio.

La seduta consiliare è stata caratterizzata da due differenti momenti: la prima parte, sino a circa 1 ora e mezzo dall’inizio e relativa al Regolamento edilizio, è stata contraddistinta da un civile e pacato confronto politico fra le parti, scandito anche da episodi di brio e di sana complicità tra gli avversari, mentre la seconda parte, relativa al Regolamento del Mercato del pesce, ha visto irrimediabilmente naufragare tutti i buoni propositi messi in atto in precedenza, lasciando prevalere i giochi politici, la faziosità e gli interessi del singolo. Ma, andiamo per ordine.

Il nuovo Regolamento Edilizio

La proposta di adozione di un nuovo Regolamento in grado di uniformare la normativa edilizia di tutti i comuni siciliani arriva su impulso della Regione Siciliana, che ha stabilito uno standard di massima da poter adoperare, salvo eventuali piccole modifiche.

Il dibattito politico consiliare sul Regolamento edilizio ha visto, in prima istanza, la presentazione di 8 emendamenti, a firma dei consiglieri dei due gruppi di maggioranza (CambiAmo Isola e Fratelli d’Italia), e – strano, ma vero – 4 emendamenti, a firma dei consiglieri Pagano e Bologna.

Tra gli emendamenti più interessanti, proposti dal consigliere Dionisi e dagli altri firmatari, spicca quello relativo al rilascio del certificato di destinazione urbanistica: se entro 30 giorni non verrà rilasciato dall’Ufficio Tecnico Comunale, il cittadino potrà ricorrere ad un’autocertificazione. Questo consentirà di snellire la burocrazia ed accelerare le tempistiche.

Seduta del 11 giugno 2024

Di contro, è prevista una sanzione amministrativa per chi presenta in ritardo la richiesta del certificato di agibilità. La sanzione pecuniaria aumenterà a seconda del numero dei giorni di ritardo dal fine lavori. «L’ultimo Regolamento edilizio del Comune di Isola delle Femmine risale agli anni 80 – ha affermato il sindaco NevolosoAlcune prescrizioni sono ormai obsolete e non più applicabili e, in questi anni, hanno creato difficoltà anche per il semplice cambio di destinazione d’uso di alcuni locali del nostro Centro storico che dovevano essere adibiti ad attività commerciali». Alla fine, l’adozione del nuovo Regolamento edilizio  viene approvata all’unanimità dal Consiglio comunale.

Se, fin qui, il clima era apparso disteso e gioviale, grazie anche all’atteggiamento sereno e disponibile al confronto mostrato dal consigliere Bologna, invece, cambiando il punto all’ordine del giorno, tutto si stravolge.

Si rompono i telefoni”.

Finisce la quiete ed inizia la tempesta. Il Regolamento del Mercato del pesce è un argomento che, per il consigliere Bologna, rappresenta, per l’ennesima volta, la sanguinosa arena da combattimento in cui mostrare tutta la sua forza bruta: quella dei numeri, quella della propaganda politica del “qui comando io”, quella dei mediocri “gladiatori” convocati a comando, che sperano così di cogliere questa ghiotta opportunità per compiacere il loro temibile “imperatore”, nella speranza, un giorno, di liberarsi dal giogo che li incatena ed affrancarsi dalla “schiavitù politica” a cui da tempo sono relegati.

Un Consiglio Comunale metaforicamente “ittico”

Metaforicamente parlando, se il Consiglio Comunale fosse un Mercato del pesce, i protagonisti in bellavista di questa “frittura politica” consiliare sarebbero un polpo, una làppana, un pesce lesso, una “monachella” e un baccalà.

Ma scopriamo insieme i loro nomi ed i loro volti.

La storia consiliare del Regolamento sul Mercato del pesce ha inizio il 18 dicembre 2023, quando l’argomento viene, sin da subito, rinviato per dare la possibilità ai gruppi consiliari di presentare eventuali emendamenti.

Passano esattamente 4 mesi e, nella seduta consiliare del 18 aprile 2024, il Consiglio comunale è nuovamente chiamato ad esprimersi in merito all’argomento. Tuttavia, di emendamenti nemmeno l’ombra. Anzi, appare subito chiara la ritrosia da parte del consigliere Bologna e del suo gruppo ad approvare il regolamento, ritenuto non necessario ed inopportuno.

Il consiglier “Baccalà”

Il consigliere Giuseppe Rubino, come un baccalà, li segue a ruota, come ormai succede negli ultimi tempi, sostenendo, in prima istanza, di aver letto in ritardo il regolamento (sono passati solo 4 mesi!) e quindi di non aver potuto presentare emendamenti, salvo poi correggersi, dopo essere stato ripreso dal Sindaco in merito alle tempistiche, affermando di essersi espresso male e specificando di averlo letto attentamente, senza però avere avuto il tempo di produrre emendamenti.

Dall’inventore del famosissimo “sciroppo di sarde”.

Ma, il consigliere Giuseppe Rubino, che, ormai, con le sue sempre più imbarazzanti uscite, non si risparmia minimamente dal regalarci memorabili momenti di ilarità, che rimarranno negli annali della storia politica isolana, ritiene, inoltre, che sia necessario specificare nel regolamento il tipo di bevanda che il concessionario del mercato ittico dovrebbe somministrare, al fine di evitare spiacevoli malintesi, perché, chissà, magari, qualcuno potrebbe pure pensare di vendere uno “squisito” sciroppo di sarde.

A questo punto, su richiesta del consigliere Pagano, l’argomento viene nuovamente rinviato a data da destinarsi, al fine di agevolare, per l’ennesima volta, la presentazione di eventuali emendamenti da parte del consigliere Rubino o di altri consiglieri.

Ed eccoci arrivati alla seduta consiliare dell’11 giugno scorso, nella quale il sindaco Nevoloso ribadisce la necessità di disciplinare la gestione del mercato ittico, a salvaguardia del pescato locale e a tutela della Marineria isolana.

Nessun emendamento, ma si è contrari dopo essere stati favorevoli…

Ancora una volta, niente emendamenti da parte di nessun consigliere, men che meno del consigliere Rubino.

Il Sindaco, inoltre, riferisce che, il 7 giugno 2024, il Dipartimento regionale della Pesca ha indirizzato una nota (protocollo n.5200) al FLAG “Golfi di Castellammare e Carini”, mettendo in copia conoscenza il Comune di Isola delle Femmine, nella quale si chiedevano informazioni in merito all’iter di approvazione del Regolamento del Mercato del pesce, che il Comune avrebbe dovuto adottare «a seguito di assegnazione dei banchetti alla Società Cooperativa “Isola Pesca”».

Quest’ultima affermazione non lascia spazio a dubbi sul fatto che l’adozione del suddetto regolamento non dovesse necessariamente essere cronologicamente propedeutica al bando di assegnazione dei banchetti al gestore dell’area, confutando, così, la tesi finora sostenuta da Bologna e Giuseppe Rubino.

Ma, nemmeno questa nota del Dipartimento regionale della Pesca sembra riportare sulla retta via Bologna e i suoi seguaci. Anzi, il tentacolato Bologna rincara la dose, confermando la sua ferma opposizione al regolamento.

Dal canto suo, il sindaco Nevoloso sostiene che l’opposizione da parte di Bologna e di alcuni consiglieri sia più una presa di posizione politica contro l’Amministrazione, ribadendo che la non approvazione del regolamento costituisce più un dispetto ai pescatori isolani che agli amministratori.

A dimostrazione di ciò, il Sindaco riferisce un episodio, di cui si è reso protagonista, alcuni mesi fa, il consigliere Maurilio Puccio, dopo che erano stati già assegnati i banchetti del Mercato tramite apposito bando.

Era ora!” – avranno pensato i 400 elettori di Maurilio. Finalmente sembra esserci un sussulto di vita (politica) in quel corpo inerte, noiosamente adagiato sullo scranno consiliare, in balia di Morfeo. Infatti, dal 2020 ad oggi, la sua “presenza” istituzionale risulta non percepita! Finora, il suo spessore politico è risultato del tutto inesistente.

Il consiglier “Pesce Lesso”.

Dialettica? Nemmeno a parlarne! “Non cercare la voce nei pesci”, diceva Plutarco. E, nel caso specifico, il consigliere Maurilio Puccio, in Consiglio Comunale, ha sempre assunto uno sguardo da pesce lesso afono.

Proprio quella stessa faccia e quello stesso sguardo che, tramortito, ha mostrato, non appena il sindaco Nevoloso ha raccontato la vicenda che avrebbe visto il consigliere, per la prima volta, rapito dal sacro fuoco del coraggio e dell’intraprendenza.

Ebbene sì, per pochi attimi, a quanto pare, il nostro consigliere afono avrebbe svestito i panni di Dolce Remì per trasformarsi nel cinico ed impavido Grinch, recandosi personalmente presso l’ufficio comunale del SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive), accompagnato dall’On. Mario Giambona, per avallare ed accelerare la presentazione, in Consiglio Comunale, del Regolamento del Mercato del Pesce.

Toh! Finalmente un atto di temerarietà, un moto di orgoglio, una presa di posizione autonoma, indipendente dal Bologna-pensiero.

Questa azione, attuata da parte del consigliere “lesso”, sconfessa palesemente la tesi del suo stesso capogruppo Bologna, dal momento che il sollecito del regolamento arriva anni dopo rispetto al bando ed alla concessione dell’area in cui sorge il mercato. E, quando, felici, pensavamo che il consigliere “dallo sguardo lesso” fosse finalmente uscito dal letargo politico, ecco infrangersi i nostri sogni di gloria e le nostre effimere illusioni.

Il consigliere Maurilio Puccio, probabilmente impaurito dal suo capogruppo, comincia ad accampare scuse poco credibili, sostenendo di non aver caldeggiato il regolamento, ma di essersi recato a titolo personale per chiedere chiarimenti, in qualità di consigliere, e non a nome del gruppo “Un’altra Isola…Sì”.

Poi, però, afferma che potrebbe essersi confrontato col suo gruppo ed aver deciso di cambiare idea. In pratica, non si è nemmeno reso conto che, con queste dichiarazioni, ha dato ulteriore prova che il suo ruolo di consigliere, all’interno del suo gruppo politico, vale quanto il 2 di coppe con la briscola a mazze.

Tuttavia, a lui va benissimo così. Non sembra nemmeno esserne turbato. L’importante è che lo lasciate dormire in pace durante le sedute consiliari! Per favore, Sindaco, non turbi più il riposino pomeridiano a pagamento del consigliere Maurilio!

Ma, quando tutto sembrava finito e il consigliere “lesso” sembrava ormai pronto per rimettersi a nanna, ci si mette pure la vicesindaca Maria Grazia Bruno!

Eh no, dai! Pure lei! Non è modo questo! La viceSindaca interviene per confermare la versione fornita dal Sindaco in merito alla vicenda, in quanto lei stessa presente nella stanza del SUAP, e per riferire che, alla sua domanda sul perché fossero lì, l’On. Giambona giustificò la loro presenza, affermando che fossero interessati a far sì che il regolamento venisse portato in Consiglio il prima possibile. E fu così che gli occhi “a pampinella” del consigliere Puccio si trasformarono di nuovo in sguardo da pesce lesso.

Attipo “fuga da Alcatraz”?

Nel bel mezzo della discussione sul regolamento del mercato ittico, il consigliere Giuseppe Rubino, abbandona l’aula, sottraendosi volontariamente al dibattito e al voto, al pari di Ponzio Pilato, tra lo stupore e l’incredulità evidente del suo compagno di partito Dionisi.

Ma la seduta consiliare del 18 aprile 2024 non era stata rinviata proprio per consentire al consigliere Giuseppe Rubino di presentare emendamenti nella seduta successiva, visto che all’epoca non ne aveva avuto il tempo?

Che li abbia forse dimenticati a casa e sia andato a prenderli in fretta e furia?

O, magari, che se ne sia ricordato in quel momento e, dopo 6 mesi, sia andato a scriverli in extremis?

No, no, sicuramente ci deve essere una spiegazione plausibile. Che li abbia persi, magari, lungo il tragitto e sia tornato a cercarli per strada?

O, forse, gli sono serviti per tracciare il sentiero, come Pollicino, per non dimenticare la via del ritorno?

Mistero! Tornerà? Lo scopriremo a breve.

Chiusa la discussione generale, il Presidente Rappa, prima della dichiarazione di voto, sospende momentaneamente la seduta, su richiesta del consigliere Pagano.

Alla ripresa, avendo intuito le intenzioni di Bologna e del suo gruppo, i consiglieri Pagano, Catania, Scarpa e Dionisi decidono di non rientrare, facendo decadere il numero legale, nella speranza che avvenga un miracoloso ravvedimento. A questo punto, la seduta, da regolamento, viene rinviata di un’ora.

Il consiglier “Polpone”

Durante la sospensione, a telecamere spente, il tentacolato Bologna non perde occasione di ricoprire di improperi il Presidente Rappa, reo, a suo dire, di non avere dignità, avendo rinnegato il suo passato. Una volta compresa l’intenzione del Presidente del Consiglio di seguire la linea dei consiglieri di “CambiAmo Isola”, Bologna, rivolgendosi a Rappa, esclama: «Allora, chiamiamo Rossella!».

Il suo intento è chiaro: raggiungere il numero legale, ossia 7 consiglieri, per far bocciare il regolamento.

Con una sola affermazione, Bologna ci fornisce ben due informazioni interessanti:

1) conferma (se ancora qualcuno avesse dei dubbi) che c’è davvero in atto un “ritorno di fiamma” tra lui e Rossella Puccio;

2) considera Rossella Puccio solo una marionetta nelle sue mani, da usare a suo piacimento.

La Consigliera Rossella Puccio appare in Consiglio Comunale

Ed effettivamente, un’ora dopo, intorno alle 21.15, la consigliera Rossella Puccio, presentandosi all’improvviso in Consiglio Comunale, quasi in pantofole, su probabile “prescrizione medica”, dimostra realmente di valere tanto quanto è la considerazione che Bologna ha di lei.

La consiglier “Monachella”

La “monachella” Rossella, a differenza dell’immagine caritatevole con cui disperatamente cerca di apparire, rimane sempre alla continua ricerca di “esca viva” da predare, assumendo un atteggiamento incline, per natura, all’ostruzionismo, al fine di compiacere i suoi malsani desideri di vendetta personale. A farne le spese, questa volta, è la categoria dei pescatori.

Ma, quella sera dell’11 giugno, continuano ad arrivare “pacchi espressi” in Consiglio Comunale, nonostante l’ora tarda.

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L’altro “pacco espresso”, che giunge inaspettatamente in Consiglio comunale, dopo avere precedentemente abbandonato l’aula, è proprio Giuseppe Rubino, che lascia di stucco pure il suo compagno di partito Dionisi.

Per chi avesse sperato in qualche emendamento dell’ultima ora, perda ogni barlume di speranza. Ancora una volta, il consigliere Rubino si presenta a mani vuote, ma con in tasca un gettone di presenza. Minimo sforzo, massima resa.

Anche lui, “chiamato alle armi” per conto di Bologna, come un baccalà, ritorna in Consiglio, quasi in pantofole, su probabile “prescrizione medica”, per garantire il numero legale e permettere la bocciatura del Regolamento.

Ops… mancato per un pelo.

Peccato che, così come i suoi interventi, il suo tempismo lasci molto a desiderare. Infatti, è stato perfino capace di arrivare un attimo dopo la chiusura della seduta consiliare, avvenuta per mancanza del numero legale, facendo, come al solito, la figura del baccalà.

La sua presenza, nei tempi giusti, avrebbe chiuso anticipatamente la partita di Bologna, evitando il rinvio della seduta al giorno successivo. Risulta inspiegabile la permanenza del consigliere Rubino nel gruppo consiliare “Fratelli d’Italia”, dal momento che, già da qualche tempo, vota palesemente in accordo alla linea politica di Bologna e in contrasto con quella del suo collega Dionisi.

Forse, essendo troppo legato alle apparenze, non ha il coraggio, al pari di un baccalà, di fare il grande salto, dimenticando che, se vuole fare il dissidente, c’è pur sempre il gruppo Misto della sua ritrovata amica “monachella”, quella stessa che, nel 2022, il volubile consigliere Giuseppe Rubino non vedeva di buon occhio, essendo tra i più accaniti oppositori di un suo eventuale posto di assessorato nella Giunta Nevoloso.

Fritto misto parziale

Seduta del 12 giugno, in prosecuzione del giorno prima.

Nella seduta consiliare del giorno dopo, non stupisce affatto l’assenza della “monachella” e del baccalà dal “fritto misto” consiliare, dopo che la sera prima si erano frettolosamente precipitati, quasi in pigiama, per cercare di garantire il numero legale.

D’altronde, nella seduta del 12 giugno, per assicurare il numero legale, finalizzato alla bocciatura del Regolamento del Mercato del pesce, occorrevano solo 5 consiglieri e quindi la loro presenza non era più determinante ai fini della strategia politica messa in atto dal tentacolato Bologna e da loro pienamente condivisa.

Arriva il consiglier “Lappana”

Come sempre, anche questa volta, il consigliere Benedetto Nevoloso assume, in Consiglio comunale, le sembianze di una làppana, uno strano esemplare di pesce “pescatore” che non risulta particolarmente sveglio. Per quanto concerne le consigliere Uva e Billeci, completamente disinteressate alla vicenda, la loro presenza in tutta questa storia equivale a quella di due anfore in un aquario (consiliare), la cui funzione è solo quella di fare scena…muta.

Con 5 voti favorevoli (CambiAmo Isola, Dionisi e Rappa) e 5 astenuti (Bologna e il suo gruppo), il Regolamento del Mercato del pesce non viene approvato.

Eppure la proposta di regolamentare la gestione del mercato ittico era già stata oggetto di esame, negli ultimi mesi del 2023, da parte della Commissione consiliare “Pesca ed Area Marina Protetta”, che aveva accolto positivamente ed approvato il regolamento, nel corso delle riunioni presiedute dal consigliere Benedetto Nevoloso, alle quali avevano partecipato i consiglieri Bologna, Rossella Puccio e Scarpa, come confermato anche dal consigliere Giuseppe Rubino nella seduta del 18 aprile 2024.

Sebbene inizialmente favorevoli all’approvazione del regolamento in sede di commissione, i consiglieri Benedetto Nevoloso e Bologna, ad un certo punto, fanno dietrofront in Consiglio Comunale.

Ma, se il tentacolato Bologna, nelle sue vesti di polpo, ormai ci ha abituato ai suoi abili giochetti politici, mirati a manipolare ed irretire i malcapitati pesci pagliaccio, invece non si spiega la reticenza da parte del consigliere Benedetto Nevoloso che, oltre ad essere Presidente della Commissione Pesca, è soprattutto un rappresentante della categoria dei pescatori e, in quanto tale, dovrebbe avere tutto l’interesse di preservare i diritti della Marineria isolana e salvaguardare il prodotto ittico locale.

O forse, come si vocifera in giro, la sua ferma opposizione al regolamento nasconde una precisa volontà di tutelare gli interessi familiari del genero, a fronte di una eventuale futura concorrenza?

Certo è che opporsi all’approvazione del regolamento è come darsi la zappa sui piedi o, meglio, per dirla in termini più consoni, è come una làppana che abbocca all’amo. Tuttavia, non stupisce minimamente l’atteggiamento da làppana del consigliere Benedetto Nevoloso, che, solitamente, non sapendo che pesci prendere, prende “granchi”.

La ricetta per un “Fritto Misto” a regola d’arte.

Pertanto, prendete un baccalà dissidente ed una “monachella” delusa, li infarinate perbene con farina 00 e li friggete in abbondante olio di frustrazione, insieme ad un vecchio polpo, una làppana “pescatrice” ed un pesce lesso.

Ecco svelata la “ricetta” segreta, consigliata pure dai medici di base, per ottenere un ottimo fritto misto alla Bologn…ese dalla panatura bruciacchiata, friabile e umida. Et voilà, il “coppo” di frittura mista consiliare è servito!

Daniele Fanale

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